Hedera helix

L'eros è stato banchetto ieri. Molte piatti di sapori forti, intensi, di sapori soavi e butirrosi.

I nostri sollazzi sono stati come il desiderio di cibo in una settimana, dall'essere appena accennato a fami ancestrali, pantagrueliche. Dalla bulimia alla satollaggine. Fino all'essere esausti e ancora affamati, di una fame insaziabile, ingordigia d'amore di sesso e di piacere, bulimia dell'essere uno.

Si è rallegrata molto, A-Woman, per quegli scampi, e per i gamberetti. Raggi di luce, dai suoi occhi, come dardi. Non desideravo altro, dopo la lunga e ferrea dieta. E le mani abili, insieme, hanno cucinato il loro piatto d'amore. Col rosso del sole di Pachino nei ciliegini, la  fortezza di mare delle alici, il sangue che bolle di un sospetto di Capsicum. Sono i sensi del mondo, che da un po' ci mancano, come aria.

Franciacorta Castelli Millesimato perché le bollicine della nostra anima non rimanessero da sole.

E' arrivata a casa, era giù tutto preparato, i cocci di Deruta, i calici in cristallo soffiato, i lumi. A-Woman ha acceso il fuoco, la piccola pira già pronta nel caminetto.

Era andato nel bosco a prendere un po' d'edera. Che si arrampicava sui candelieri, che cingeva la base dell'altro lume. Piccole corone di selva per il nostro desco.

Come foglie tra capelli per noi, fauno e morgana per il nostro eros.