giovedì 4 settembre 2008

Risposta gentile

03/09 20:18

A-Woman wrote:

Ciao amanoski, tornata adesso [...] venerdì, invece, AWKid va a dormire a casa di un suo amico, se ti va facciamo qualcosa insieme... Buona politica con...



03/09 23:50

AMan wrote:

Ok per venerdì sera, allora.

17 commenti:

ZuZuli ha detto...

Inutile...VUOLE te, ma alla sue condizioni e speranze. Tocca a te , adesso...riflettici.

AWomanAMan ha detto...

Zuzzola, non penso che sia che lei mi vuole alle sue condizioni.

C'è una finestra temporale in cui AWKId sta col babbo, una vera rarità negli ultimi tre mesi e A-Woman mi ha detto che è libera. Condizioni sue? Mi pare che abbia avuto poca libertà A-Woman, solo quella di essere libera e di offrirmi l'opportunità di stare con lei.

Forse non ho capito le tue osservazioni.

anonimo ha detto...

Continui a barcamenarti a man...vuoi certezze ma in cambio offri ciò che una donna considera pari a NIENTE..

Rsposte gentili? per non andare incontro al vuoto, al malessere e a tutto il resto...

Non sei ancora abbastanza UOMO..

Questa è la verità...c'è ancora in te il desiderio di gioco...utilizzi la tua filosofia al fine di giustificare le tue stranezze al fine d'aprire un varco, uno spiraglio alle tue debolezze..

Ma, ai sentimenti altrui..alle gelosie altrui..ai desideri altrui..alle necessità altrui..alle debolezze altrui..ci pensi di tanto in tanto oppure sei troppo assorbito da come garantire le tue certezze e ritrovarti sempre con il SEDERINO caldo, asciutto, pulito e coperto..

Insomma a man, cosa e quanto sei disposto a dare? prima di chiedere...

valuta bene, perchè hai sempre deciso tu, lasciando gli altri con il culo per terra..adesso, deciderai sempre tu, ma poi, non lamentarti se gli altri non saranno così STUPIDI da rimanere col culo per terra...

Serena giornata e buona RIFLESSIONE

max ha detto...

mah...linkare l'essere poco uomini all'avere ancora desiderio di gioco mi sembra una prospettiva sulla vita piuttosto povera.

che fai colla tua compagna, vai al centro anziani nel tempo libero? fate i pr delle disperate feste del centro sirenella?

echecazzo, dai.

AWomanAMan ha detto...

max, io non ho capito bene.

Ma non è che hai sbagliato pagina in cui scrivere 'sto commento? E' riferito a hadadream o a clic, intuisco...

max ha detto...

"non sei ancora abbastanza uomo[...]c'e' ancora in te il desiderio di gioco"

era questa la frase, che, anche non decontestualizzata, descrive un modo di pensare che mi pare retrivo. e ironizzavo, appunto, rispetto alla t.: ma te che fai, vai alla casa di riposo? ma chi diavolo ci ha insegnato che fa male la voglia di giocare e sperimentarsi?

ecco, tutto qua.

vabe', ciao

anonimo ha detto...

max..è più che evidente che a man ha inteso quel che volevo dire..

La tua affermazione è fuoriluogo...

AWomanAMan ha detto...

max



Il desiderio di gioco (quel gioco, che è esplorare nuove terre avventurose insieme, trepidare insieme) richiede benessere e unione di coppia. Così vale per me. E ora è lontano milioni di chilometri, emotivamente.

Quella è anche una delle cause, oggettivamente.

Ma è un dispositivo, è una sorta di catalizzatore. Misura e favorisce l'unione intima, se c'è, misura e favorisce la separatezza, la frattura, se la coppia non sta bene.

Ora ho voglia zero di sesso di gruppo. Quello c'è se desidero la mia donna amata, non se sono in un discreto merdone emotivo ed esistenziale come ora.

Mi rendo conto (sarà emotivo? troppo nel problema) che questo amore sta affondando.

max ha detto...

mah, te sta cosa finalmente la hai capita, e buon per te.

io te lo avevo chiesto in tempi non sospetti il perche' di tutta sto impegno sul sesso di gruppo come se fosse un graal.

ti avevo anche portato il mio esempio, oltretutto.

ora, quello che mi pare assurdo e', lo ripeto, la parte del discorso che linka l'essere uomo all'avere voglie e fantasie, come ho gia' citato.

questo e' tutto.

se poi te ora da un momento all'altro hai paura che sto amore muoia, mi sa che soffri di sensi di colpa, e ci hai bisogno di una buona revisione pratica e psicologica, no?

poi vabe', lo sai te meglio di me e me sto anche zitto a riguardo, che e' meglio.

UnUomoInCammino ha detto...

max, il sesso oltre tornerebbe a galla due secondi dopo la prima ora buona, soddisfacente, passata insieme. Non è una cosa che governi a livello oggettivo. No.

Non capisco neppure perché dovrei negarla. Negarla e non attuarla è ciò che l'ha ingigantita oltre alla sua importanza.

Sesso oltre è anche il sesso di gruppo e mille altre cose.

Vogliamo parlare di alpinismo? o di politica attiva? di resistenza ambientale? o di qualcosa che emozioni e sia utile? Ecco, se preferisci, metti una di quelle cose.

Sensi di colpa? no, non li ho.

Sempre detto che preferisco rimorsi a rimpianti. Alla fine, max, fa male perché ti accorgi dei tuoi limiti, del tuo bambino ferito. Quello fa male.

max ha detto...

ok, piu' chiaro ora. (l'avevo letto appena dopo aver scritto nel commento al post "clic")

chettedevo di', fijo mio, te bbacio.

anonimo ha detto...

voglie e fantasie...già...

Peccato che la vita, per essere felice e dunque pienamente appagata, sia composta da doveri e piaceri...E' chiaro che, lo stato ideale sarebbe quello di riuscire a convogliare voglie e fantasie all'interno della coppia..

Ecco perchè, in genere oltre che per amore, sposiamo ciò di cui siamo fortemente attratte..

Perchè alla fine, se impazzisco per le lasagne..un semplice piatto di penne all'arrabiata non saranno di certo una tentazione così destabilizzante per il rapporto..

Già, credo che faresti meglio a stare zitto..onde evitare di tirare in ballo discorsi che, rischierebbero di ferire la sensibilità di qualcuno...

Ciao...

Alahambra ha detto...

Stare zitti e covare nervosismo o peggio rancore? Per cosa? Turbare la sensibilità?

Non mi sembra la scelta migliore. Perchè se è vero che così facendo si eviterebbe il turbamento altrui, è altrettanto vero che glilo si procurebbe in modo più crudamente sottile, senza nemmelo la chiarezza del motivo che ha creato quel medesimo mal stare.

Parlare, nei toni e nei modi più opportuni alla singola circostanza continua ad essere, secondo me, la scelta migliore.

AWomanAMan ha detto...

x max:

Non c'è altro da dire. E' il caso di ascoltarsi, di osservare, con attenzione.



x utete anonimo:

La vita felice e pienamente appagata non esiste, non è vita, è morte.

A chi ti rivolgi con l'ultima frase?



x Alahambra:

Osservazione arguta. Ma ci sono tempi in cui tutto è stato detto ed è necessario che le cose decantino. Cosa'altro portemmo dirci? Descrivere ad A-Woman le mie frustrazioni per la promiscuità/novità assente e mancata? Per le difficoltà dovute al fatto che non siamo liberi e sottoposti alle perturbazioni atti ed omissioni degli altri genitori dei nostri figli? Cosa c'è da dire ora che non sappiamo e che non ci siamo comunicati?

anonimo ha detto...

Mi spiace per te a man..è evidente che per te la vita felice ed appagata sia una mera chimera..eppure, posso garantirti che, la verità sia ben altra..

La verità è ,che, la felicità ESISTE eccome...Ma è sicuramente il tragurado più difficile, non solo da raggiungere quanto da mantenere..

Si tratta d'una vetta in continua scalata in cui non è concesso neanche xun attimo il benchè minimo cedimento, potrebbe essere letale..

La felicità autentica ,del resto, è spesso nel mirino dell'invidia umana, che tende a distruggere il bello ed il vero posseduto da chi è stato forse più capace, più intelligente e più fortunato di noi...

Non capire questo, nel momento opportuno, induce a sottovalutare gli aspetti importanti...perdendo la felicità conquistata o inibendo definitivamente la possibilità di raggiungerla...

AWomanAMan ha detto...

La felicità è uno stato d'animo transitorio e la gioia la sua corona. Non si può essere felici perpetuamente, non ha senso, velocemente ne perderesti cognizione per mancanza di riferimenti e contrasti. Gli orientali considerano la passione (nel bene e nel male) come causa di infelicità e per eliminare questa postulano anche la rinuncia alla felicità. Ma se pigli una pigli l'altra e viveversa. Ogni pensiero che nega la dualità di questa realtà fa solo danni.

La vetta in continua scalata è una conttraddizione in termini, un non senso, come sa bene, per esperienza propria ogni alpinista, ma che sa anche ogni persona di buon senso. Una volta in vetta è necessario discendere e se tu la facessi tuo luogo di vita non sarebbe più una vetta.

Ho il dubbio che tu abbia invertito i termini e relativo significato: (in)felicità e serenità distaccata.

violadive ha detto...

brrrrrrrrr che freddo