mercoledì 18 ottobre 2006

Tetra - 3

(Tetra - 2)


I mulinelli degli attimi e il rombare del cuore pulsante, le tempie che battevano. AWoman era al centro di quel gorgo di desideri e di tempo. Oltre ai baci lascivi di _zio ora erano le mani di _ria che la cercavano.

Gambe aperte che si incrociano, si annodano, baci e mani e labbra di tre per te, amore mio. Sentivo che _ria era protesa verso di te, col suo compagno. Mi volgeva le terga ormai, la sua schiena ed il suo sedere superbo, avete due sederi stupendi, voi. I miei occhi andavano alle sue autoreggenti coprenti_a_molti_denari, alle sue scarpette civettuose nere scamosciate che le custodivano i piedi e, ad ogni capriccio, si muovevano in aria, sollevate dal piacere. Mi rendevo conto che non era un film ma l'armamentario seducente ed erogeno di un'altra donna che mi attirava, solleticava la mia voluttà. Era tutto vero e noi eravamo i protagonisti.

Vedevo le tue mani, AMan, che scendevano e salivano sulla sua schiena e poi avvicinarsi alla sua fica. Ma non era facile, ero subissata di attenzioni, i miei seni, il mio collo baciati e succhiati da _ria. Riuscivamo di tanto in tanto a scorgerci, a guardare, brillavano oscuri i nostri occhi, le tue mani che arrivavano, improvvise e delicate a sfiorarmi, col  dorso, la mia fronte, le mie guance. Ero eccitata e innamorata di te, lì in mezzo. _rio si era spostato e...

Si, si, squaw, bella ed aspra, avevo visto quell'uomo, sotto a succhiarti la fica, la fica  bagnata dell'anima mia. Ti aveva aperto le gambe. E ti guardavo, ti guardavo negli occhi, ti amavo cogli occhi. Ero curioso, i miei giochi con il suo punto G erano stati aprezzati ma _ria, quand'erano giunti ad una certa intensità mi scostò la mano. Era bagnata, come erano attraenti quei nuovi succhi sconosciuti. Avevo provato a scendere colla bocca sulla sua fica, mi aveva fermato il capo, non era il momento o non lo voleva. Il suo respiro si era fatto affannoso, avevo deciso che si sarebbe dovuta guadagnare il piacere: tenevo le dita ferme ed ora era lei a muovere il bacino e a decidere quanto piacere prendersi. Era ormai una seta fradicia e inebriante.



UnaDonna, riverita da mani e bocca d'uomo e da mani e bocca di donna, e dai miei baci sulle tue gambe e dalle mie mani che sono arrivate a te a stringerti, ad accarezzarti, carne mia su altari di altri celebranti.

Baci e mani e labbra di tre per te.

2 commenti:

Robainutile ha detto...

Un passo verso l'omnisessualità... :-)

AWomanAMan ha detto...

Omnisessualità... questa è nuova :)

Siamo ai limiti, dove le definizioni iniziano a vacillare. Valgono? non valgono? Non lo abbiamo ancora capito. Mo ci applichiamo un po'...