domenica 27 novembre 2005

Piano forte

E' appena andata. Uscita di casa e andata incontro a suo figlio.
E' tornato a casa, a custodire il fuoco, attende un amico caro, faranno sera due amici uomini.
Il nostro fine settimana goloso e sazio si congeda. Rimane una vena salata, di malinconia, sempre. Il nostro desiderio avrà tempo per tornare gagliardo, esuberante. Siamo stati, tutto il pomeriggio, con amici, una specie di cenzo, di prana, pranzo ritardato o cena anticipata, prima delle quattro. Era in fondo alla tavola, al capo opposto. E i nostri sguardi hanno feso bottiglie, candele, rose, per arrivare in fondo a quei due occhi, sopra ad un sorriso ed a una bocca tanto baciata e consumata.
La nostra digestione ha tanti sapori da assimilare. Quasi un po'di indigestione, eroticamente, intendiamo. In 36 ore ci siamo amati cinque volte, diremmo che i ricci sono dei dilettanti.
Poi c'è stato il privé ieri, anche se è stata una parentesi poco erotica, vedremo il perché.
Stamane ci siamo alzati alle 9, dopo meno di cinque ore di sonno. E ci siamo amati. Amati dolcemente e fortemente. Forte e piano. AMan mi ha sedotta, concupita. Mi sono lasciata andare e lui, dolcemente, mi ha inculata. Lui dietro, profondo, il dildo 20x4 davati, nel mio sesso "per bene". Colazione e poi di nuovo a letto. Eravamo euforici. Poca stanchezza. AMan ha scherzato col suo ciccio. L'ha tirato fuori, a capolino, dal piumone, mentre ervamo seduti appoggiati sulla testiera. Ha guirato la cappella di 180 gradi e, lo scemone, ha iniziato a parlare, con tono burlesco.



  • senti, amico, vedo che ora sei come noi due, mezzo addormentato, mezzo sveglio

  • un po'ti capisco, t'abbiamo fatto faticare

  • cmq, detto tra noi, sei proprio un cazzone: anche ieri sera non è che abbia fatto una grande figura.

  • quando sei a casa fai il gradasso, ma in pubblico, sei un timidone. Sai che salti farebbero i tuoi amici per essere stati portati in posti così?

  • sei liscio e morbido... e che testa grossa che hai (AWoman)


AMan ha poi preso il dildo di silicone l'ha messo in parte sotto il piumone, accanto al suo amico vero; spuntavano in due. Poi un balletto tragicomico, muovendoli insieme a destra e sinistra, canticchiando qualcosa "ci piacciono le passerine, ci piacciono i culetti... AWoman quanto ci piaci... ullallero ullallà...
AWoman ha detto che nessuno dei suoi uomini precedenti aveva avuto un dialogo così ... del cazzo (!) con il proprio amico. Quanto abbiamo riso. 

AMan ne ha quindi preso la mano sinistra e l'ha condotta sul pisellone viziato e timido: i blandi tocchi di AWoman hanno avuto un effetto notevole. Di nuovo era tornato a fare il protagonista, lo "sborone", a farsi vedere e desiderare. Sarebbe stata la quinta volta. Il quinto potere della lussuria che ha trasformato, inumidito ingrossato.
AMan ha stretto a se AWoman: ora mi prendi: entrerò in te e staremo così quasi fermi. Dolcemente.
AWoman si è alzata, s'è tolta le mutandine è si è seduta sul cazzo, solo col reggipetto in pizzo nero.
Si sono descritti, con minuzia di particolari, cosa sentivano. Le voglie irruenti ora lasciavano lo spazio ad una lussuria più consapevole, vissuta e descritta con parole.
AWoman, è come se avessi infilato il mio cazzo in un roastbeef caldo. Umido e caldo che mi stringe il cazzo quasi consumato. E trae giovamento da questo abbraccio viscido e tiepido.
AMan, sento un anello, un'ellisse che mi allarga il sesso, sale in me, mi sposta cellula di vulva per cellula di vulva. Resiste, bagnata, almeno vorrebbe, poi si lascia andare e lo accoglie.
Non è durata molto la soavità.
I movimenti si sono fatti via via più energici, con respiri sempre più baritoni.
Ho preso a me AWoman e le ho sussurrato: ho voglia di una simmetria di questa mattina.
Ma non aveva atteso pensiero e reazione. Aveva infilato il suo indice nell'ano di AWoman, sentendo inarcarsi il suo bacino e l'ano prima stringere e poi rilassarsi e accogliere. Il respiro era diventato un gemito, gaudente, alquanto laido.
Afferrato il tubetto, due nocciole di lubrificante ...
E poi il dildo 20x4 si è fatto largo nelle visceri di AWoman. Con insospettata scioltezza, la quarta volta è stato sciolto e liscio.
AWoman ha stretto il busto di AMAn, sul quale si era abbandonata. Ha respirato a fondo mentre sentiva quel doppio essere penetrata, da AMan nel sesso per bene, da un grosso e realistico cazzo di silicone nel culo.
Ti ho sentita stretta il mio cazzo era molto stretto dal tuo roastbeef succulento e caldo.
E io ingordo di te, amore mio, ho visto il tuo cedere incondizionato al piacere travolgente che ti ottundeva.
Dietro e davanti.
Sei bella, selvaggia e bulimica, AWoman.
Un giorno succederà con seconda carne e non con silicone?
Occhi chiusi, continua a scoparmi così, son stretto in te e ti amo più che mai.


2 commenti:

borealis ha detto...

La carne è carne.

Vedi "Il macellaio", un film con Alba Parietti.

Questo resoconto me lo ricorda a tratti.

dandi ha detto...

Mmmm, ottimo inizio settimana ... quasi quasi scappo dall'ufficio :-)