domenica 4 dicembre 2005

Mano trafitta

AWoman wrote:
Notte amore, ti voglio tutto, spina compresa. Così posso tocchicchiarti un po'. Voglia di te, mannaggia...


Gli avevo aperto l'uscio ore quasi_22: un numero di telefono da chiamare, poi due parole sulla prenotazione per qualche giorno in montagna... Eravamo già a letto, e sapevo che sarebbe venuto. Ha salutato il mio piccolo. Poi ho preso ago, luce e pazienza. Un epsilon nero, un puntino quasi invisibile, tra le zebrature rosa rilievo del polpastrello della terza falange del suo indice sinistro. Ho scavato nel suo derma. Ho scavato nella sua pelle. Era quella minuscola spina di cactus o i suoi pensieri, il suo cuore, che scavavo. Molti i giorni che i nostri eros non ballano, forse era solo giovedì...
Un ago che entra nel rosa carneo di dita di mani che amo, che m'amarono, quelle dita che m'ha cavato, i miei capricci ora teneri ora ingordi, i miei lamenti d'eros profondo.
C'erano brezze sottile e tiepide che scorrevano tra noi vicini. Non erano nubi tempestose o venti secchi cubistici. Erano brezze profumate di mare d'autunno. Scavavo nella sua carne con un ago d'acciaio e il mio desiderio. Per una malmostosa spina di cactus t'ho potuto scavare. Era acciaio grigio era il mio sangue, il mio cuore.
Brezza mite di mare svegliava i miei sensi, non potevo lasciarmi andare, non ho potuto baciarti la mano trafitta.


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