domenica 29 marzo 2009

Così come ci si è amati

Calla Lily, 1984



  • Se sai come amare, saprai come separarti.

    Osho


Così come ci si è amati, così ci si lascia, dunque. Sono passati alcuni giorni, ormai, dal momento in cui ci lasciammo. Quella fu l'ultima volta in cui fummo l'uno con l'altro. Furono momenti di carezze, piccoli baci e tenerezze. Questo è stato un grande Amore, con una fine degna.


(immagine: robertmapplethorpe)

martedì 24 marzo 2009

Le chiavi di casa tua - 2

(Le chiavi di casa tua - 1)



23/03 19:28

A-Woman wrote:

Le ho portate prima le chiavi, le trovi nella cassetta....



23/03 19:32

AMan wrote:

Grazie

lunedì 23 marzo 2009

Assurda illusione

23/03 08:04

A-Woman wrote:

Questa sitazione ha veramente dell'assurdo....



23/03 08:04

AMan wrote:

A-Woman, a volte mi chiedo come sia stato possibile ke io mi sia messo un'intera salumeria sugli occhi negli ultimi 2 anni. Sono il 1o responsabile di questa illusione reciproca. Potrai pensare allo scambismo, ma quello è solo 1 delle 10 trasgressioni civili, culturali, quotidiane, alimentari, ecologike, famigliari, eticomorali, educative ke ci dividono. E' quasi un anno ke sono da solo, me ne accorgo ora.



23/03 08:33

A-Woman wrote:

Mah, una tragedia, quindi......, beato te che 6 così sicuro....



domenica 22 marzo 2009

Le chiavi di casa tua - 1

I heart my bunch of keys :) di 23bit_grrrl


22/03 20:37

AMan wrote:

Ho messo le chiavi di casa tua nella tua cassetta della posta, A-Woman.


22/03 20:38

A-Woman wrote:

Grazie, martedì ti metto le tue....


 


(immagine: 23bit_grrrl)

sabato 21 marzo 2009

Primo segno

Destino


Sono rientrato nello stato d'animo dell'epilogo. Ora sistemerò quella categoria  tempo addietro erroneamente aperta.

C'era Mina che cantava Love Collection stanotte, stamattina. Cuore strizzato, quel dolore perfno mi piace, sordo e profondo, mi piace  struggermi in esso. E' segno che è stata una storia importante. Nel letto, stanotte, stamane, la mia testa girava a mille. Quando mi aspettava in auto, quel sorriso in auto quando. usciti dal lavoro, scendevo alla stazione di [...] e tornavamo in auto, insieme.

Ho ripensato a quello che fu il primo segno della fine. Era un segno che non tenevamo fede. Almeno non una fede comune. Avevo fatto i conti a spanne, più o meno due anni... in effetti era metà febbraio 2007, non avevo sbagliato. Il titolo di quella pagina, letto ora, si rivela sconcertantemente premonitore.

Ora dobbiamo avere il coraggio di affrontare dolore e paura. Chissà se riusciremo a chiudere UnaStoria, A-Woman ed io, senza mancarle, senza mancarci di rispetto e dignità, con questa agonia di fughe e rincorse.

L'amore è veramente paradossale, trascriverò alcuni messaggi di questi giorni che non ho ancora riportato nel diario. Passiamo dalle carezze e dall'unione intima di anime e sentimenti a lontanze siderali nei quali ci ritroviamo nel dolore delle nostre ferite da bambini, ai nostri limiti.

Ci sono momenti nei quali meditare sul mistero della vita viene meglio.


(immagine: ideogramma cinese per ming, destino) 

venerdì 20 marzo 2009

Stima

Stima

o - Giudizio favorevole, buona opinione; considerazione positiva delle qualità di una persona

(Garzanti.it)



20/03 11:48

A-Woman wrote:

Francamente se te misuri la stima delle persone basandoti su certe cose, mi sento proprio di augurarti buona fortuna, AMan. Naturalmente ci terrei a riavere le mie chiavi, se me le lasci nella cassetta della posta, mi fai una  grande cortesia.



20/03 13:44

AMan wrote:

... stima delle persone. Tu nn6 1Amica, 1Zia o la signora Emma, nn 6 "una persona". Così strano pensare allaStima delPartner anke inTermini diSessualità? Mah, aMe sembraOvvio.  In ogniCaso, ripeto, laTrasgressione nn èSolo erotica eAnke sulResto sonoDaSolo da al- 1Paio d'anni.

Ank'io rivorrei leKiavi diCasaMiaIndietro. Fammi saxe quando ceLeScambieremo





Che casino - 5

(Che casino - 4)



20/03 08:09

A-Woman wrote:

Buongiorno AMan. Devo dire che ho molta confusione dentro, ancora oggi, passati più di 3 anni non riesco a capacitarmi come possa essere così importante questa storia dello scambismo, visto anche le esperienze fatte, proprio questa cosa non la comprendo.... bacio.



20/03 11:06

AMan wrote:

La trasgressioneErotica èSolo1DelleMolteTrasgressioni (trasgr.significa "andareOltre"). Sebbene la nsEducazione siaStata xAlcuniVersiSimile (cattolica, tradizionale pocoIncline alSesso) abbiamo 2ReazioniAntitetike. SpessoDetesto loStatusQuo, tuRiesci aViverciBene. Nn c'èMoltaDifferenza tra gas eSessoOltre, tra politica eTantra, tra alimentaz eScambismo



20/03 11:10

A-Woman wrote:

Bo, a me sembra che ti faccia comodo pensarla così.... Cmq. Rispetto le tue idee, io amo la parte romantica delle storie.



20/03 11:23

AMan wrote:


CiSonoMomenti xlaTenerezza e iSentimenti, ankeSe ilRomanticismo nnSignifica soloTenerezza eSentimenti ma passione ed eccessi. CiSonoMomenti anke xAltro, A-Woman. Francamente nnMiRicordoNeppure + quandoTiAppellai conTroia. QuellaParteTua manca, anke l'immaginarioRelativo, xMe eranoFantastici. Stima, passione,complicità seNeVanno senzaCiò e l'amore conEssi.





Situazione meteo interna

Oggi è una giornata pazza di marzo, vento freddo ed impetuoso, il sole c'è ma non è caldo a sufficienza. Pare la situazione meteo interna di UnaDonna, di UnUomo.



giovedì 19 marzo 2009

Italia del vaticancro vs Europa





Non solo Italia vs Europa, noi c'abbiamo pure il vaticancro; diventa italia del vaticancro vs Europa.































materia Italia del vaticancro Europa
libertà nelle scelte sessuali nella vita privata Anna Ciriani espulsa illegalmente da una scuola per questioni concernenti le sue scelte sessuali nella vita privata Edita Schindlerova, hostess di Ryanair pornostar nel tempo libero. La dirigenza Ryanair «quel che fanno le persone prima o dopo del loro lavoro con noi, è affare che riguarda solo loro»
salute scienza conoscenza e sessualità (Vaticancro dell'Italia)

Ratzy: "il problema dell'Aids non si risolve con i preservativi" (tutti diversamente castrati). Il Frattini, ministro degli esteri della repubblica itagliana del vaticano, come tutti questi politicanti leccaculisti della pretaglia, "non commenta".
Bufera da parte di Francia, Spagna, Olanda, Belgio, Germania infuriati per le pericolose scemenze papaline.
arbitrio personale in vita e morte Ddl pro accanimento terapeutico spacciata a molti milioni di grulli come legge sul testamento biologico. Casi Englaro e Welby. Veronesi sfancula la barbarie prevista. (Stati Uniti)

Natasha Richardson sbatte la crapa, morte  cerebrale, la famiglia ha dato il consenso a staccare la macchina che teneva in vita l'attrice, i medici hanno eseguito la loro volontà.
etica vs morale nell'approcciare una realtà La ministra velina che ha calendarizzato le belle tette e l'altrettanto notevole cula per carriera si adopera in una lotta contro la prostituzione. In Olanda le lavoratrici del sesso si riuniscono in cooperative, hanno previdenza e pagano le tasse.





Lasciamo perdere dozzine di altre bieche scelte cattoscatologiche. Fermiamoci qui.

mercoledì 18 marzo 2009

Difficile mettere insieme tutto

18/03 22:14

A-Woman wrote:

Entro nel letto, ti sento nel cuore. Così è difficile mettere insieme tutto. Ma se mi ascolto con sincerità, ecco, sento il mio cuore per te. Buonanotte AMan, non avresti potuto esprimere meglio quello che sento anche io...


18/03 22:17

A-Woman wrote:

P.S. Mi manchi...


18/03 22:26

AMan wrote:

Ti avevo scritto delle senzazioni contrastanti. Ecco, continuano più di prima. Voglio bene a questo travaglio xké  xmette di mediare sulla vita e di viverla con attenzione. Buonanotte A-Woman. Se tu fossi qui ti abbraccerei teneramente


18/03 22:30

A-Woman wrote:

Rivederti l'altra sera mi ha risvegliata da tutte le mie miriadi di cose che mi prendono. 6 importante anche se.... ho tante  paure... Notte orsone

Paura del dolore della fine

Come cambiano le senzaioni, basta un cambio di verso, anche temporaneo, lei che ti rifiutava che torna ad accarezzarti, a baciarti. Torni a casa e lo stato d'animo vira, da rifiutato alla possibilità di rifiutare, di recidere. Osservi le infuenze del cambio di potere, l'eros è anche un gioco di potere. Tensione crollata, dopo la serata di lunedì, senti una sorta di stanchezza plumbea che si scioglie come una sostanza vischiosa che ti cala dal capo sul resto del corpo e torni a sentire la vulnerabilità.

Ci sono momenti, come ieri sera, prima di andare a letto, ti accorgi che il cuore c'è, nonostante tutti i casini. Vorresti abracciarla e stringerla tra le braccia, incucchiaiati. E' il volerle bene, l'amore del cuore.

L'analisi lucida di tutti i limiti, quando passi all'esame del resto dell'eros, limiti relativi a lussuria, avventura, intesa, visione, desiderio, immaginario blablabla, uno ad uno, sono stiletti che tentano di sopprimerlo quel cuore, tentano di fermarlo. Sebbene non ci arrivino direttamente, la vicinanza dei colpi rende spossato tutto il corpo, lo affievolisce.

Stamane pinzillacchera ad A-Woman. Mi ha dato del grullone, c'era il sorriso.

Colle ore che passano tornano il dolore e la disillusione. Ma che stiamo assieme? Per fare l'amore ogni tanto? No vacanze, no fine settimana, no rapporti con le radici dell'altro, no attività comuni. Come lo alimentiamo l'amore?

Cos'è tutto ciò? Solo la paura di tornare ad essere soli?

Sono gli ultimi sussulti?

In questi giorni di singolitudine c'è stato allenamento al dolore. Fa male e ti libera, ti fortifica. Ritorni nella fornace, il fuoco della fine brucia, divora, brucia anche te, se entri. Paura del dolore della fine. Temiamo il dolore, che sarebbe meno acuto ma più profondo, sordo e cupo, almeno per me, forse anche per lei.

No messaggi a pranzo, nessuno dei due ha avuto voglia.

Sono gli ultimi sussulti?



Che casino - 4

(Che casino - 3)



Troppe cose in questo periodo, semplicemente non ce la faccio. Mi piaci... Non mi va di stressarmi per ricavarmi del tempo, il fine settimana quando ci dovremmo vedere. Anzi, vorrei stare di più con mio figlio. Mi piacciono cose semplici come fare una passeggiata con i miei tra gli ulivi. Potremmo vederci quando capita, così, quando si può.

martedì 17 marzo 2009

Che casino - 3

(Che casino - 2)



Io mi sono adattata troppo.

Che casino - 2







(Che casino - 1)



17/03 22:39

A-Woman wrote:

Non hai idea di quante cose vorrei scrivere, così dico solo che ho il cuore che batte forte x te, AMan, e che ho anche tanta paura.... Bellissimo averti tra le mie braccia....notte con tanti.....



18/03 22:39

AMan wrote:

A-Woman, anke io ho paura. Questi meccanismi non si capiscono, sfuggono il pensiero logico. La testa dice no no, qui e là non può funzionare, il cuore ti porta vicino, comanda baci e abbracci e sorrisi ke vengono su a fiume. Va dove ti porta il cuore, si dice, no!? Per me forse è + facile, non ti ho lasciato, l'orsa mi ha sempre continuato a piacere.

Che casino - 1

Siamo nel meraviglioso casino in cui eravamo prima. La testa che dice no no, il cuore dice di sì.

Un ora e mezza ieri di fomento casini; è stato sufficiente accarezzarsi e abbracciarsi, lasciare il corpo cardiaco alla sua voglia irruente di stringersi e sfiorarsi. Non è una metafora, sono parole letterali, abbracci e carezze e piccoli baci.

Abbiamo meditato, AMan ha chiesto che parlasse, in quanto lasciato, non capiva, non poteva capire, c'era il bisogno di ascoltare.

In questo periodo A-Woman indaffarata e piena di incombenze con la famiglia, ha detto che non ha tempo e voglia per  dedicare, per fare spazio nello sgabuzzino stipato per la relazione. Ha detto che si è resa conto dei limiti nella propria comunicazione, ne è conscia. AMan, lo so che sarebbe improponibile per qualsiasi storia, anche con un altro, lo so, ma ora è così.

Quindi ciò che le fa paura, la trasgressione. Ha sputato l'osso. La trasgressione le fa paura. Non vuole che AMan diventi uno sbavoso che sta in rete a tessere, rimestare. E' una paura con la sua parte di irrazionalità.

AMan le ha detto che su piccole questioni ci si può venire incontro. Sei libera, puoi prenderti tutto il tempo, per la zia e per chi vuoi, sentiti amata, lo sai che sei amata. A-Woman sorrideva, si godeva il flusso a getto di amoroni che la scaldava. Liberata la tensione, quanto sono state liberatorie le attenzioni, le coccole, ieri sera, l'orso ammette che ha paura, anch'egli, si sente impotente, questo toglie prospettiva. Lo sai, A-Woman, che io non posso decidere di smettere, andiamo bene insieme, appena torniamo a stare da dio, i miei grilli per la testa tornano a cantare fragorosamente.

Abbiamo cenato insieme, un cibo semplice, riso in bianco e poco altro. Era il cibo più buono del mondo. AMan è uscito alle nove e mezza, c'era la riunione per la lista civica. Buonanotte, anima mia.



lunedì 16 marzo 2009

Penso che andavamo

15/03 23:20

AMan wrote:

Penso a noi, alle cose ke non sono andate e alle cose belle. Essendo io il lasciato, ci sono ancora varie cose ke non capisco. Rileggo i tuoi msg di un mese fa. Stelle. Poi, i ns gg ciasc1 con la propria vita, l'incidente di tua zia. Stalle. Penso ke andavamo molto meglio di molte al3 coppie lesse decotte ke stanno insieme solo xké hanno paura di stare da soli o nulla di meglio. Quelle stanno insieme, non no. E non ci mancava neppure il cuore, almeno così è x me. Strano, no!?



15/03 23:39

A-Woman wrote:

Se vuoi passare domani sera quando esci dal lavoro, io dovrei riuscire ad essere a casa verso le 19.30, via sms non è possibile, Notte AMan.



16/03 12:39

AMan wrote:

Passerò a casa tua alle 1930, A-Woman. A stasera.



16/03 12:48

A-Woman wrote:

Ok

Tradimenti - 3

(Tradimenti - 2)


Il resto dell'articolo di Stefano Cirillo, I molteplici tradimenti nella vita di coppia porta l'attenzione alla definizione di coppia e ad altri due tipi di tradimento, quello inteso (anche scioccamente quando l'associazione diventa prevalente ed esclusiva) come tradimento con un amante e al tradimento con il lavoro.


Stefano Cirillo appartiene a ciò che chiamo psicologia e sessuologia morale, ovvero cattolica e di frequente si capiscono i limiti notevoli all'analisi e sintesi, imposti, appunto, da considerazioni morali più che scientifiche o anche semplicemente realistiche, dell'impostazione del lavoro (si parla solo di matrimonio, ricorrono avverbi come "per sempre" etc.). Per quanto riguarda la coppia ci sono due definizioni, su quando un duo non è coppia

"Possiamo definire "matrimonio inesistente" la convivenza di due persone tra le quali manca l'investimento reciproco, e in cui ciascuno resta sostanzialmente solo, perché privo di speranza che l'altro possa corrispondere alle sue attese."

e su quando un gruppo di due, è coppia.

"Coppia "vera", quella unita da un forte investimento reciproco, da uno slancio comune, dal progetto condiviso di fondare un'appartenenza e un'entità innovatrice."


L'autore non fa menzione dell'etimologia di tradire che è violazione di una consegna, violazione di un patto per arrivare ad un nuovo stato (in effetti, dal punto di vista morale di Cirillo, il problema non si pone, non esistono, per la morale, alcun'altra coppia che non sia quella sposata in matrimonio eterosessuale e con figli). Da questo punto di vista c'è un articolo di Ada Cortese, sempre segnalato da Kairosh, Amare è tradire, anch'esso interessante.


Per quanto riguarda questa storia, mah, molteplici spunti di riflessione. Siamo stati una coppia? Per quanto riguarda le considerazioni di tradimento con figlio e famiglia, essi sono solo tessere di un mosaico.



sabato 14 marzo 2009

Legame forte


13/03 18:47

AMan wrote:

Non è facile x te, non è facile x me. Il legame è stato forte, x me lo è ancora. Il tempo ci aiuta a capire.

Tiramolla... questa è una considerazione ke hai maturato in questi giorni, nel tuo sfogo di quel lunedì non c'era. Sarei anke curioso, x capire. Se un giorno ti gira e hai voglia di sfogarti ti ascolterò volentieri.


13/03 18:57

A-Woman wrote:

Va bene AMan, ci vedremo senz'altro buona serata. Bacio

venerdì 13 marzo 2009

Non credo

Buongiorno a te, AMan. Io sento che ci sono cose che mi mancano, credo sia normale, ma purtroppo rimango sui miei passi, non credo che cambierò idea sulla decisione che ho preso.

Mi dispiace veramente tanto, ma questo tira e molla deve proprio finire.

Non è facile per niente. Baci.



(scritto il 13/03 alle ore 13:05)



Come? Misto

12/03 22:59

AMan wrote:

Sono passato, c'era una luce, casa tua. Mi è venuto di mandare dei baci... Buonanotte Owsky.



12/03 23:00

A-Woman wrote:

Notte AMan, come stai?



13/03 08:41

AMan wrote:

Sensazioni miste, A-Woman. Buongiorno a te.



mercoledì 11 marzo 2009

Se fosse qui

Se fosse qui la guarderei, poi l'abbraccerei, in un abbraccio come se avessi avuto un'influenza, quelle che ti buttano giù. In silenzio.

Senzazioni contrastanti. Col passare dei giorni cambiano.

Tradimenti - 2

(Tradimenti - 1)

Il tradimento con il figlio

Quest'ultima situazione è estremamente rischiosa. Infatti nelle altre situazioni che abbiamo descritto non abbiamo un rischio di patologia per il terzo polo che si inserisce nella coppia, mentre in questo caso sì.
Certo un amante può sentirsi male se avverte di essere strumentalizzato, se si accorge che la persona amata non lo ha scelto per amore, ma soltanto per fare un torto al coniuge; però non rischia la patologia psichica.
Anche figli della coppia, se ce ne sono, possono naturalmente soffrire nei tradimenti che abbiamo esaminato. Così, ad esempio, se un genitore tradisce l'altro con un amante, il figlio può reagire un vari modi (a seconda dell'età, del sesso del genitore traditore e del proprio, del vincolo con ciascuno dei genitori, ecc.): le sue reazioni saranno in misura diversa caratterizzate dalla rabbia, dalla vergogna, dal disgusto, dall'odio. Ma in ogni caso la natura del tradimento gli risulterà chiara e questo lo faciliterà nel farci i conti.
Quando è invece lui stesso il polo del tradimento, le cose diventano estremamente confuse, e reagirvi adeguatamente può diventare quasi impossibile.


La coppia “non coppia” di cui ho parlato per prima, ha un unico figlio, quello per la gravidanza del quale si sono sposati, che adesso ha venticinque anni: questo giovanotto è tossicodipendente da molti anni, è un truffatore internazionale, ne ha fatte di tutti i colori e dorme nel letto della sua mamma! E questo è abbastanza comprensibile, perché sua madre psicologicamente non è sposata e ha un marito che non ha mai pensato di sposarla; lei sostanzialmente si è sposata questo figlio, e suo figlio si è sposato con lei. Se uno dice a questo ragazzo: «Che cosa penseranno i tuoi genitori del fatto che con la scusa di avere degli incubi notturni continui a dormire con la mamma? La loro vita sentimentale, sessuale, matrimoniale è rovinata...», lui ti guarda come se tu dicessi una bestialità e risponde: «Mia mamma preferisce dormire con me!». E probabilmente non ha torto. Tendo a pensare che il ragazzo abbia captato perfettamente come stanno le cose.

In casi estremi come questo, in cui la coppia non c’è, è possibile che il coniuge che si sente più solo si consoli apertamente con il figlio.
Però questo meccanismo può scattare anche all’interno di coppie che ci sono, che funzionano, di coppie che sotto tanti profili si vogliono anche molto bene, insomma in coppie "normali".
E vorrei che non lo considerassimo una eventualità connessa con la scelta sessuale: non sto parlando in maniera più o meno modificata del complesso di Edipo, cioè della moglie che si sceglie il figlio maschio come alternativa al legame con il marito, o dell’uomo che viceversa sceglie la figlia. Questo può succedere, ma lo stesso tradimento può aver luogo anche con il figlio dello stesso sesso.
È semplicemente il fatto che per uno dei due coniugi diventa più importante, dà più soddisfazione, è più bello passare del tempo con il figlio, pensare a lui/lei, occuparsi di lui/lei, piuttosto che di una persona nei confronti della quale i sentimenti si sono andati un po’ appannando.

[...] Quest'uomo non sa niente di quello che sua moglie pensa e sente, mentre la figlia sa tutto: si parla delle sofferenze della signora, della vita sacrificata che ha fatto e la figlia conosce a menadito, perché per diciannove anni la mamma non ha fatto che confidarsi con lei, mentre il marito la guarda come guaderebbe una marziana, in quanto non ha mai minimamente sospettato che sua moglie avesse qualcosa che la faceva soffrire.

In questo senso il rapporto tra la madre e la ragazza è un tradimento, in quanto in questa coppia manca completamente la comunicazione sugli aspetti affettivi della moglie. Questo versante di scambio intimo e personale è attribuito alla relazione con la figlia. Si può capire come ciò costituisca un legame patologico per ha ragazza: non perché la mamma non le permetta di avere un fidanzato o degli amici, è una madre è del tutto normale, né autoritaria, né permissiva, contenta che la figlia abbia dei successi, che sia una bella ragazza, che abbia delle amicizie, non la tiene incatenata a sé. Ma il peso dell’investimento emotivo che questa donna ha sulla figlia impedisce alla ragazza di pensare ad altro che non sia l’adesione a sua madre . Ci dice: «Fin da piccola, se io prendevo un bel voto era per la mia mamma». Non c‘è mai stato qualcosa che lei abbia fatto per sé: non ha sviluppato la sua identità, non si è differenziata. Senza essere in alcun modo castrata o repressa, semplicemente non ha avuto uno spazio suo, perché il fatto che non ci fosse una comunicazione affettiva tra la madre ed il padre pesava su di lei e la sovraccaricava.


Si può pensare che questo genere di meccanismo sia più frequente nelle madri, che sia un po’ il corrispettivo di quello che dicevamo prima a proposito del fatto che è statisticamente più frequente che sia il marito a tradire la moglie con il lavoro.
Probabilmente in effetti c’è un numero maggiore di coppie genitoriali in cui è la moglie che, realizzandosi esclusivamente attraverso i figli, tende a tradire il marito con loro: però non è sempre così. E’ possibile che anche un padre possa sentire più affine la figlia (o il figlio), avvertendola propria alleata in una certa area di scontento coniugale.
Può avvenire per esempio che un uomo sospiri o inarchi le sopracciglia sistematicamente di fronte a un certo modo di comportarsi della moglie e in qualche maniera inviti implicitamente la ragazza a pensare come lui: «Poveri noi, ma guarda che la mamma ha ricominciato a fare..., a dire...,».

Questo tipo di seduzione può anche consistere in pochissime parole, perché ci possono essere dei padri che non fanno niente di quello che farebbe la mamma con la figlia, che non la portano per esempio a fare lunghe passeggiate o compere nei negozi, approfittando per parlarci fittamente, ma che con poche semplici espressioni lentamente tessono un rapporto privilegiato con la figlia da cui la madre si sente confusamente estromessa, e che non è solo pregiudizievole per l’equilibrio della coppia, ma anche per la vita della figlia (o del figlio).

Infatti se il marito tradisse, poniamo, la moglie con la segretaria, la moglie, se lo scoprisse, potrebbe andarle a "cavare gli occhi", mentre non può fare la stessa cosa con la figlia: se il marito, in maniera sottile e allusiva, manifesta una preferenza, una predilezione, un privilegio per la figlia, si appoggia più a lei che alla moglie, la ragazza resta ciononostante figlia anche della madre, e questa la ama ancora, è sempre sua figlia. Per questa ragione il miscuglio di sentimenti che questa madre ha nei confronti della figlia è estremamente difficile da districare, tanto che a volte la gelosia che nutre verso di lei non viene neanche "pensata".
È difficile per questa donna riconoscere di provare una certa ostilità per la figlia a causa del privilegio che il papà le riserva, le è difficile ammettere che il marito gliela sta istigando contro.
Sente sì che si sta creando un muro tra loro due, una distanza, percepisce che la figlia non è complice con lei, che non le sta vicina, così come avverte che il marito in certe cose la critica e che la ragazza è solidale con lui, ma le è difficile capire che quello che si sta verificando è un tradimento e decodificarlo come tale.
Ed è altrettanto difficile per la figlia rendersi conto che si è creata una sorta di comunicazione privilegiata fra lei e il papà ai danni della madre: se per di più parliamo di persone di sesso opposto come un padre e una figlia, questa ammissione è ancora più difficile da raggiungere perché c’è il tabù dell’illecito, dell’incesto.
La figlia è sì consapevole dei suoi sentimenti ostili, di non sopportare la mamma, e magari anche del fatto che questi suoi sentimenti si rispecchiano in quelli del padre, ma non coglie che essi sono un'eco, una risposta alla seduzione di lui.
Quindi questo di legame è estremamente patologico proprio per la confusione che genera.

Quest’ultimo tradimento che ho descritto mi sembra particolarmente interessante, in quanto ci permette di ritornare al primo in ordine di tempo, quello della coppia che inizia il suo rapporto coniugale con l'ingombro di un rapporto irrisolto con la famiglia d’origine: adesso abbiamo visto come questo tradimento si prepari attraverso il legame privilegiato nato all'interno della generazione precedente. È come se al "triangolo perverso" (Haley, J., 1971) costituito - poniamo - da madre e figlio contro il padre corrispondesse un nuovo triangolo nella famiglia che il figlio costruisce, formato da lui e la madre contro la moglie.

C’è un libro di due colleghi (Berrini e Cambiaso, 1995) che si chiama appunto Figli per sempre, che descrive come giovani trentenni, magari anche sposati, sono rimasti figli e rischiano di rimanerlo per sempre non riuscendo a diventare adulti e autonomi proprio per questa seduzione che hanno ricevuto nella famiglia d’origine.

Questo genere di rapporto in cui il figlio da una parte riceve troppo, ma dall'altra troppo poco, perché non ottiene mai il diritto ad individuarsi, diventando lui il consolatore del genitore, senza poter riempire le sue valigie e andare via, ovviamente peserà come un’ipoteca enorme sulla coppia che questi eterni figli andranno a cercare di costituire. Molto spesso cercano addirittura di farlo prematuramente, sbattendo la porta e strappando un cordone ombelicale, proprio perché sentono troppo vincolante il carico della relazione con i genitori e quindi si proiettano in maniera precipitosa e avventata in una relazione di coppia che non ha le basi per poter funzionare, perché è carica di attese assolutamente irrealistiche.


martedì 10 marzo 2009

Tradimenti - 1

Kairosh, tempo addietro, segnalò un paio di articoli sul tradimento. Ho recuperato il primo, di Stefano Cirillo, perché mi colpirono in esso la classificazione in quattro categorie e in particolare, due di queste.


Il tradimento con la famiglia d'origine
Ma tutte queste attese che nutriamo nei confronti del partner, attese che possono rischiare di rimanere deluse, tutte queste aspettative anche irrealistiche, il progetto che ognuno di noi fa sull'altro, la speranza di essere "riparato" nelle proprie ferite, tutto il mondo emotivo che si condensa nella relazione di coppia, da dove vengono? Come mai ciascuno di noi ha una serie di aspettative nei confronti dell’altro, che sono uguali per tutti? Certo, i bisogni che ognuno di noi va cercando di colmare grazie al suo compagno sono gli stessi, però non sono sempre declinati allo stesso modo.
Da dove viene la peculiarità delle attese di ciascuno?
Viene dalla storia che ognuno ha avuto nella propria famiglia d’origine.
In pratica possiamo dire che la relazione di coppia rappresenta per tutti la speranza - e l'occasione - vuoi di ricalcare vuoi di modificare la relazione che abbiamo avuto con i nostri genitori.
Ma proprio qui può situarsi il secondo tipo di tradimento che voglio descrivere.

È interessante rileggere il versetto della Genesi (2, 24) tante volte citato: "Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla donna e i due saranno una carne sola", perché alla lettera questo versetto dice che il motivo per cui l’uomo lascerà suo padre e sua madre è per unirsi alla donna. La Bibbia cioè non dice che quando uno ad un certo punto diventa adulto si stacca dai suoi genitori, che poi tra l'altro dovrà continuare ad onorare per tutta la vita, ma dice che se vuole diventare una coppia, ovvero diventare "uno" con la moglie, bisogna che lasci il padre e la madre.

Questa secondo me è una sottolineatura molto interessante da un punto di vista psicologico, perché mostra che il requisito per poter costituire una coppia è che uno possa lasciare suo padre e sua madre. E questa non è una cosa automatica, non è che uno lasci i genitori semplicemente cambiando appartamento,anzi è molto complesso, tanto è vero che la Sacra Scrittura lo raccomanda altre tre volte (Mt 19, 5; Ef 5, 31; 1 Cor 6, 16).
Come ci sono delle coppie che non sono tali (come ho accennato sopra), così ci sono dei distacchi apparenti che in realtà non lo sono: ci sono persone che si sono allontanate fisicamente dai genitori magari mettendo una grande distanza, ma che non riescono a considerare quella con il partner la relazione privilegiata, su cui investire di più, perché restano profondamente vincolati alla propria famiglia d’origine e in particolare all'uno o all'altro dei propri genitori.
Questo tipo di difficoltà è soprattutto vistosa nelle coppie che vanno in crisi nei primi anni della loro fondazione, anni in cui la coppia si sta costituendo.
Una delle ragioni più frequenti di litigio in quegli anni sono “I miei e i tuoi”, cioè la lealtà ancora prevalente che ciascuno dei due manifesta nei confronti dei suoi legami precedenti e che fa sentire il partner messo in secondo piano.
Questo genere di configurazione, che è così frequente, può avvenire per due ragioni opposte.

La ragione più vistosa e anche più superficiale, tanto che occupa tutte le barzellette sulla mamma italiana, è la dipendenza di uno dei due coniugi, nelle nostre caricature solitamente il maschio, da una relazione particolarmente gratificante con uno dei genitori.
Si dice che i maschi italiani siano particolarmente “mammoni”, stereotipo che contiene un elemento di verità: e così un rapporto particolarmente gratificante può essere duro da interrompere per investire su un altro ancora tutto da costruire, quello coniugale, che è una relazione paritaria dove la bilancia, l’equità del dare e dell’avere, prevede un rapporto simmetrico, mentre il rapporto con la madre è asimmetrico in quanto in esso il figlio, per ragioni naturali, è maggiormente in posizione di ricevere che di dare.

Ho conosciuto una coppia in cui la signora era alcolizzata. Si trattava di una donna intelligente, colta, che aveva fatto molte terapie per cercare di uscire da questa sua condizione di alcolismo. Le sedute di coppia davano questo triste effetto, non infrequente, che più lei raccontava cosa la faceva soffrire nel matrimonio e più si sentiva giustificata nella sua depressione, a causa dei torti che il marito le faceva, e per questo motivo beveva sempre più.
Questa signora aveva cinquantaquattro anni e suo marito più di sessanta: l'interessante - che da un certo punto di vista faceva anche un po’ ridere - è che l’addebito principale che la signora faceva al marito era di essere "un mammone”. Lui aveva una madre molto anziana allettata, che la nuora stimava e a cui voleva bene, però non poteva sopportare la dipendenza da lei di suo marito, il quale andava dalla madre a fare la prima colazione ogni mattina, mentre lei dopo venticinque anni di matrimonio non aveva avuto ancora il piacere di preparargli un caffelatte!

Se vogliamo era una caricatura, però lui non era pazzo. Aveva anche lui (come sempre) le sue buone ragioni: era figlio unico di una madre due volte vedova, il padre era morto (di cirrosi conseguente all'alcolismo!) quando lui aveva quattro anni, la madre si era risposata con il fratello del marito che era morto anche lui quando il ragazzo aveva dieci anni e la madre non solo aveva coraggiosamente allevato il figlio molto bene, ma era riuscita anche a mandare avanti l’azienda di famiglia. Quindi quest’uomo era pieno di gratitudine verso la madre, con la quale aveva lavorato tutta la vita, e aveva un'enorme dedizione verso di lei, incurante di provocare questa gravissima sofferenza alla moglie, la quale si sentiva sempre messa in secondo piano.


Questo è un tradimento, dunque, molto appariscente, in cui la ragione per la quale uno dei due resta più legato alla famiglia d’origine che al coniuge è la dipendenza da un rapporto gratificante: quest'uomo era stato molto accudito e amato dalla madre e faceva fatica ad abbandonare questo legame.
Però io voglio proporre anche l’evenienza opposta, più sottile e meno evidente, cioè che uno faccia fatica a lasciare il genitore quando non ha ricevuto abbastanza da parte sua. Infatti una delle ragioni più insidiose della scarsa capacità di emancipazione dalla famiglia d’origine è che è difficile svincolarsi se non ci si è sentiti sufficientemente amati.

Tipicamente nelle coppie che presentano questa difficoltà, il marito può dire: «Mia moglie sta sempre al telefono con sua madre» e la moglie chiarisce: «Mia madre non mi ha mai voluto bene, aveva in mente solo il suo negozio, io sono stata molto gelosa dei negozio di mia madre». Oppure: «mia madre pensava unicamente mio fratello». O: «aveva solo in testa che mio padre stesse sempre al bar e la sera mandava me a prenderlo quando era ubriaco». In sintesi: «la mia mamma aveva sempre in mente un’altra cosa e non me».
Questo tipo legame insoddisfacente può risultare più vincolante, in maniera sotterranea ma tenace, di un legame eccessivamente gratificante.

C’è un grande terapeuta di coppia, Alfredo Canevaro (1999), che usa una bella metafora. Sostiene che un dissidio di coppia (coppie che litigano, che si separano, che si tradiscono, ecc.) ha sempre a che fare con un incompleto svincolo dalla famiglia d’origine: molto spesso ciò accade perché la persona è partita verso il legame coniugale con delle "valige troppo vuote", cioè con poche provviste affettive, e perciò continua a ritornare alla fonte per cercare di riempire le sue valigie. Se potesse riempirle una volta per tutte, se riuscisse effettivamente a rinegoziare la relazione con i genitori, potrebbe smettere di inseguire i genitori facendo sentire il partner in secondo piano, tradito.
Questa realtà mi è regolarmente presente nella pratica che ho con le famiglie che maltrattano i loro bambini, specie con le madri che trascurano gravemente i loro figli (Cirillo, 2005).


Una giovane donna, ad esempio, mi dice: «Mia madre purtroppo è subnormale, un’insufficiente mentale, e per più una donna anaffettiva. Pensi che quando ho avuto la tubercolosi a dieci anni mi ha messa in un sanatorio e non è mai venuta a trovarmi per tre anni». Allora le chiedo: «Ma allora signora se la sua mamma è così, come mai quando lei ha avuto una bambina, che ha trascurato in tutti modi, uno dei modi in cui l’ha trascurata è stato proprio affidarla a sua madre?». E lei risponde con le lacrime agli occhi : «Perché volevo darle un’ultima possibilità!» E intende: "di volermi bene occupandosi della mia bambina".
Ma è un tipo di comportamento che il partner non capisce e vive come un affronto. Ad esempio il marito di questa signora si sente veramente tradito da lei. Perché una delle cose che un coniuge può proporsi nel momento in cui trova una persona che ha una storia difficile con la sua famiglia d’origine è farle arrivare questo messaggio: «Io ti compenserò. Dimentica il tuo triste passato, mettici una pietra sopra: non sei stata contenta con la tua mamma? Ci sono qui io, io ti salverò». E si aspetta che la moglie sia appagata. Per cui se questa si mostra invece sempre all'inseguimento (inutile) della madre, si sente offeso e ingannato.
Io penso che il marito di questa signora, così come molti altri (uomini o donne), si immaginasse di essere come San Giorgio sul cavallo bianco, che arriva e salva dal drago questa ragazza, che è sempre stata trascurata, abbandonata e così via. Lui la salva, la porta via al castello sul suo cavallo bianco e poi si accorge che lei rimpiange il drago!

Ma la ferita dei bisogni infantili di accudimento e di amore è profondissima e rischia di non rimarginarsi mai, per cui si fa fatica a staccarsi da qualcuno che non ci ha dato tutto quello che ci spettava di diritto.

Questo è dunque il secondo tipo di tradimento: la permanenza irrisolta di un legame con la famiglia d’origine che fa sì che il partner, il coniuge, non venga messo al primo posto, ma rappresenti sempre una sorta di surrogato, mai del tutto soddisfacente, di una relazione con la famiglia d’origine che ha dato troppo, o più spesso, che ha dato troppo poco.


domenica 8 marzo 2009

07/03

07/03 18:55

AMan wrote:

Brutta bestia, sxo ke tu stia bene e sia riuscita a fare ciò ke desideravi oggi, x tua zia e altro. Mi manchi e sento un po' di vuoto e male ma 6 sempre nel mio cuore. Passa un buon resto del fs. Baci poki, cicciOwsky


07/03 19:21

A-Woman wrote:

Tutto a posto, AMan, grazie x il pensiero mi dispiace farti star male ma io ho proprio bisogno di stare da sola, baci anche a te....



(andrewwyeth)

sabato 7 marzo 2009

Ieri ho contato i giorni

Ieri ho contato i giorni. Oggi sento il vuoto. Il vuoto.

Il vuoto.



E un po' di male.

venerdì 6 marzo 2009

Zootecnia religiosa - 3



(Zootecnia relligiosa - 2)

  • Brasile, la Chiesa contro i sanitari che hanno interrotto la gravidanza della piccola incinta di due gemelli dopo le violenze del patrigno. I dottori "Rischiava la vita"
    Bimba di 9 anni stuprata abortisce
    l'arcivescovo scomunica i medici
    Il prelato: "Se la legge umana è contraria a quella di Dio, la legge umana non ha valore"
    Il ministro della Salute: "Sono scioccato. E' una posizione estremista e inopportuna"
    (Repubblica.it)

Il fattore, raffigurato in figura, ritiene che la produzione di lattonzoli venga prima di ogni altra cosa. La femmina non è importante che sopravviva, prima di tutto la produzione. Il manuale teologico della zootecnia cattolica,da sempre prevede che la fatttrice soccomba a fronte della cucciolata. Nulla di nuovo quindi. La reficazione zootecnica della Donna (qui patrignale più che altrove) continua cattolicamente.

C'è vento e silenzio

Dovrei scrivere molte cose, come alcune note di scienza e conoscenza sulla libido femminile e meccanismi neurologici relativi secondo risultati di una ricerca recente, alcune osservazioni concernenti UnaCoppia, alle quali presto attenzione, di un paio di coppie "trasgressive" di LCP sulle relazioni tra rapporto, sua robustezza e solidità e apertura della coppia verso l'esterno.

Ma, in questi giorni, di silenzio, nei quali per un'altra volta UnaStoria parrebbe finita, sono un po' distaccato. Cazzo scrivi a fare in un diario dell'eros di coppia, se la coppia non c'è più?

Ti metti alla finestra, guardi fuori, c'è vento e silenzio.



mercoledì 4 marzo 2009

Senza pare





Anahata, il nome del quarto chakra, quello del cuore, in sanscrito significa non-colpito.

In queste ore post patatrac, ma anche prima, sento che il cuore, quando grande e aperto, è veramente inattaccabile, non colpibile  Quando ami, quando ami col cuore, non te ne fotte una  cippa del resto (mi rendo conto che il livello energetico di questa espressione non è quello di Anahata ma del Manipura, ma uso questa licenza per la sua efficacia).

Se è ricambiato o non è ricambiato

Se l'amat* è con te o non con te

Se viene apprezzato o no.

E' l'amore del cuore, quello del sacro cuore di Gesù dei cristiani

Lo zio Osho utilizzava, oltre all'espressione dell'amore dono, citava un'immagine. Un fiore la cui corolla fresca e bianca si distingue nel verde chiaro delle felci o scuro delle foglie non è che si fa delle pare se il suo profumo è annusato da un naso o meno. Quel mughetto, semplicemente, è, profuma.

E' un senso bellissimo, quello dell'amore non condizionato ad alcunché.

Da senso di leggerezza e felicità.

Quando il cuore funziona bene, è aperto, ama e pompa, allora puoi com-prendere. Puoi comprendere l'amore non colpito. Anche cose che paiono lontane, lontane...




  • Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato.

    (Luca 15,31-32)

lunedì 2 marzo 2009

tont(olon)a

02/03 21:20

AMan wrote:

A-Woman, non bisognerebbe blablabla... Ti mando un po' di baci anke xké 6 così tont(olon)a ke te li meriti anke solo x quello :) Sono  baci del cuore del tutto gratuiti. Anahata


02/03 21:24

A-Woman wrote:

Grazie AMan, baci anche a te


Va' dove ti porta il cuore


(mariannacarolinasale)

Non so

Dunque, questa volta in serenità e pure a memoria fresca. Un'ora circa di conversazione, a tratti perfino allegra. Più o  meno in ordine di discussione.


In questo periodo voglio stare vicino alla zia e ad AWKid. Dovrei andare da lei sabato, AWKid ha la partita domenica, lo so che ti aspetti che passiamo del tempo assieme.

Anche domenica sera avrei voluto tornare da AWKid.



Mi danno fastidio piccole cose. Anche quando vengo a casa tua, voglio stare al caldo, non 14 o 16 o 18 gradi. Ti immagini se vivessimo insieme? Voglio stare comoda, in casa.


Poi ti dimentichi ciò che ti dico. Come giovedì... Vedi, giovedì lo sapevi che sarei stata senza AWKid. Mi irrita questo, è come se non fossi importante, come se non ti interessassi. E anche giovedì l'altro... (qui AMan le fa presente che si sbaglia, rifanno i conti delle frequentazioni, A-Woman si rende conto di essersi dimenticata, di aver fatto un errore, incespica, si ferma per un attimo).

A-Woman, sono delle cazzate ma tu le vivi come cose importanti. Io sorrido. Sei suscettibile, ti sei arrabbiata, io non ho la tua agenda degli impegni, può succedere. E' appena successo a te, sono sereno, tu te la sei presa.


Poi vuoi fare come vuoi tu.

Ti ho mai detto di no ad una proposta?

Anche domenica sera per la pizza, l'avevo butta lì , abbiamo mangiato a casa.

Mi hai chiesto qualcosa? hai sostenuto la tua idea?

Io sono consapevole delle differenze tra pensiero maschile e femminile. Cerco di intuire. Tu ti sei de-responsabilizzata. Sai come ragioniamo noi uomini, più direttamente? Hai usato ciò per comunicare? Tu non sei stata respons-abile.

Questo è il maschile ed il femminile, pensi che sia un nostro problema?

Anche la torta al cioccolato e quella con la farcia di arancia.. lo sai che non mi piacciono le torte.

Cosa c'è che non va con la torta al cioccolato e pere? la prima ed unica volta che l'ho fatta. So che ti piacciono i dolci al cucchiaio. Non avevamo gli ingredienti. Fai... li facciamo insieme

Ma però le pere le abbiamo comprate


A-Woman, mi pare che tu non abbia chiaro cosa significa essere in coppia. Pro e contro. Li consideri e scegli. Pensi di trovare un A-Womano che sia tuo sosia? no difetti, no scocciature?

AMan, ora non voglio stare con nessuno, non mi interessa stare con un uomo. Voglio andare alla partita di AWKid, è importante, gli ha fatto piacere da matti che l'altro giorno fossimo lì _bwk ed io.

Mi da pensieri, dover conciliare la vita della famiglia con te. Ti capisco, stai con una donna, vuoi anche tu qualche tempo insieme, ma ora non va, voglio una vita più semplice.

Ci creiamo un sacco di casini in testa per risolverli, A-Woman. Non sarebbe nulla di male se tu prendessi quache fine settimana, ad esempio marzo e aprile per tua zia e AWKid. Da persona matura poi ti rendi conto che, a quel punto, chiederai a _bwk di lasciaci una sera o un giorno in più per il 25 aprile ad esempio.

Non lo voglio fare.

Questo non ti aiuta nella vita. Dare e avere.

Ma tu, A-Woman, cos'è che vuoi? Sai cosa vuoi?

No, non lo so proprio.

Ora così non mi va. Quando siamo insieme mI sento innamorata, ed amata, c'è passione, mi piaci come uomo ma quando non ci sei non va. Non mi sei mancato in questi giorni. Voglio una vita semplice.


Mah, Osho ha ragione, dice che le persone molto spesso stanno male perfino da sole. Hanno limiti, tensioni e problemi personali irrisolti, mi pare che ci siamo. Io non ci sono, e tu non stai bene. Sono molto discreto nella tua vitam rispetto il tuo spazio. Io penso che tu non ti ami. Non ci sono e tu ti incupisci. Tu ti ami? Pensi di dedicarti ad una missione completa come madre? Sai cosa succede quando i figli se ne vanno? Le madri che hanno dedicato tutte loro stesse ai figli, per 22 o 25 anni hanno un buco, un vuoto esistenziale, il tempo libero che diventa il loro nemico. La letteratura è chiara, molte vanno in depressione.

Se stiamo bene insieme, anche AWKid sarà felice di una madre felice...


Poi con lo scambismo ci ho messo una pietra sopra.

Quel silenzio mi ha creato tensione chiaramente.

Ma di cosa volevi che parlassimo?

Ma l'ho preso positivamente. Significa che in questa fase della mia vita devo lavorare su questo , il tuo ostracismo ha un senso, mi misura. Tutte le cose che hanno lati negativi hanno lati positivi.

Non mi piace.

Tu non mi hai risposto.

Ti avevo risposto, vedi che tu non ti ricordi quel che ti dico?

Ti inalberi. La domanda è neutra, può essere che mi sia dimenticato. Rispondi ora se vuoi.

Qual' era la domanda?

Ti eri eccitata con _lu?



Non sai. Non sai cosa vuoi...

Non voglio stare con uomini

Non devi raccontarlo a me, devi meditare, usa le emozioni, la loro energia introspettivamente.

Non vuoi stare con uomini? Seeee, tu rimani mesi senza una carezza e senza un uomo che ti faccia stare bene? Seee. Lo sai che sei libera. Lo sai. Puoi uscire ogni sera con un uomo, lo sai.


Vorrei tornare a [città natale], anche. Forse un anno o due. Ho chiesto a _bwk di darmi una mano con AWKid.

Per fare cosa?

A convincerlo, non ne vuole sapere.  Starei qui per un lavoro ben retribuito, ma così... Mia sorella mi ha fatto delle proposte. Anche lei e [...] stanno insieme ma per modo di dire, non va bene un cazzo.


Sei una persona matura. Prendi pro e contro, i due piatti della bilancia. Fai le tue scelte.


A-Woman sorrideva.



Vedi, ti sei già rasserenata, stando con me

Non è vero.

Tu dici che non è vero, i tuoi sorrisi dicono altro.

Sei libera. Stai da sola o con uomini, vivi. Poi avrai il tuo metro di misura. Come è stato per me. Sono uscito con _tta e ho capito che tu sei meglio, mi piaci. Fallo, Esci o stai da sola. I bilanci si tirano a medio e lungo termine. Guarda, sorridi di nuovo...


Paradossale la vita. Io che apologizzo di uscire dalla monogamia... una lettrice del diario mi ha invitato ad uscire con lei. Vive un po' a Berlino un po' a Roma.

Saresti dovuto uscire, AMan, Guarda che tipe queste, leggono di noi sul diario e ti invitano? Che zoccole... Ma che fa la gente, oggi?

Io che sono anti monogamo... sarei potuto uscire, con lei, ieri sera. Non è successo, A-Woman. Vorrà dire che ho sbagliato di una settimana.


Eravamo sul punto di arrivare a casa.


Vai pure, A-Woman, sei libera. Forse tra tre mesi saremo di nuovo qui a cercarci, chissà. Vedi ora come stai sorridendo, stai bene?

Lo dici tu...


Impara da queste cose per il bene della tua vita. Usa questi stimoli. Hai un problema? Raccogli i dati e cerca di risolverlo. Sono tornato a studiare in questi giorni. La mia mentalità scientifica dice che devi trovare delle soluzioni, ad un problema. Vedi, io sono fiero, so che ti ho dato questa eccellenza.

E' vero AMan.

Cose che valgono, nella vita, per evolvere, passare di ciclo in ciclo e imparare un po', per stare meglio, per stare bene. Questa è eccellenza, A-Woman. So che tu mi dai molte cose, sei il mio completamento, Ma so che io ti do cose eccellenti. Forse un giorno... Cerca di capire cosa vuoi, se vuoi vivere bene.

Non lo so, non lo so, AMan.



L'atmosfera era serena. A-Woman aveva il volto più disteso e sorrideva.


Si era fermata nei pressi di casa.

Guarda, capita a fagiolo, stasera  avevo detto di no ad una riunione per la lista civica. Capita a fagiolo.

Ciao AWomanoski.

AMan è sceso dall'auto e si è avviato a piedi verso casa.


P.S.

Mi rendo conto di aver omesso delle cose. Verrannmo su.

Ad esempio una battura sui nostri cicli. L'ultimo ridotto. Questo AMan è un segno che non sto bene con te. etc etc. Prossimamente aggiungerò ciò che  verrà su.

Una vista parziale

Il diario non è certo oggettivo. Anche supponendo fedeltà e rigore oggettivo, il più oggettivo possibile, la scelta di cosa trascrivere e di cosa non trascrivere, dato i limitati in tempo, è opinabile, soggettiva.

Martedì sera A-Woman lesse un programma per una lista civica con osservazioni argute e pure impertinenti, alquanto dissacratorie, antiideologiche. AMan gongolava, la stima nei confronti di UnaSquaw in ascesa verticale. Eppure il segretario di coppia non lo riportò, limitandosi all'uso soporifero del sesso. L'eros del Manipura e di Ajna non è importante?

4occhi

A quattr'occhi



Stasera ci vedremo. Poco prima delle diciotto. A-Woman gli ha scritto, più volte, che deve parlargli.



01/03 18:19

A-Woman wrote:

Scusami AMan, ma oggi è stata una giornatina un po' movimentata con i miei cmq. Mi rendo conto che 6 così caro e dolce, io invece, mi sento lontana lo so che non è x niente bello. Domani ho bisogno di parlarti, mi dispiace veramente tanto x il mio carattere del cavolo......



02/03 07:42

AMan wrote:

Buongiorno Owsky. Sento di amarti molto, ma sono consapevole ke ciò è solo metà. Ti sbaciuckierei ben benino ora :)



02/03 07:57

A-Woman wrote:

Lo so che mi ami molto, AMan, direi meglio vedersi a 4occhi, ti vengo a prendere alla stazione  stasera...



02/03 08:04

AMan wrote:

Mi viene un "non vedo l'ora" ma mi rendo conto ke probabilmente non c'azzecca molto



(immagine: robertorizzo)

domenica 1 marzo 2009

Verso le nove e un quarto

AMan è passato verso le nove (ventuno) e un quarto. Un contenitore ermetico per cibo da restituire. Aveva  cercato prima nel prato lungo il ruscello qualche fiore, nulla.

Chi  è?

Il mostro.

Lo sferragliare dell'aprire la porta, qualche istante prima di sorriso e poi altri che saltavano fuori da sotto. Anche UnaDonna ha sorriso. AMan le ha accarezzato il volto, la desiderava, c'era le mani di uomin e angeli e satiri e amanti, in quella carezza. Ha tentato anche un abbraccio, ma A-Woman è rimasta tutta storta. Temeva che AWKid aprisse la porta.


Lapsana apogonoides


(jam343)

Non mi intorti


01/03 10:30

AMan wrote:

Buongiorno, Owsky. Se facessi una bella torta di mele me la cuoceresti nel tuo forno?


01/03 10:32

A-Woman wrote:

Oggi, A-Man, vengono i miei e sono un po' incasinata, se la vuoi cuocere stasera... [...]


01/03 10:37

AMan wrote:

Stasera? Verso  ke ora pensi, Owsky? Al limite me la faccio cuocere da [...] Buongiorno Ciccia.


01/03 10:44

A-Woman wrote:

Non so darti un orario, AMan. Se [...] può e tu hai fretta... Non so che dire...

Ti ami?

28/02 23:09

A-Woman wrote:

[...] ma in effetti ho talmente tanti pensieri, e in questi anche noi 2. POi ne parliamo. Notte orsone.


28/02 23:29

AMan wrote:

Sono discreto quando c'è da sre discreti, nella tua vita, A-Woman. Ho l'impressione, a volte, ke io non c'entri nulla o poco con codesti malesseri.

Ma tu ti ami, A-Woman?

6 amata dai tuoi, 1 figli in gamba,  stimata sul lavoro, amata dal tuo uomo, 1 casa bella in un posto ancora bello, opportunità di vivere e conoscere conse interessanti, desiderata da altri uomini, hai la libertà, hai la passione e le cure di tutta la mia anima quando siamo insieme, 1 fs ogni 2 ke molte coppie pagherebbero un tot x avere 1 fs da fidanzatini ogni tanto, non hai problemi finanziari, 6 in salute. Eppure qualcosa ti rode e ti incupisce.

Quando vorrai parlarmi, sfogarti, ti ascolterò, A-Woman.


28/02 23:35

A-Woman wrote:

Ne parliamo, AMan, in effetti forse tante cose messe insieme, non è facile per me gestirle. Notte orsone.


Love yoursef



(sbrimbillina)