venerdì 30 marzo 2007

Da suggello a spina

29/03 21:23

AMan wrote:

A-Woman, molti pensieri in testa in questo xiodo. Domani sera avremo l'occasione di parlare? Vorrei abbracciarti. Buonanotte.


29/03 21:57

A-Woman wrote:

Difficile da dirsi e da svegliere. Vedersi? Non saprei starti lontano. E adesso sto rfilettendo sul fatto che non 6 quello che vorrei, mi fai paura in un certo senso. Mi scrivi delle parole delle quali non conosco il significato.Mi informo. E mi preoccupo. & sempre su quel cazzo di pc a scrivere cose. Anche di me. Pericolose x me. E non 6 neppure onesto in questo. Vedremo. Adesso non saprei risponderti. Ti vorrei e non ti vorrei.


Stasera ci vedremo?

C'è da parlare. Da aprire il bubbone e farlo sfogare.

Questa storia è straordinaria? Continueremo insieme a raccontarla? Lo merita ancora?

Scritta e gestita solo da AMan colla contrarietà di UnaDonna? Non ha alcun senso, è una contraddizione in termini.

Questo diario è passato da suggello a spina nel fianco?

Cosa è successo?

A-Woman, chiudo tutto, mi farò un mio diario.

Punto.


Spina - 1937


(hobopd)

mercoledì 28 marzo 2007

martedì 27 marzo 2007

Libera Domine

La passione, il trasporto e la voluttà non sono certo amanti del politicamente corretto. Esther Perel lo conferma in L'intelligenza erotica. Anche lei (credo che sia un'intuizione di molti).

Hai presente quando hai fatto l'amore furiosamente dopo un litigio o una scenata di gelosia?



  • Il politicamente corretto è praticamente antiafrodisiaco.


Stranamente, questa rottura, libera energia. Libera i desideri affievoliti dall'affetto e dall'essere vicini teneramente, un po' sopiti lasciano lo spazio alle convenzioni, vengono imbrigliati dalle remore e da tutti i se e ma che ci frenano di vivere.

In leclubprive.net sono apparse foto di una coppia che ha debuttato. Panino con gang bang.

E l'immaginario liberato galoppa. Straodinarimente eccitante.

Stranamente, ora che siamo nel pieno della baruffa. E' come se l'energia liberata ci (mi) avesse riportato allo stato nascente, all'energia più libertina, quella del primo anno, A-Woman.



Ti desidero regina di cazzi, A-Woman.


Solo che dovrei dirtelo ora quando non ci vedremo neppure per i prossimi giorni.

L'attimo è fuggente.



Questa complicità, da custodire e coltivare e alimentare fedelmente, questa complicità preziosa.

Ci manca, ultimamente.


Bill, Chelsea, Desiree, Jack


(michaelrosen)

Ci vuole pazienza

A-Woman ha tentato di convincerlo.

Sei arrabbiato, DeOrsonis? Proprio quando una persona è di malanimo, forse... ha bisogno di coccole. Io vorrei stare con te, stasera.

Ma egli non voleva saperne. No, no, stasera meglio che ognuno stia per gli affari suoi. Questa è la fortuna di spazi vitali diversi, quando hai la luna storta perché scaricarne gli effetti su chi ti sta vicino?


Ella è andata a casa di AMan, ha suonato, ha sorriso quando le ha aperto. Qualche attimo di imbarazzo, aveva un bel sorriso e questo gli aveva strappato una timida apertura di labbra, vano il tentativo di mantenere il broncio.

Poche parole prima che egli emmettesse qualche verso gutturale, passato lo zampillo di gioia per vedere lei, il suo sorriso e la nuova frangetta sbarazzina. Impegnato a mantenere il broncio ci era riuscito.

Voglio stare da solo, non avete mica l'esclusiva del mestruo, voi.

Lei ha alzato la mano destra, una carezza sulla guancia sinistra, un tocco per sfiorargli i ricci ribelli, sistemarli dietro l'orecchio, così, per tenerezza.

Incazzato colla deficiente di [...]  [madre di AMKid, NdAWAM] e poi devo digerire anche cose tue. Stasera sto da solo.



Guarda qui, prima di andare...

Le ha porto un buon  chiloemezzo di Elle, guarda qui... pag. 316.

Nel riquadro rosso, tre righe sul nostro diario.

In un articolo su pornoromantica e sulle cose carine, un po' porno un po' garibaldine, anche romantiche, che scrive, che escono dalla sua testina brillante.


Sorriso amaro.

Ti sei fatto fare pubblicità.

Non mi va.

E' uscita senza salutare.

Poi un messaggio, la nostra storia è finita.

Entro venerdì rivoglio le mie cose.

Cancella il diario ed ogni foto.

Quindi la consegna delle rispettive chiavi d'appartamento.


Ossignore, ci vuole pazienza.

Pazienza.

Due cancri in sindrome premestruale, senza mestruazioni.


Cancer the crab ?


(zakgollop)

lunedì 26 marzo 2007

A ciascuno il suo

Non è tempo di buoni pensieri in AMan per l'insostenibile e capricciosa essenza femminea.

AWoman tornerà a recarsi al lavoro in auto, in merda tutte le considerazioni su risparmio, ambiente e i pochi, unici momenti in cui ci potevamo frequentare, qualche minuto al giorno.

Mi piace, mi va, ci vo', il resto non conta.

Le considerazioni dette a muso duro sulla disistima tornano attuali.

Sono geloso, della sua auto.



La madre di AMKid, torna a far carta straccia delle disposizioni del giudice, ha capito da tempo che le può violare impunentemente. Le querele? Tutte svanite nel nulla come nebbie mattutine. Aspettiamo la prossima, prevista per giovedì o sabato.

Se AMan facesse solo l'1% di ciò che fa la madre di AMKid si troverebbe i carabinieri o la polizia dopo un'ora sull'uscio di casa.


Vapori acri e verdognoli misogini salgono dal ribollire sotto.


AMan wrote:

La nostra frequentazione? stasera me ne vado in palestra a sudar l'incazzamento con voi donne.

Non è poi così importante vedersi no!? Faremo il salto giovedì 22 - venerdì 30. A ciascuno il suo brodo.


baciobbello

Venerdì c'è stato sciopero regioonale dei ferrovieri. Qualche problema coi treni del ritorno.

A-Woman era furiosa con AMan in quanto il treno della fascia protetta / garantita ha viaggiato con 50' di ritardo.

Nessun contatto sabato se non per due gelidi buonanotte (sul cellulare si è formata della brina). Bene che ognuno stia nel suo brodo.

E' tornata, domenica in tardo pomeriggio, dalla visita ai suoi a [...] molto carina, con una frangetta tutta nuova, effetti del lavoro dell'amica parrucchiera.

AMan ha giocato con entrambi i pupi, ha ricevuto una legnata nello stinco destro dal fettone di AMKid e ha sospeso le pedature di palla per qualche minuto, recandosi clandestinamente a casa di A-Woman.


E' entrato l'ha guardata, le ha scostato le mani da ciò che stava facendo e l'ha presa di peso per baciarla.

Un distillato clandestino di bacio.

Sorridendo è uscito ed è tornato a tirare pedate coi due bipedi.


A-Woman wrote:

Notte Orsone * Bello il bacio che mi hai dato oggi.

Una ... tigre

A-Woman (uno scorcio in jeans)


o Tigris, Tigris


Tigris è stato ... troppo carino :)

venerdì 23 marzo 2007

Come un maglio

Iera sera è stata una serata tranquilla, o meglio sedata. Le sfighe della salute (raffreddore e tutto il possibile codazzo) e le preoccupazioni.

Questioni di frequentazioni di AMan col figlio, frequentazioni che saltano di continuo, la madre di AMKid che sfrutta tutte le latitanze della magistratura, i rimandi infiniti e iterati di udienza, le querele che finiscono nel nulla, i magistrati che non leggono neppure gli atti, rimandano di mesi la giustizia, le angherie e la vita incancrenita di padri trattati come merde. Madre malevola, se ne fotte delle disposizioni del giudice.

Le preoccupazioni e l'emorragia di energie e vita.

Il babbo di AWKid ha risposto ieri con poche parole, caustiche, alle proposte di divorzio consensuale di A-Woman. Dopo settimane di attesa, mezzo irato perché interpellato a proposito. Ora saranno gli avvocati a proseguire.

Come un maglio sull'eros.

Davanti al fuoco, si è addormentato sui seni di UnaDonna. In silenzio, si è addormentato, il capo sul suo busto.

Prima della notte baci piccoli e teneri.

Buonanotte, anima mia. Dormiamo noi, senza i nostri sessi, che non sono qui con noi, ora. I frutti della passione, rimangono loro, colle spine ricce nella carne a girarsi, a ricordarci macerie di amori passati.



Stamane sveglia veloce e via nella vita.

La notte ha portato un po' di ristoro. Ci siamo biaciati e abbiamo scherzato un po'. Non abbiamo fatto l'amore. No.

Come un maglio sull'eros.


Babbo Lorenzo


(vidharr)

Testa coda


Ci siamo visti martedì sera e giovedì (ieri).

Dopo il trambusto dei mesi passati sono tornate le mestruazioni. Partite in sordina ad Aegylon, pare non finiscano mai.

Martedì sera siamo decollati piano piano, davanti al fuoco del caminetto. E' stato un nuovo giochetto che ci projettato in orbita: AMan le ha preso i capezzoli, già protagonisti, ed ha iniziato un giochetto lungo, infinito.

Tra i denti, mordicchiarli e succhiarli. Quasi senza altri contatti. Fino a prenderli tra gli incisivi e stiracchiarli, mordendoli e allingandoli, fino a sollevare i seni.

Piano siamo finiti nel turbine, il piacere fisico, al limite del dolore, per lei, il piacere mentale per lui per il piacere di lei.

A friggere, senza potersi sfogare.

Si è fermato, si è spostato dal caminetto, ha preso una nocciolina di lubrificante.

Le fiamme si muovevano nel caminetto, qualche minuto prima di emularle. Il cuore batte, si allarga l'asterisco e accoglie. Batte il cuore.

Fino a quel movimento, a rosa aperta e affamata, il punto più largo del cazzo né dentro nè di fuori, sull'anello di muscolocarnepiacere.

UnaDonna ansimava. Ma il controllo era ancora nostro, avevamo deciso di continuare a muoverci, ad essere noi il fuoco.

Un paio di quei cappellainasterisco, A-Woman, cogli occhi chiusi, le braccia appoggiate sul cordolo del caminetto, ha allungato la mano verso il bacino di lui, l'ha tirato a sé. Ha rotto il silenzio. Inculami, inculami ancora.


Sostanze sdrucciolevoli a base acquosa sul fondo stradale.

Le parole sono arrivate prima alla testa di UnUomo, poi sono scese come una nuvola incandescente verso lo sterno, gli addominali, il pelo ricciuto, sotto, l'onda che è giunta dentro lei.

Tre parole:- inculami, inclulami ancora, e abbiamo perso il controllo.

Testa coda, sbandata, fiotto.

giovedì 22 marzo 2007

Spedda, spedda

Entrava il sole dal finestrino al sale. Tra blu del mare e azzurro del cielo. Nel traghetto enorme di meno di una ventina di persone che si recavano in quella pietra nel mare.

In qualche maniera eravamo già complici di essere lì, alla Capraia, un venerdì di una settimana lavorativa di marzo, primo pomeriggio. Che goduria libidinosa essere in vacanza a godertela mentre gli alti si sbattono. Quattro giorni di goduria che ci aspettavano, isolani nel nostro amore.

Abbiamo scherzato più volte, camminando la sera nell'unica strada di ben ottocento metri di cortezza.

Ora, cinghiosprinta, non puoi scappare. Mo' ti consumo e non mi puoi scappare.

E UnaDonna rideva e si godeva, sempre come fossero quei raggi caldi di sole in traghetto, tutta quella masnada di baci e bacetti grassi che le cascavano tra capo e collo.


Come ci eravamo arrivati all'incendio? Avevamo visto una, seduta a qualche decina di poltrone vuote da noi.

Immagini se quella...

Se quella cosa, lupus?

Se fosse colla sua desda dra le due gambe.

Solo un guizzo negli occhi. Un attimo di sospensione. Poi gli aveva ripreso il capo per baciarlo di più.

Dra le due gambe a far così sulle due piccole labbra.

Sei un bastardo. Mi piaci, bastardo.

E poi...

Poi cosa, stai attento, eh!?

I baci e i piccoli morsi sulla nuca continuavano. La pentola a pressione ha bisogno di un fuoco allegro. Anche in mezzo al mare.

E i capezzoli si erano eretti e cercavano di esibirsi al di sotto della maglia rosa e della coppa in pizzo bianco che li tratteneva. E in quell'angolo di traghetto, il sole sul viso di UnaDonna e dita leggere che le tormentavano lievi quelle nocciole tenere di seni e sensi.

Poi vi scopo endrambe. Anzi, du le scosdi il cabo e la giri e poi mi brendi il cazzo e la infili piano. Piano, cabisci? Di piacerebbe?

Lo aveva guardato negli occhi prima di mordergli il labbro inferiore ciccio.

Dorneremo in privé, Donna. Ti bordo in brivé uno dei brossimi fine seddimana.

Solo non ora, donna.

Che fadica scoparvi in due, con quesdo malededdo odioso naso cadorcio indasado.

Spedda, spedda, brima il vix sinex ber favore.



nave_blu


(luiginter)

Diaro di blog

Poco tempo per diario e cose affini.

mercoledì 21 marzo 2007

kortcircuit

A-Woman wrote:

Buon pranzo orsone. Ti morderei tutto a mo' di panino ;o)


AMan wrote:

Panino? scronf zzzz grungnit zzzz zzzz kortcircuit zzzz ~@:o)

Cabrio


In auto verso il porto aveva riso a crepapelle per quella storia del pompino cabrio.

Questa la racconto a L. [una collega, NdAWAM]

Riso a crepapelle.

E un po' arrabbiata.

Che ci vai a indagare costì?

Ero curioso, un po' per vedere un po' di carnazza.

Carnazza? Te la do io la carnazza.

Un po' di sberle giù per il testone, mentre l'orso guidava.

Dovresti avere piacere che hai un maschio col suo istinto. Tra i colli in direzione del mare, a parlare dell'istinto, dei maschi che vogliono metter il semino in tanti fichette diverse.

E' quello che mi porta a strapazzarti ben benino. E' l'istinto. Non te lo posso mica nascondere, no!? Dammi la mano che ti bacio un po'.

A volte rideva... pompino cabrio.

A volte gli diceva che era uno stronzone.

martedì 20 marzo 2007

Grilli per la testa


Durante la traversata di andata, il primo pomeriggio, ci siamo incendiati, nonostante l'orsone fosse marcio catorcio rottame. Ma di questo dovremo scrivere, oggi c'è poco tempo.

Sabato escursionismo letteralmente selvaggio, nel senso che nel giro studiato attentamente su carta e guide, ben due sentieri segnati sulla carta e indicatici pure da una donna dell'agenzia del parco siano risultati, in pratica, del tutto impraticabili, un intrico di macchia che ci ha letteralmente massacrato le gambe. Abbiamo dovuto regredire perdendo complessivamente quasi due ore di trasferimenti "ciechi".

Dopo otto ore di camminata dura, ben tre vette in mezzo, siamo ritornati alla base felici & distrutti, anche senza essere riusciti nel nostro intento di scendere una volta a mare.



Domenica eravamo seduti su una panchina, nel silenzio completo del porticciolo. Pigri a goderci il sole ed il silenzio completo, che ci permetteva di sentire i versi del gabbiano reale, i rumori che facevano le suole delle scarpe (!) delle poche anime passavano a piedi, lo sciabordio delle onde moge sui pochi scafi.


Ci siamo resi conto che la fatica fisica ti toglie i grilli dalla testa.

Il vizio richiede molte energie.

Non è certo conciliabile col resto delle vita, quando essa ti conduce a sera coi i muscoli spaccati dalla fatica.

Oggi per diporto, un tempo per il lavoro per campare.

lunedì 19 marzo 2007

Vuoto

Sento il vuoto di te, anima mia.


Via da Aegylon, ieri, avremmo rischiato di non tornare, oggi.

Sono ormai rari i luoghi del mondo in cui ci sono due cose: il buio ed il silenzio.

Eravamo noi e la Natura fantasmagorica e buio e silenzio ci lasciavano il posto.

Sento il vuoto di te, anima mia, ora.

Noi


(awomanaman)

venerdì 16 marzo 2007

Trebuchi

Ciao Enzo.
Buongiorno, bello.
Senti, Quattroruote è già uscito?
No, mi arriva domani. Però prendi questo, è nuovo.


AMan mercoledì sera è capitato a curiosare Trebuchi via blog di Maliziosa Chanel (nel 2005 ci eravamo iscritti al forum di AnnA alla quale MC partecipa(va ?) come moderatrice).
Schede tecniche, immagini, contatti. Tutto su nazionalità, misure, età, lingue, contatti, bacio, pompino, anale e 69.
E valutazioni tecniche dei tester.
Votazione media in centesimi, comfort, prestazioni, fedeltà delle immagini pubblicate, brillantezza.
Donne splendide.
E leggi le recensioni, su BJ e pompini cabrio o coperti.

Molto eccitante. Nell'immaginario immaginario di un eteromaschio. E vedi le donne che sono generalmente gnocche. Femmine belle e potenti e sesso puro.
Leggi j-duroz innamorato dell'ora abbondante di Brenda: 250 rose ma ne valeva la pena.
Inizi a pensare se scoperanno divinamente troiescamente come la squaw.
Peccato che il pompino cabrio, aggiunge j-duroz, non l'ha concesso, per l'opzione avrebbe voluto altre 50 rose. Fa niente, ero stanco e quasi alla fine.

E' tardi, lasciamo perdere. Spento il pc, andato a letto.

$3@merd*#xx!

Manca qualche ora.

Un orso devastato dal raffreddoremaldigola

Maremma maiala impestata.

giovedì 15 marzo 2007

Lane pruriginose

A-Woman wrote:

Notte, orsone. Sono felicemente distrutta e tanto è merito tuo.

Scopi da dio.


A-Woman wrote:

Bunonagiornata amore. Ormai manca veramente poco.... :))))


AMan wrote:

Cinghiowsky, inizia aPreparare laTuaParte cammella-xxx. Sono stato daDio conTe. Così x iProx gg. Tu sai keCiò miMetteAddosso vestitiStretti diLanePruriginose diVoglieIndecenti. Tu, regina e bagascia.


Si sono visti in treno. Dopo i baci grassi cafoni di rumore, in piedi la mattina in mezzo alla carrozza, la sera il bis.

Le aveva preso un regalo per i prossimi giorni.

Innamorato di lei. Di una donna di monti, dei mari e dei boschi.

Poco prima che scendesse, le aveva detto che avrebbe dovuto iniziato a preoccuparsi.

Enersveglia


Ieri mattina, dopo il sesso matto di martedì sera cinghiosprinta era un po' stanchina.

Invece l'orsone era vispo, galletto e scemone.

Così egli ha eseguito il trattamento energizzante-svegliante DeOrsonis: presa pirlata, pernacchiata, ribaltata, baciata, messa di traverso, sberleggiata sul bidet, rimorsa, ribaciata, sculacciata, ripirlata.

Cinghiosprinta rideva sotto i baffi, ufficialmente un po' contrariata. Ha tentato una difesa a base di cuscinate. Il risultato della cuscinata è che egli le ha morso forte la chiappa destra.

Meno rinco, rideva un po', in fine.

mercoledì 14 marzo 2007

Alterità

No aspetta.

Aspetto?

Si, aspetta.

Aspetto... cosa?

.

.

Non so.



Il cazzo era lucido e lo stesso odore di olive, usate a sproposito, ne rendeva lucente l'asterisco, al centro dei glutei protesi.

Aspetta.

Appesi alla nostra lussuria, pendolavamo  abbracciati ed in silenzio, gli occhi sgranati. Un vallo di parole e di richieste senza parole aveva interrotto, di colpo, il precipitare in piena, della voluttà.

E' la prima volta che mi fermi prima che ti inculi. Mi hai detto di no.

E'...

E' che ho voglia... di sentirti, di sentirti dentro, di amarti, di guardarti.

Stavamo aspettando sul rischio di vedere aprirsi fessure rosse e squarci di carne per la tensione fermata.

Era finita a carponi, sul divano. Dopo il litigio, il cibo e poi la voglia di prenderla. Senza tante parole. L'aveva messa sul divano, le aveva abbassato i pantaloni neri dimensionedanza, aveva sentito quel nocciolo umido e fracido, sottodietro i glutei. E col cazzo eretto l'aveva presa, senza parole. Portata sul divano, appoggiata a carponi, giù le brache, un lembo che aveva svelato la meraviglia di glutei del mondo. La ghianda purpurea avea scostato le piccole labbra e l'aveva allargata dentro.

Ogni colpo era una lotta contro l'infinito. Senza protezioni, il cuore in gola, ogni millimetro di carne dura su carne bagnata, era un colpo in gola.

Non possiamo, aveva detto. Non possiamo, amore mio. Paratia di metallo freddo e scuro, viscida di ricordi scuri e viscidi, mucillagini dolore, di lacrime amare e di vita avvelenata.

Aveva preso l'olio, sulla tavola vicina, Not Ausgang, uscita di sicurezza.



Aspetta.


Poi di nuovo qualche colpo, a fermarsi fino in fondo, non si vedeva più l'asta. E dimensionedanza aveva iniziato il ballo del bacino. Lui scomparso in lei e un culo mandolino perfetto centro del modo che ballava di rotazioni e contrazioni e torsioni e movimenti basculanti. Gemiti e silenzio.

Voglio vederti. Si era levata da carponi.

Siediti.

Goffo e ridicolo, movimenti da pinguino per i pantaloni e i vestiti che gli legavano le caviglie.

Siediti.

Si era riseduta, colle mani, cinte intorno ad orecchie nuca, lo guardava, accovacciandosi.



Dov'è ora? Dove'è?

A cavalcioni, aveva afferrato, ci avevamo riso poc'anzi, l'attrezzo del benessere e si era infilzata. Era più stretto.

Sì, è lì, AMan.

Mio Dio, hai sentito come è entrato? Come l'hai preso tutto?

La cavalcata selvatica era ripresa, per altri luoghi. Gli occhi socchiusi e i rantoli in crescendo, il viso congestionato.

Come sei bella quando fai l'amore. Ora, vorrei essere nella tua testa.

Sei un bastardo. Non so, ora, non so...

Non sai? Solo tu puoi decidere cosa ti piacerebbe dirmi.

Ho un nuovo film, a casa.

Nuovo film? quando l'hai preso?

Di cosa... Cosa...

Tre donne, diverse. Quello. Il titolo è Due per una. C'è una scena... Due la desiderano, lei non è un'attrice, è un'amatrice, impacciata all'inizio. Poi...

Ora lo sbatteva, si sentivano i colpi del culo sul suo bacino. I piedi sul divano, tutto un lavoro di cosce e la tensione muscolare che lo stringeva, per infilzarsi di più.

Mi fai perdere il controllo. Mi viene quasi da piangere.

AMan, cosa faceva quella donna?

.

.

Cosa le facevano, poi?

La desiderano e la prendono, insieme, rudemente e soavemente, l'accarezzano, le stringono le tette, le rampano i fianchi, la baciano lascivamente.

Lei inizia a perdere il controllo.

Si lascia andare.

.

E inzia a scoparli. Lei loro.

Mi fai perdere il controllo. Vorrei piangere...

Come sei bella quando fai l'amore.

Col palmo delle mani verso l'alto le divaricava le piccole labbra, turgide, colanti di umori. La paratia non era riuscita a fermarne l'uscita, si erano accumulati in un fiotto sul pelo ricciuto.



Avevamo discusso pesantemente, qualche passo prima del litigio.

Sei pesante.

Sei imbecille.

Sei stucco.

Sei tonta.

AMKid aveva voluto rimanere dalla madre, una serata inaspettata per noi. A discutere di auto, prevaricazioni, cocciutagine, limiti, rancori per appuntamenti mancati. I progetti sulla vacanza di venerdì soccombuti al litigio.

Avevamo ristabilito l'alterità.



  • Ristabilire l'alterità. puoi desiderare solo ciò che ti è distinto, ciò che è altro da te.


Ha ragione Esther Perel.


Senza titolo


(mirelabratu)

martedì 13 marzo 2007

Geloso di un'auto

Poco tempo per il diario.
Qualche giorno fa parlavamo dei messaggi e di corrispondenza che si accumulano, alcuni carini. A-Woman da novembre scrive molto meno, ma qualcosa scrive.
Ci sarebbe da scrivere due cose su L'intelligenza erotica di Esther Perel.

Poi da raccontare qualche scambio di battute sul nostro immaginario che bolle più o meno pacificamente sotto. Scrivere qualcosa sulla pregioia per questo scampolo di mini vacanza marzolina. In realtà stiamo sgobbando entrambi per chiudere e prenderci i nostri quattro giorni agognati. Le previsioni meteo sono buone.

Oggi AMan l'ha aspettata in stazione, non è venuta. E' andata al lavoro in auto. E' rimasto contrariato. Non ci vediamo da giovedì scorso, la nostra frequentazione di ieri saltata per sfasamento dei giorni in cui siamo entrambi liberi.
AMan contrariato perché non l'ha vista. Viaggiare in treno (oltre a tutto l'importantissimo resto) è anche un modo per vederci qualche minuto al giorno. Basta un bacio, un sorriso , potersi strofinare le guance e stringersi un po'.

13/03 06:55
A-Woman wrote:
Orsonowsky oggi vado giù in macchina. Stasera ho appuntamento con [...]. Ci vediamo a casa. Buona giornata amore.


13/03 07:54
AMan wrote:
Uffa :(

13/03 08:03
AMan wrote:
Tu sei ancora innamorata dell'auto...

13/03 08:12
A-Woman wrote:
Hai detto una grande verità. Amo guidare e la comodità dell'auto *

13/03 08:20
AMan wrote:
Se facessi un po'  di calcoli e scoprissi che devi lavorare 3 h al giorno per pagarne le spese ti renderesti conto che non è affatto comoda

13/03 12:47
AMan wrote:
In realtà sono stato geloso della tua macchina. Cazzo, avevo voglia di vederti oggi.

13/03 13:04
A-Woman wrote:
Anch'io ho voglia di vederti e di stare con te, deorsonis. Xò non prendertela se decido di venire al lavoro in auto. Difficile cambiare ad una certa età. E forse non lo vogio del tutto. Mi piace anche così. Abbi un po' di pazienza... poi ne parliamo.



Punti di vista



  • Chi molla la propria donna ad altri non vale un cazzo come uomo e per giunta ha una donna troia.

    commento, Francesco071966


'spetta un momento



Chi molla il proprio uomo ad altre non vale un cazzo come donna e per giunta ha un uomo troio.


A volte è solo questione di un cambio di punti di vista.

Vedi? Hai cio che cerchi e che ti meriti.

lunedì 12 marzo 2007

Orsopatia

Sociopatici non si affannano per attirare l'attenzione altrui, per essere sempre al centro dell'attenzione, per trovare compagnia.

Non si attaccano al telefono ammorbando il prossimo, non rifanno lo stesso numero trenta volte se la persona dall'altra parte non risponde o ha il telefono spento.

I sociopatici stanno bene nel loro mondo, non disdegnano la compagnia di altri sociopatici perchè sanno che questi non li ammorberanno, amano poter gestire i propri spazi e si scocciano di fronte all'insistenza dettata dall'esigenza di socialità che attanaglia la maggior parte del mondo.


o Metempsicosi, LeylaHatzfeld


Leggiamo le  definizioni di LeylaHatzfeld. Due orsi in giro per il mondo. Si dice sociopatici. Ma anche orsopatici non è male.


domenica 11 marzo 2007

Nostro compromesso

DeOrsonis, ti scrivo tutto questo un po' brilla e innamorata di te. La nostra relazione è importante  e vorrei proprio riuscire a farti felice. Hai un desiderio forte e vorrei vederti realizzato in questo. Ci possiamo provare. Almeno sarà il nostro compromesso. Provare a realizzare un desiderio. Mi piacerebbe molto.

Ti ho amato ieri sera e stamani e questo mi fa desiderare di vederti realizzato.

Non vedo l'ora che arrivi  venerdi prossimo. Ho bisogno di te. Questa micro vacanza ci farà bene in tutti i i sensi proprio.


Stamane mi sono accorta che mi si stanno risvegliando i sensi maialosi. La nostra chiaccherata ha avuto effetti terapeutici +:o) Caro orsone non hai preso una santa per niente proprio. Vedremo che sapremo combinare. Intanto ti mando un po' di morsoni tirati.

Questa settimana sarà dura, salta il nostro lunedì. Mi dispiace. Avrei voluto dormire abbracciata a te.

Buonanotte.


Harper's Bazaar, Palm Beach, 1964


(jeanloupsieff)

Giorni giorni

Due giorni, qui, vicini, quasi gomito a gomito. I nostri piccoli che si sono visti a sprazzi, impegni interlacciati, o via uno col proprio bipedino o via l'altro col suo. Qualche scampolo di vicinanza, per darsi qualche bacio. Per la prima volta uno è schioccato rumoroso a casa di A-Woman, i piccoli sul prato, giocavano insieme e stavano reclamando un po' di lotta gioco con AMan, ma  AWKid sarebbe dovuto partire da lì a poco colla madre, già vestito a modo, si è dovuto rimandare.

C'è stato il buon odore di famiglia che ha preso il sopravvento.

Per AMan le ore passate col piccolo AMKid sono limitate e di un'intensità straordinaria, prendono e rapiscono le attenzioni, cure, corpo, energia. Tutto. E' come se la mente si gettasse vorace sulla paternità reclamata. Per A-Woman c'è il piacere di vedersi vicini, di potersi salutare, di parlare all'uomo di varie questioni in bagno, mentre asciuga AWKid prima di una  partita a scacchi.

C'è il profumo di famiglia di giorni pieni e intensi.

Rimane qualche sprazzo, polmoni vivi e pieni di aria fresca e fragrante, rimane qualche istante per pensare al nostro fine settimana insieme, quattro giorni (!), dopo quattro settimane.

E l'aria fresca e respiri e poi vorresti fare un salto e lasci liberi i pensieri. Corrono, si tufffano e riemergono. Certi penseri di noi.


Meteo permettendo abbiamo deciso, considerato che avremo quattro giorni insieme e non sappiamo quando ricapiterà, abbiamo pensato ad un viaggio in un'isola, un piccolo scrigno selvaggio ed aspro, perso e lontano quasi da tutto. Ora, a marzo, selvatico e con tre gatti tre. Ci sono alcune calette impossibili raggiungibili solo da mare o via monte. sposiamo montagna e mare, ora le temperature lo consentono ed è un contrasto meraviglioso.

Non ha senso farlo in meno di quattro giorni e i collegamenti venerdì e lunedì sono quasi ottimali negli orari.

Meteo permettendo, rimanderemo le Cinque Terre ad un fine settimana in cui avremo un solo giorno in più, dovrebbe capitare con maggiore frequenza.


non identificato, subsonica


(*auro*)

venerdì 9 marzo 2007

9 marzo meriggio

AMan wrote:

LeTueParole, primaDiAddormentarci eStamane. NnIncendiarmi, x niente, A-Woman. Dopo ilFuoco rimane laCenere delleIllusioni. NnDirmi keSuccederà seTuNnVuoi keSucceda


AMan wrote:

E' statoBello comeMiHaiAmato, con tenerezza e voluttà. Sono sereno ed innamorato. E non so se credere. C'è 1Po' ilTarlo dellaDisillusione ora. Teneramente innamorato e1Po' disilluso. Strano, no!?


A-Woman wrote:

DeOrsonis, stai sereno, ti amo.

Vado forte in bici :-) E tutto verrà col tempo giusto. Basta che mi porti al mare.


A-Woman wrote:

ti amo e ti desidero =:o)

9 marzo mattina

Risvegliare un pezzo di ghiaccio.

Ma non eri così prima, avevo sentito, nel sonno leggere il tuo ciccio vispo, prima che ti destassi.

Avevo voglia di te, ti sentivo così fermo e freddo.

Mi hai detto che non era arrabbiato. Mogio, triste.

Ma io ti volevo.

Mi hai fatto sorridere, esagerato di uno svitatone. "E' un piccolo lutto."

Piccolo lutto, di cosa?

Si, lutto della tua parte troia laida bagascia. Quella è morta.

Sei esagerato, categorico.

A-Woman, sei tu che sei stata categorica ieri... "quella parte, morta e sepolta"

Da, dai, lo sai che sono fatta così. Bastian contraria. E anche matta. Ora è così, vedrai...

Aveva continuato ad accarezzargli la pelle morbida del busto e poi a scendere, in fondo, al pelo riccio e scuro. Il cazzo mogio e svogliato la stava seguendo. Sì, cazzo menefreghista delle paturnie del portatore.



Si erano scambiati i ruoli. Omai lei lo stava cavalcando, talmente eccitata che la sua eccitazione resasi liquida più che umida era colata lungo l'asta fino a bagnargli il pelo scuro ricciuto sotto.

Era silenzioso, lui, le accarezzava in silenzio i seni gonfi. Dalla sua bocca, dai suo occhi, sopra quei seni ballonzolanti, uscivano parole smozzicate, il suo borbottare su fantasie tornate ad emergere come lapilli dal sarcofago. UnUomo ha aspettato l'onda delle sue contrazioni, poi si è lasciato andare ed è stato il tempo delle sue.



In auto il parabrezza era sporco per la fanghiglia tirata su dai vecoli che ci precedevano. Dopo mesi di arido autunno e di siccità le piogge stitiche hanno solo questo effetto. Le aveva detto che si sarebbe organizzato per riempirle la vaschetta.



"Liquido tergi per pia donna"


Guarda qui, cosa è scritto, A-Woman. Aveva allungato il capo e poi riso.



In treno una solo poltrona, si era seduta sulle sue gamba.

Qualche parola e mani che stringevano e accarezzavano.

In silenzio.

Soavità, stamane. Tenerezza e un senso leggero di smarrimento.

8 marzo notte

Nel corso della discussione erano stati vicini e lontani. Le fiamme del fuoco, vicino, ci facevano danzare le luci ambrate, rosse cupe, sui visi.

E' quasi mezzanotte!

Ci eravamo accorti di esserci persi nel tempo. La zattera delle parole senza governo ci aveva portato via.

Alzati dalle sedie vicine al fuoco ormai ridotto a qualche brace rossa scura quasi nera. Era il tempo degli atti che precedono il coricarsi, piccoloi riti che si ripetono ogni sera.



A-Woman lo aveva anticipato, nel letto.

Ho fatto cadere il profilattico.

Tieni eccolo. AMan le aveva sporto la piccola busta quadrata. Rimettilo a posto su che forse tra qualche mese verrà usato.

Avevo riso, UnaDonna. Una risata che si era spenta velocemente.  Non riesco mica ad aspettare dei mesi, io. Dovrò provvedere in qualche altro modo.



AMan l'aveva raggiunta. Un abbraccio di pelle e pelle, occhi e occhi. Così silenzioso.

E quel silenzio era stato interrotto dai occhi teneri. Era un'abbraccio mogio e malinconico.

Anche gli occhi, si compenetravano, Fuoco sul destro, sul sinistro, poi sulle labbra, poi il viso intero.

Mi hanno eccitato quelle parole, orsone.

Quali parole? Non è stato seduttivo, non è stato una sviolinata. Come ti hanno potuta eccitare? Quali?

Quando mi hai detto di quelle coppie, le loro mail, quelli del trio, la loro risposta. Mi eccitano, orsone. Muoveva il bacino e stringeva forte UnUomo, A-Woman.

AMan le aveva raccontato che era sul davanzale, non può scendere da solo purtroppo, ma osserva sempre con curiosità , divora e legge tutto ciò che avviene lì sotto. E quelle coppie che raccontano laide imprese, che pubblicano foto sconvolgemente e divinamente oscene, inni alla lussuria, esibizioni di leclubprive.net. Aveva legato quel piccolo biglietto legato a mo di rotolino e dalla finestra  lo aveva lanciato loro


"Avete la dote dell'oscenità.

Cosa rara.

Con un po' di invidia per la vs complicità"



E poi la loro risposta, breve e potente più di un romanzo, "il massimo, più bello di un sogno". Poche parole.

La guardava in silenzio. Non era arrabbiato. Era triste e mogio.

Cosa dici? Queste parole sono un fiammifero acceso nella paglia. Brucia, scotta. Ma poi rimane solo cenere.

Si era girata, UnaDonna. A cucchiaio. Spegni la luce.

Alla piccola morte, abbraciati in silenzio.

8 marzo sera

Eravamo tesi entrambi. La lontananza reciproca per quell'incontro di AMan, per i motivi che hanno condotto a quell'incontro, lontananza e sue cause percepite da entrambi. E c'era un po' di tensione ieri, quando si sono visti, un po' meno durante cena.

A-Woman ha preso l'niziativa e ha parlato:

non mi piace questo conoscere le persone via rete

non mi piace che tu sia finito a parlare con un dominatore che scudiscia le sue donne

non mi piace che tu sia ancora lì, fossilizzato lì



Hai presente quella pioggia ghiacciata che glassa tutto con un patina gelida e scivolosa? Ecco di nuovo il gelicidio. UnaDonna aveva aperto le cateratte. Seduti vicini, senza toccarci, a perdersi nel parlare ubriaco e un po' triste, non era seduttivo, analitico un po' cinico e disilluso.

Le persone che abbiano conosciuto in rete ci hanno permesso di passare momenti estremamente piacevoli. E' un fantasma tuo.

Che ne sai? quando ci amiamo analmente senza lavanda rettale e senza cappuccio corriamo più rischi noi. Potrebbe dirci che siamo dei depravati che rischiamo perfino sulla loro salute.

Sì, sono ancora lì. Vedi, quando ci siamo amati con la gioia del mondo, sulle ali della virtù della lussuria io avevo capito che non è un capitolo chiuso, il magma si muove cheto lì sotto, qualcosa cova dentro te. E' un casino perché ora abbiamo il nostro affetto e temiamo molto di più il rischio di perderci. Ma è nella nostra testa. Dovrei fare il bastardo, come dico sempre a _zzzz. Mi dici di andare da solo? Cosa sarebbe se andassi, una sera?

Vai, vai, orsone e poi vediamo cosa succede.

E poi anche le donne possono essere bastarde.

Certo, se questo è ciò che attizza la pira, ben venga, lo sai.



Eppure il rischio, quel giocare sull'insicurezza è ciò che mantiene la tensione.

Penso che questa cosa non possa assolutamente succedere per caso, almeno non per come siamo fatti e come viviamo. Se dico che ti amerò fino a farti cedere per amore, me la sto raccontando, mi sto buggerando. Dovrei essere un bastardo e tenerti sulle spine come mi chiedesti.  Sono fatalista. Potrei pensare anche al valore della rinuncia. Oppure succederà qualcosa, un evento, mentre la vita si volge e tutto cambierà.

Col tempo la tensione che ci tiene uniti scemerà e allora, il tempo, sarà ciò che farà amergere ciò che è sotto.

giovedì 8 marzo 2007

Baci e bofonchi - 2

(Baci e bofonchi - 1)


Dopo il broncio... il sereno.


Arrivati a casa (tardi, sgrunt) abbiamo cucinato insieme. Già sull'uscio, le aveva carezzato il volto: si vede, sai, che stai meglio, le tensioni della giornata sono un po' calate.

Lavorare il cibo e anche preparare la tavola e il nostro piccolo rito, semplice e sensuale. Una brezza che porta via la foschia.

Abbiamo mangiato il nostro risotto primavera e poi qualche bocconcino appetitoso, un po' di salsiccia passita, i resti dei crauti bbboni&gnoranti rimasti da domenica. Cibo semplice.

Alla fine ha giocato ancora la carta del broncio.

Si era avvicinato, colla sedia. E lei ogni volta un po' più indietro.

Un ti conosco mica, te. Sei matto.

Non me ne può frega' de meno.

Le ha preso quasi brutalmente le braccia, le ha aperte a forza. Le proteste? sono dei suoni attutiti, non li ha sentiti (tutta colpa di quel principio di otite).

L'ha presa, le ha aperto le braccia con decisione e l'ha baciata a lungo. Le gote, le labbra e poi il collo.

Femmina e desiderata. Il resto delle cose svanisce lì quando ti senti così.

Specie quando le aveva estratto i seni giocondi dalla camicetta frou frou.

Aveva iniziato a sfrimpillarle i capezzoli, ridevano insieme, un po' scemi, delle reazioni altere, di quel volersi ergere. E poi a baciarle le poppe, a scherzare a fare i rumori scemi con pernacchie e sbuffi e altro.

Era così morbido e tenero.

Poi si è addormentato, proprio lì tra le due grazie. Un filo di saliva che scendeva dalle labbra sulla tetta destra.

Gli aveva carezzato i capelli fino a che si era addormentato.


mercoledì 7 marzo 2007

Giocattoli erotici


  • Lo rivela un sondaggio di «Donna Moderna»

    Giocattoli erotici, li usano 2 italiane su 10

    «Il 3% li utilizza da sola, il 19% li usa in coppia. Per ora li acquistano soprattutto le donne tra i 30 e i 40 anni»

    (Corriere.it)


Scrat scrat

Dicono che l'icommers non vada, si compra ancora tutto in bottega.

Del resto sta folla di donne nei pornosciop non si vede.

Che ci siano spacciatori di cunei e dildetti? Un mercato clandestino delle farfalle vibbrbbbbrranti?


Comunque è una buona notizia.

Un quinto delle donne è incuriosità e intenzionata a godere del proprio corpo.

Finalmente!

Habemus dildum.


Baci e bofonchi


Dopo il broncio... il sereno.


In città AMan l'ha caricata sulla canna della bici. Si erano datti appuntamento in piazza, lui era arrivato in bici dal lavoro, lei coi mezzi pubblici. Lui pedalava e le dava i bacetti irriverenti del suo broncio.

E non poteva neppure andarsene, poteva solo bofonchiare, sorridere e prenderseli imprecando e minacciando di scendere.

E se li prendeva, come se li prendeva! Che zoccola!

E sorrideva.

Due bischeracci... come due studentelli universitari su una bici scalcagnata (per lasciare delle bici in stazione devi avere delle bici catorce). Ci guardavano e sorridevano. Che fanno quei due alla loro età su quella caz di bici?

E' stato bellissimo.

Se avessimo girato con una Maserati Gran Sport non ci saremmo divertiti un decimo di quel pedalare trafelato con baci e bofonchi.

E chi ha detto che la semplicità è austera? Più edonistica di così.

Frequentazioni

Ci siamo visti in centro città, ieri sera, per questioni relative al potenziamente della SIM del cipollo di A-Woman ('mmazza quasi due ore gettate per 'sta cazz di operazione, du maron...).

La cinghiosprinta aveva il muso. Era contrariata dal fatto che AMan stasera incontrerà un diarista, frequentazioni di stima reciproca, nulla a che fare col sesso, se non per l'essenza del contatto (via diario, noi siamo dei vaniglioni per lui... ;)

A-Woman ha un irrisolto, un sospeso relativo alle nuove frequentazioni che avvengono via rete. Non le piace affatto questo approccio.

Non che ne cerchiamo, anzi..., ma per AMan non è un tabù.

Del resto abbiamo già incontrato insieme un bel po di "pigiatori di tastiere": Ggioia, orenove & lucy, oltre ad altre persone (per questioni inerenti gli argomenti di questo diario) di leclubprive.net (come Sole & Mare e altri ancora). Abbiamo sempre incontrato persone piacevoli. AMan le ha ricordato nomi, luoghi e piacevolezza. Ma il broncio non è passato. A questo punto, broncio per broncio, bisogna rispettare l'alterità.

Se questo è un problema di AWoman, una volta che ella ha avuto tutte le informazioni e la possibilità di rassenerarsi e ciò non avviene, questo è una questione sua, AMan può fare poco.

Questo è un'approccio prettamente maschile.

Infatti, AWoman, me ne rendo conto ma è l'essenza delle cose.

Su questo non mi puoi controllare. Puoi solo lavorare su te.



Lo ha guardato e ha continuato a camminare in silenzio.

martedì 6 marzo 2007

Cazziatone

Primo cazziatone dalla Redazione per alcune immagini che appaiono in questo diario. Violano le condizioni. La minaccia esplicita è quella di rimozione dell'account.

Già, quando si scrive di eros oltre, trasgressivo, qualche volta un'immagine al peperoncino ce vvo'!

Francamente tutta 'sto zelo nei confronti della pornografia ci lascia basiti, ma i patti sono patti e quindi... c'è poco spazio per una replica.

Passare ad un nostro dominio? E cosa succede a quanto scritto? Bersani non ci può fare un decretuzzo sulla portabilità di diari?



(epa)

lunedì 5 marzo 2007

Cinque Terre

Forse riusciremo ad andare via qualche giorno, a cavallo del fine settimana del 17 e 18 marzo. Sono mesi che aspettiamo questo momento! A-Woman desidera il mare: niente Parigi o luoghi di terra. Mare! Ieri pomeriggio, mentre AMKid giocava con un amico, ne abbiamo parlato un po'.

AMan ha iniziato la caccia ai posti. Ad esempio le Cinque Terre.

'mmazza, ora inizia la caccia al borgo e all'alloggio.

Non ci piace il lusso ma ambienti tradizionali, anche poveri, ma con armonia e coerenza di stile e materiali. Un muro antico scrostato con una finestra piccina e un pizzo fatto a mano che si affacciano su un brolo sono più romantici di una suite pacchiana.

Una locanda carina... un po' pucci pucci, magari con colazione.

Ma... non è che avete qualche dritta?


domenica 4 marzo 2007

Il mito della spontaneità

C'è un'idea forte alla base dell'opinione che molta gente ha del sesso: che sia un fatto spontaneo, una compatibilità epidemica perfetta fin dall'inizio. Il buon sesso deve essere facile, privo di tensione, e disinibito. O ce l'hai o non ce l'hai. L'idea è spesso accompagnata dal suo buon vicino, il mito della spontaneità. La parola risuona come un mantra ogni volta che uomini e donne parlano nel mio studio di ciò che significa, per loro, sesso eccitante, emozionante, non-vedo-l'ora, autenticamente erotico. E' difficile ignorare l'entusiasmo che il sesso davvero sexy debba accadere sull'onda del momento.

Ci piace credere che il sesso scaturisca da un impulso o da un'inclinazione naturali, spontanei e non artificiosi. Parliamo di come ci sentiamo travolti. "Non ho saputo resistere... Ho sentito il fuoco nelle vene... è stato più forte di noi... sono stato sopraffatto." Questa infatuazione per il Big Bang del sesso rispecchia la nostra impazienza nei confronti della seduzione e dell'erotismo giocoso, che richiede troppo tempo, troppa fatica e, soprattutto, la piena consapevolezza di ciò che facciamo. Per molti di noi, il sesso premeditato è sospetto. Minaccia la nostra convinzione in base alla quale il sesso è soggetto solo alle macchinazioni della magia e della chimica. L'idea che il sesso debba essere spontaneo ci allontana di un passo dal volerlo volere, fare nostro il desiderio, ed esprimerlo con intenzione. Fintantoché il sesso rimane qualcosa che succede e basta non devi rivendicarlo. E' ironico che in una società basata sulla volontà, cercare scientemente il sesso sembri banale e volgare. Ci imbarazza, come se stessimo facendo qualcosa di sconveniente.

Quando i miei pazienti tornano nostalgici ai primi tempi, quando il sesso era ad accensione rapida, ricordo loro che, perfino all'inizio, la spontaneità era un mito. Tutto ciò che accadeva "al momento" era spesso frutto di ore, se non di giorni di preparazione. Quale abito, quali argomenti di conversazione, quale ristorante, che tipo di musica? Tutta quella pianificazione, tutta quella produzione immaginativa altamente dettagliata era parte della preparazione nonché parte dell'evento.

Per questo motivo spingo i miei pazienti a non essere spontanei quando si tratta di sesso. La spontaneità è un'idea fantastica, ma in una relazione duratura tutto quello che "succede e basta" è già successo. Il sesso in una relazione stabile è intenzionale. "Non ho saputo resistere" deve diventare "Non voglio resistere". "Siamo caduti l'una fra le braccia dell'altro" deve diventare "Vieni fra le mie braccia". "E' scattato qualcosa" deve diventare "Facciamo scattare qualcosa stasera?" Il mio obiettivo è di aiutare a vivere la sensualità come una parte consapevolmente accettata ed entusiasticamente accolta della vita, qualcosa che richiede un impegno pieno.

L'idea di pianificare è un ostacolo che molte coppie devono superare. Associano la pianificazione con l'agenda, l'agenda con il lavoro, il lavoro con il dovere. Spesso la terapia è un processo di smantellamento di queste convinzioni.


L'intelligenza erotica - Riconciliare erotismo e quotidianità
Esther Perel
Ed. Ponte alle Grazie
p. 265 - 267

sabato 3 marzo 2007

Preghiera più bella

Abbiamo fatto l'amore, ieri, quasi per un paio d'ore.

Tutto iniziato con un abbraccio del cuore, lungo, lunghissimo e forte. Finalmente poterci strizzare un po'. Le avevo detto che avrei desiderato amarla così, abbracciandola, lei seduta in me.

Siamo stato così a lungo tempo, poi il turbine della voluttà ci ha portato altrove.

E stamane alle cinque, poi appena alzati.

Sono in fase un po' mistica, oggi. Ogni volta una piccola sorpresa e sentire come possiamo renderci un po' dei.

A volte penso che sia la preghiera più bella.


venerdì 2 marzo 2007

La virtù della lussuria - 6

(La virtù della lussuria - 5)


Sono molte le cose che ci hanno stupito, quando abbiamo finito e siamo scesi nel mondo


Dopo una settimana ci ricordiamo ancora di quei bacetti, A-Woman aveva gli occhi chiusi, un po' stanca giaceva sul busto dell'orsone che da sotto la osservava, il viso sereno e disteso, con un sorriso tenero, un po'affaticato, gli occhi chiusi.

Quanto è stato soave, quel ritrovarsi, in fondo, inermi.

Veramente, dopo una settimana quei piccoli baci li sentiamo sulle guance, sulle labbra, ancora. Questo e i pensieri teneri che durante tutta la settimana abbiamo avuto, piccoli movimenti dell'acqua sorgente nella polla nel bosco, sono stati i frutti silvestri variopinti e saporiti del turbine lussurioso.


Ci siamo stupiti per... la posizione relativamente nuova. Non che non la conoscessimo, ma vedendo il film ci siamo ricordati di essa. Provata sperimentata... approvata :o)

Le difficoltà oggettive nei movimenti hanno obbligato A-Woman ad una certa tensione e ciò aveva amplificato il suo potere sul piacere.


Abbiamo parlato, (finalmente!) dei desideri più laidi. Ritornare a parlarsi dopo quanto successo, che gioia incredibile. Ora si tratterà di riprendere il cammino: il privé? contatti colle coppie? o con singoli? A-Woman lo ha ammesso che non ha mai chiuso coll'idea, anche se preferisce di gran lunga l'idea di tornare "selvaggiamente" in un privé, rispetto alle scaramucce seduttive che richiederebbe una frequentaione via contatti privati. A volte viene la tentazione ad AMan di un aiuto chimico (Viagra) per evitare gli effetti degli ingolfamenti  emotivi. Ma non è proprio nella sua filosofia questo.


La nostra sfida è quella di non cadere ai sedativi moralizzatori dell'amato lindo, casto, stilnovistico. Bisogna continuare a coltivare amore e affetto da una parte ed il desiderio più scorretto e selvaggio dall'altra.

Se questi sono i risultati, in fondo, gran bella virtù la lussuria.

Stasera fino a domattina qualche ora per noi. Avremo occasione di parlarne?


snowwhite and a dwarf in troubles - reprise


(ko_an)

Virtù della lussuria - 5

(Virtù della lussuria - 4)


Le aveva raccontato che nella giornata di ormoni impaziti era capitato sul sito di un tipo che trombava le mogliettine in combutta coi rispettivi mariti. Racconti osceni di trepidazini maschili per i godimenti lascivi e ingombranti delle proprie spose, donne che si lasciavano andare.

A-Woman, bisogna lasciarsi andare, perdere le inibizioni, per potere godere ingordamente.

Ascoltava incuriosita. Gli occhi brillavano.

Ha un cazzo grosso, lungo e largo.

Ah si!?

Immaginati alle prese con un attrezzo del genere. Scriveva che ha inculato una. Ha fatto fatica a infilare il glande. Poi la donna, la mogliettina irreprensibile, si è rilassata, si è ripresa, l'ha accolto tutto, centimetro per centimetro, a sprofondarsi. E si è scatenata, eroina travolta dal suo piacere di femmina estrema, il piacere colle dimensioni di un priapo. La moglie ha preso e condotto il ritmo. Ci illudiamo noi di essere i chiavatori, ma siete voi le direttrici d'orchestra.

Ma ti eccita?

Si, mi eccita. Vedere che ti siedi lenta su un cazzo, lenta perché fatichi ad accoglierlo. E' una fantasia di molti uomini, la propria donna alle prese con un cazzo smisurato.

Mi piacerebbe...

Stranamente, quel luccicore negli occhi continuava: sentiva nel culo la punta del glande di AMan che premeva attraverso la sottile fetta di carne sul punto G, il suo busto che le scaldava la schiena. Immaginava che il cazzo di silicone che la sua mano destra conduceva sempre più freneticamente avanti e indietro, un po' algido fosse solo la proboscide di un maschio che ne rivoltasse il piacere, lì nella fica bagnata.

Non sarà facile, A-Woman.

Dammi una mano. Fidati. Devi avere fiducia. E ci arriveremo. Se lo desideri.

Si, lo desidero. In effetti...

Eravamo nel traffico, ore venti e qualcosa di un lunedì sera.

Le luci rossi, erano fanali, si allungavano, indietro. Le lanterne rosse si erano riaccese


senza titolo


(mirelabratu)

giovedì 1 marzo 2007

Lui era

Aveva il cazzo più grosso, più duro e dolce in cui mi sono imbattuta.

Era quello che mi ha inculata alla missionaria, prima di scoparmi nella fica.

Era quello bello da guardare mentre scopava, mentre gli altri avevano l'aria di uno con la faccia stravolta: molto meglio non guardarli affatto.

Mentre faceva sesso non grugniva, non gemeva e non strillava. Sorrideva raggiante e avvampava, con gli occhi spalancati, scuotendo il capo, e diceva: "Oooh! Oooh!" e poi mi scopava ancora un po'.

Era il mio trentatreesimo uomo e l'unico che mi piacesse davvero scopare. Gli altri erano solo degli uomini e e gliel'avevo permesso. Sdegnosamente.

La maggior parte degli uomini scopava così: dentro e fuori, dentro e fuori, dentro e fuori, e basta. Ma lui scopava come se stesse andando da qualche parte. Ed era proprio così. [...]

Lui era il mio sangue.

Era quello che non scendeva mai dalle nuvole.

Era quello che non ho mai soggiogato.

Era quello con cui mi sono divertita di più.

Era il possessore dell'unico uccello che abbia mai venerato.

Era quello con cui non riuscivo a stabilire se mi dava più piacere il suo piacere o il mio. Con gli altri l'unico piacere che esisteva era il mio.

Era quello che riusciva a scopare per tre ore... senza mai venire.

Era quello che mi ha fatto conoscere la vera gioia fisica. Gli altri mi facevano venire e basta. Con lui venivo... fino a entrare nel Regno.

Era dolcissimissimissimo.

Era quello che trasudava amore. Dalle dita, dai movimenti, dalla pelle e dall'uccello.

Fuori dal letto non mi dava niente. A letto mi dava tutto che potevo desiderare come donna.

Scopava come il rombo dell'oceano.

Con lui non avevo quegli orgasmi forti ma brevissimi e geograficamente circoscritti, rivolti verso l'esterno: era piuttosto una marea interna che montava e mi inondava il corpo, il cervello e poi strabordava nell'anima.

Al contrario degli altri, non mi ha mai chiesto di essere "sua", ma io lo ero.

Era l'unico che mi trattava  come se fossi sua quando eravamo a letto. Tutti gli altri mi trattavano come se fossi loro fuori dal letto, ma a  letto subodoravo la loro paura.

Con lui il sesso era trascendenza, con gli altri era potere.

Lui si avventava dentro e fuori dalla mia fica, dal mio culo, dalla mia vita. Gli altri mi soffocavano, per il desiderio stupido di colonizzare quello che concupivano.

Scoparlo era come respirare in un vasto spazio all'aperto.

Se non amassi mai più, morirei sapendo com'è un amore grande, grande.

Quando mi scopava c'era sempre un momento in cui tutti i miei pensieri si arrestavano e si volgevano a Dio: stavo entrando nel Suo territorio.

Lui non mi soddisfaceva. Mi possedeva.

Vedete, lui era quello che ho amato davvero.




Toni Bentley

the surrender

p. 103 - 105



(tonibentley, ph. michelemattei)

TLB

AMan wrote:

Ti amo quando chiudi gli occhi e godi come 1 troia laida, bagascia divina. AMan


A-Woman  wrote:

Beh, è forte quello che dici. Gli ormoni non si placano, eh!? Buon pranzo, deorsonis


AMan wrote:

Sono maschio e ti amo, femmina.


A-Woman wrote:

Beh, caro maschione ti sbaciucchierei molto adesso...


AMan werote:

Ti scrivo che sei una troia laida bagascia e poi dopo 1po' arrivano i baci al maskione... :) ti senti amata, eh!?


TLB

AMan wrote:

Ti amo quando chiudi gli occhi e godi come 1 troia laida, bagascia divina. AMan


A-Woman  wrote:

Beh, è forte quello che dici. Gli ormoni non si placano, eh!? Buon pranzo, deorsonis


AMan wrote:

Sono maschio e ti amo, femmina.


A-Woman wrote:

Beh, caro maschione ti sbaciucchierei molto adesso...


AMan werote:

Ti scrivo che sei una troia laida bagascia e poi dopo 1po' arrivano i baci al maskione... :) ti senti amata, eh!?


203985

AMan wrote:

Ma buongiorno, DeSgnackeris. Ora il sig. MarcioTullioCatorcio ti sfrinciallerebbe benBenino. Viei qui conCodesto bel (_!_) ke ti fo 1Bel Massaggetto. Marooonna!


AMan wrote:

Mi ci vorrebbe proprio na terapia (o:<E


A-Woman wrote:

Te la do io domani sera la terapia...

Virtù della lussuria - 4

(Virtù della lussuria - 3)


Ora ti inculo, come nel film che abbiamo visto giovedì. A bordo letto, si è seduta sul fallo, dandogli la schiena. Abbassando il bacino, attimo dopo attimo, come a ubriacarsi, calice di piacere dopo calice. C'era voluto del tempo. Sdraiata, schiena sul torso dell'orsone, poi le sua mani sui seni sui capezzoli impazziti, le dita a frugare nelle piccole labbra liquide e rimaste a bocca vuota.

Apri le gambe. Come in quel film. Ti ricordi? Li accolse entrambe, vedevamo le sue gambe colle calze nere e le scarpe lucide muoversi senza una logica, sgambettio convulso di un doppio piacere quasi insopportabile.