giovedì 28 aprile 2011

In una valle verde





Come è belo camminare in una valle verde.
Uè, Owsky, dai che ce ne andiamo a far due passi.
Devo pulire il bagno.
Eh!?!? Puoi sopravvivere anche se il bagno non brilla, vero!?
Presa e portata via. Così ce ne siamo andati, martedì sera, fino al tramonto, là, sui colli del contrafforte pliocenico. Vecchi poderi, alcuni vivi altri abbandonati e 'n'orgia floreale: querce, cedri, frassini, lecci, aceri, pioppi, ginestre, rose, campanule, stelle di betlemme ginestraccio, rose canine, tarassaco, elicriso, rosmarino.
Poi oltre al cippettio furioso, c'era lo sbaciucchio molesto :) dell'orsone nei confronti della squaw.
Battue frizzi e lazzi. Camminavamo e ci tuffavamo in quel mare di colli verdi. Camminavamo e l'orsone le palpugnava la potta. Camminavamo e ci prendavamo in giro, scemenzerie varie da piccioncini. Civette, lepri, caprioli, gazze, ghiandaie e due UnaDonna, UnUomo. Arrivati in cima al monte, il disco ambrato si è affogato là a ponente, piano piano, oltre il mare di colli. Il percorso ad anello ad un certo punto scendeva per un breve tratto scosceso, siamo dovuti regredire, non era compatibile con gli stivali con suola di cuoio della donna. Così ci siamo rivisti un altro scorcio di panorma fantastico, da un altro punto di vista. Anche solo cambiare una vista può essere stupefacente.

Orsone, sai che sono già passate le otto da un bel po'?
Calava il silenzio, il cippettio pure con il crespucolo. Siamo transumati in auto verso casa, tutti i minuti per lasciare la stanchezza emergere, a casa per prepararci il buon cibo, leggero, Una insalatina di radicchio, ravanelli, tarassaco, cipollotto e balsamico, poi una pasta di carciofi, olive, timo, capperi e pesciolini azzurri.
Com'era stato bello camminare in una valle verde.
Il buon pinot beverino ci aveva lubrificato le uscite delle voglie.
Eravamo a casa ora, UnaDonna non censurava più le porcherie tentate dall'orso open-air. L'ha presa per la zazzera nera, l'ha girata. E giù baci per la coppa. I nostri sessi in estro, uno premeva l'altra era liquida.
Rieccoti amica mia, la nostra lussuria, dopo ore di baloccamento con il nostro erotismo, goliardico, un po' tenero, ritrovato.
Ah che bella quella zazzera, ahi quei capelli tirati, tirabaci compresi, ahi! Alle spalle, le mani di una donna sullo scrivimpiedi, la bella cula indietro. Impacciati e goffi, ancora con i pantaloni, mutande e tutto a terra, catene di galeotti in balia del sesso, così buffi i nostri movimenti ormai incontrollati.
Due animali in foga, la voglia di noi.
Ora ti inculo. Lo vuoi vero?
La resistenza all'orgasmo di UnaDonna ha vacillato, è uscito un sì, un po' rantolato, un po' sospirato nella foga dello sbattere di carni.
Come è bello incularsi in una valle verde.

venerdì 22 aprile 2011

22/04





Avrebbe dovuto esserci in questo diario qualche cronaca della nostra mini vacanza maremmana. Il vagare per l'agro della Tuscia, le puntate nei posti della gola, questo - gli Attortellati - merita, c'è una bella storia dietro e molto piacere ora, la gioia per bellezza sbalorditiva della Natura, le falesie alte col suono dei gabbiani e della risacca.

Ma c'è poco stimolo, poca voglia di scrivere ciò che non è più trasgressivo. La trasgressione? E' diventata qualche battuta, nulla più. Sulla spiaggia, qualche accenno a Chiara e Luca, stamani in auto qualche frizzo.

Ci sono i momenti teneri, sì. Ma come la foresta che cresce sono silenziosi.

martedì 19 aprile 2011

Il tempo dell'amore sottile

Sì, forse ce la stiamo facendo a passare dall'innamoramento all'amoramento.

Ce ne siamo andati venerdì pomeriggio all'Argentario. A scoprire la incontenibile, struggente bellezza di posti deserti, così come dovrebbero essere quasi, a parte gli spregi che continuano, calette come discariche del plasticame che il mare restituisce, il tumore edilizio che non si ferma.

Domenica notte, in plenilunio, eravamo a camminare, all'una, da soli, il mare liscio come l'olio, il freddo, la luce azzurrina. Noi e tutto il resto, noi a Natura Madre. Un po' carburati dall'ansonica e dal cibo dimare che ci avea nutrito ed estasiato Come gli scorci di selvaggia, incomparabile bellezza. Chiudi gli occhi e immagina quando gli etruschi erano qui, il paradiso in terra.

Ieri, al Mar Morto, eravamp in cinque, poi siamo rimasti solo noi due, UnaDonna, UnUomo, i pomidoro di mare, i ricci, cefali, l'elicriso, mirto, gli anemoni di mare, i gabbiani, il suono dei pescherecci lontani. Abbiamo faticato a venire via, fino alle ventidue ad amoreggiare, col cibo, il liquido di-vino. Ecco, questo eros sottile, amoreggiante. Camminare abbracciati sulla Feniglia, in plenilunio o vedere il tramonto da San Pietro, a Tuscania, solo noi per chilometri e chilometri.

Sì, abbiamo chiavato anche la mattina, con le parole sguaiate, i modi troieschi, lo sbattere di carni e chiome corvine tirate e lingue frullanti e voglia.

Ma è l'amore sottile quello del bosco di corbezzolo, ginestraccio, cipressi, palme nane, olivastro, valeriana, rosmarino, leccio, pino silvestre che diviene in silenzio.

E' dura venir via, eh!? E' dura sì.

Un po' malinconici dietro l'Argentarola, a vedere il sole che si buttava giù, ad affogarsi nel Tirreno, dietro ai monti di Bastia.

Cicli.

Montecristo al tramonto


(via viaggineltempo)


giovedì 14 aprile 2011

Non vediamo l'ora

orologio senza lancette



Il numero di A-Woman era finito nella lista dei mittenti per i quali filtrare i brevi messaggi di testo.

Due giorni di silenzio.

Più le ore passavano e più AMan era inquieto.

Martedì sera l'ha chiamata e l'accidente è stato scoperto.

Vai a vedere i messaggi filtrati e lì scopri i baci, i morsi, le buonanotti bruttomuso.

Gioia.

Quanto è bella dopo aver temuto. Mmhh, cosa ho combinato? Sarà per quello che ci siamo detti?

Gioa sì.

Poi sono tornati i baci.

Ce ne andremo in Maremma per quattro giorni, domani. Non vediamo l'ora.

lunedì 11 aprile 2011

Senza logica

25/03 21:09

A-Woman wrote:

[...] Ti ho sentito molto vicino, 6 una bella persona, AMan, pura e sincera nel bene e nel male; ho proprio bisogno di un compagno onesto come te. Tanti baci.



AMan messaggia A-Woman, venerdì sera, in ritorno dal lavoro.

Si ricordava di quel messaggio di marzo. L'onestà, la trasparenza, nel bene e nel male.

Sì, A-Woman, c'è una coppia di amanti che si divertono (parecchio) col sesso oltre. Ci siamo conosciuti. Potrebbe essere che diventi complice dei loro capricci.

A-Woman gli aveva risposto con poche parole: scusa ma non l'ho capita-

AMan le ha riscritto: una coppia di amanti che giocano con altre persone.



08/04 18:57

A-Woman wrote:

Secondo mecorri troppo, meglio se ti rileggi i miei sms...



09/04 08:44

A-Woman wrote:

Buongiorno, mi hai proprio spiazzata ieri... Buona giornata AManoski.



Sabato in tarda mattina AMan è passato a casa. Così così. Ventre un po' teso, per le mestruazioni.

AMan ha preso le sue mani, che piacciono molto ad A-Woman e lo ha accarezzato, poi allargando al resto del corpo. Un massaggio con le mani d'orso. Se la godeva. Di brutto!

Poi abbiamo parlato. E' vero, tu hai chiuso con il sesso trasgressivo, io no.

AMan, ma tu hai la testa lì, ti svalvoli con quello.

Sì.

Non capiva.

Ma non c'è molto da capire. L'eros è spesso caotico, incomprensibile.

Così ha continuato con i baci e le carezze. Sotto sotto sorrideva ma le parole erano di animo scocciato. Allora AMan le faceva presente che sotto sotto sorrideva e lei si incazzava e lui la abbracciava e sbaciucchiava di brutto.

Rimanere onesti, trasparenti, così, senza logica.



[muxtape] questa lotta che uguale l'uomo all'uomo farà


(*auro*)


giovedì 7 aprile 2011

Sveltina





Sveltina

o - (volg.) Rapporto sessuale non preceduto da preliminari amorosi e concluso rapidamente.

(GarzantiLinguistica.it)



Ce ne siamo usciti, dopo cena. AMan ha insistito per... portarle uan porzione di cicerchie fatte secondo una ricetta umbra. Ma era solo una scusa. Abbiamo camminato a lato di prati bianchi margheritine, i primi scoppi di giallo dovuti al tarassaco, violette e primule. 'mmazza che puccipucceria che è stata. Baci sbaciucchi e scemonerie varie. Insomma, strizza di lì, ciucca la tetta di là (con inutili tentativi da parte di A-Woman di sberlare la capa dell'orso ciucciante, tanto se la godeva un casino), sbaciucchia la nuca, spompina la lingua (il vero sesso orale!!) ci è venuta 'na botta di ingrifamento notevole.

Siamo passati sotto casa, sopra c'erano AWKid e AMKid a rincitrullirsi gaudiosamente alla pleistascion col calcio virtuale, ce ne siamo andati a casa dell'orsone. Facciamo una quicky, Owsky. Sì sì. Resistenza pari a zero. Anzi, accelerato un po' il passo.

In realtà non si è svolto così rapidamente.

A-Woman si è divertita molto con una buona sedutina per la delizia. Poi AMan l'ha sbattuta abbastanza brutalmente. Usato anche il dirty speaking, il chiavaggio a parole. Le teneva la chuoma corvina, la afferrava per le spalle, da tergo alla pecorina, colpi forti.

Godi baldracca indegna. Ti piace il cazzo grosso, eh!? Dì di sì! Lurida vacca inbgorda e altre carinerie del genere. I sì venivano con gemiti e respiro profondo.

Ora ti monto come fanno gli animali. Salito alla pecora sopra di lei, colpi forti di bacino su bacino, il cazzo inficcato. Venuto prima lui, poi lei, con una buon smanazzamento del punto G.

Avevamo le guance rosse, alla fine. Ci siamo guardati e... ci siamo messi a ridere. Ci siamo vestiti e siamo andati a riprendere i nostri bipedi.



06/04 22:23

AMan wrote:

Ho ancora l'odore della tua vulva sul mio viso. Bello! :)



06/04 22:35

A-Woman wrote:

:-) bello sì, a chi lo dici, mi è piaciuta proprio questa seratina. Scronf! Notte orsone. Il cazzo fa proprio bene!

martedì 5 aprile 2011

Sguardo storto



>:/





Ma com'è che sei tornato così dolce?

Beh, la verità è che se fai confronti con altre donne ti accorgi di quanto vale la persona amata.

Lo carezza.

Il prossimo passo sarà quello di spupazzarsi una bella svizzerotta, ad esempio. Chissà poi...

Lo guarda storto.

lunedì 4 aprile 2011

Vieni, andiamo

Ed è vita. Sensi, germogli, verde che dilaga, cuscini di violette e di primule, i germogli dai rami della quercia. Una esplosione di vita.

Vieni qui, anima mia.

Dammi la mano, mettila qui al mio fianco. E stringi. Stringi.

Ecco ora girati. Lì sopra. Baciami.

E il tramonto alle mie spalle. Sai...sai che hai il sole negli occhi!?

Ridiamo.

Quanto è bello là, vedi!? 

Vieni, andiamo.

Hai le mani fresche ora, c'è un po' di vento.

Vieni, andiamo.




(eddieveder)


... purtroppo

Vivere tre giorni con altre tre donne mi ha permesso di capire quanto mi piaccia A-Woman e quante siano le cose belle di lei che mi piacciono un casino.

Ho voglia che arrivi a casa, di fare due passi con te nella Natura.

Mi sei mancata, al cospetto dell'Adula.

Quanti baci ti avrei dato qui sotto al sole, al blu.

La gioia non è se non condivisa



Adula


(aiace)