Erezioni pubbliche

Ci rimane il sabato sera.
Anche se monta una voglia incredibile di balli matti (AMan stava proprio pensando di portare AWoman in un posto dove sciogliersi nella house o nella tekno alla Jeff Mills, @Link o posti simili, visto che è ancora lontana la possibilità di ballare su una spiaggia o in una radura in mezzo a qualche bosco in qualche goa di quelli rari_bboni che sono rimasti), sabato torneremo là.

Torneremo il sabato, come ci hanno consigliato, per evitare la sindrome dei ventidue_scarsi.
Quella volta dopo il lento e dopo aver parlato con M., volevamo stare un po' da soli; avevano annunciato le crespelle in giardinetto e ci eravamo congedati da M. Avevamo esplorato parte del locale. Prima un soppalco, dove AWoman è stata palpeggiata piuttosto rozzamente da un singolo, poi nel soppalco riservato alle coppie. Le quattro sparite le abbiamo ritrovate la sopra.

Avevamo rivisto la coppia colla bionda che ispirava sesso ad AMan, nudi, in un angolo, lui dietro di lei a cucchiaio. Poi altre due coppie più o meno franfurgnanti. Ci eravamo messi nella parte più in fondo, finale del soppalco. Poco dopo esserci seduti si era avvicinata una coppia lei mora, lui che assomigliava a a Rodotà, un po' su cogli anni e si erano messi a giocare vestiti nel lettone innanzi a noi. C'era due o tre monitor che pornavano sequenze a volte piacevoli a volte noiose di immagini.
Avevamo un coito alle nostre spalle, vero. Uno virtuale sullo schermo di vetro innanzi a noi.
Eccitavano AMan a tratti. A tratti. Era un'eccitazione a singhiozzo. Ci eravamo spogliati, seduti, AWoman colla schiena sul busto tra le gambe di AWoman. Sentivo il segnale liquido della tua eccitazione, squaw.
E oltre a te, mentre ti davo baci sulla nuca, le mie mani sul tuo seno. Quelle sequenze di immagini. Non riesco ad eccitarmi per pompini ripetitivi, non mi eccitano granché.
Sai, AMan, quando ti sei eccitato? Ecco, quando una di quelle si è infilzata, seduta su quel cazzo annesso a quell'uomo. Ho sentito la tua eccitazione che montava. Poi lei l'ha estratto, ha alzato il bacino, spostata un poco, riseduta per altre vie del piacere. Allora li, t'ho sentito.

C'era quell'altalena emotiva che accompagnava quella della scarsa oscenità di quel film: a volte su a volte giù.
AWoman, sai che penso che abbia problemi di ansia da prestazione pubblica? Ero riuscito ad eccitarmi, anche per quell'infilzarsi anale... eravamo rimasti in due, si il momento giusto.
Mi stavi entrando, così com'ero seduta tra te. Poi hai sentito un rumore, ti sei girato... di nuovo quei due, quelli all'inizio, ci stavano guardando, anzi, lui stava guardando me. Poco, pochissimo e la tua eccitazione se n'è andata.
Beato il tuo innumidirti di donna, la vostra eccitazione privata. Che desiderio avevo, che ho di scoparti, li. Esporti come dea del mio desiderio. Mi ero messo il cappuccio. Eppure sono bastati quei quattro occhi guardanti... per rompere l'incantesimo.
Invidio le erezioni pubbliche imperturbabili a-emotive di Clark, Siffredi, Trentalance e compagni. Non è affatto facile, per un emotivo come me.

Abbiamo riso, io un po' tra il deluso lo scontroso e il contrariato. Ci siamo vestiti.
AMan, ma il coso? Ancora li, AWoman, non me lo sono neppure tolto. D'inverno fa freddo, meglio uscire col cappuccio.
Abbiamo riso e siamo usciti.

Ci rimane il sabato sera. Sabato 21, ad esempio.
Saremo un polittico porno?