Aveva accompagnato il piccolo dalla madre. Ecco, da quel momento sarebbe iniziato il tempo a due. Dopo la cena in tre, al cospetto della valle, il servizio di deruta delizioso e fresco, le trenette al pesto e la composta di fragole e limone, collo yoghurt bbbbono fatto in casa, con A-Woman e AMKid che hanno parlato e scherzato, orsone gongolante di delikatessen familiari.
Ed era tornato. Aveva trovato la squaw (ha lasciato perdere capigliatura e frangetta alla Betty Page ed è tornata una splendida mora italo-pellerossa, un po' di etruria nel sangue, un po' di sangue soshoni) che stava ascigando i cocci di deruta, ballando e ridendo. Ballate di Vasco Rossi.
Aveva quasi finito. E UnUomo si è messo a guardare quello sprizzare di gioia, cazzo, è bello guardarti così. E' bello sì, bestione, quando mi guardi così, ho preso ogni lampo dei tuoi occhi.
Mi piace un sacco Vasco, orsone.
Dai, metti giù lo strofinaccio. Stringi qui, un po', squaw.
A-Woman è ancora parecchio invrucchiata ed a ogni stretta aveva male un po' qui un po' là, sulla schiena, la catorcia, 'mmazza che rottame che ho recuperato.
L'ha presa, l'ha abbracciata, poi' ribaltata, distesi per terra. Ma non a scopare friosamente. No, a baciarci anima nell'anima, mani nei capelli, dita sulle guance, carezze dentro e fuori. Tenero ed intenso, soavità di ambra e gelsomino.
E le note ci portavano in giro, anche se eravamo distesi, o accovacciati, lei tra le gambe di lui, schiena contro busto, i baci e li stringersi quasi a mancare il fiato, bastava poco, visto che le fitte si facevano sentire ad ogni stringere.
Vivere Vivere
E' passato tanto tempo
Vivere Vivere
E' un ricordo senza tempo
Vivere Vivere
E' un po' come perder tempo
Vivere e sorridere dei guai
Proprio come non hai fatto mai
E poi pensare che domani sar sempre meglio
Stavano ballando un lento, in piedi. Anche cose un po' sceme: domani sarà sempre meglio? sai, squaw che anche se continua così non è affatto male, mi va bene anche così, sai Vasco?
Ridevano quando lui l'ha presa in giro, un po' tapperonzola. Dai, dai , se vuoi darmi i baci sali prima in punta di piedi e poi... metti i piedi sopra i miei, tappa.
Ha scherzato coi piedi, la squaw, gli alluci che tentavano di fare il solletico o carezzare o pizzicottare le zampe dell'orsone.
Ridevamo, sorridavamo e baci e far l'amore coi capelli e le guance e gli occhi
In quei lenti vivavamo. Un po' salati di baci, ora c'è l'odore della nostra saliva, dei nostri umori, sulle nostre labbra, sulle guance.
Viviamo, noi.
Ballate di Rossi, Vasco, da Zocca, Modena, Italia.
Ma le ballate non sono solo lente.
C'era molto pathos a venire ancora, in quella serata di fine maggio.
5 commenti:
Ora ho poco tempo. Ma dato il numero di ingiurie lasciate da me non temere che ripasso a lisciarti il didietro..
naturalmente finirai per bloccarmi come fatto dalla tua defunta amica rossa. Ma non temere; non ci si libera facile della mia lama!
+nuovopatriota+
nuovosciocco, ogni commento sciocco od offensivo, come le porcherie che lasci in casa altrui, verrà rimosso senza indugi.
Vieni pure qui a fare il bulletto che capirai che aria tira da queste parti.
Chiaro! Non mi aspettavo diversamente da te che hai lasciato una mezza dozzina di ingiurie sul mio di blog.
In realtà passo velocemente solo per ringraziarti. Ero depresso; morta la tua amica non sapevo con chi infoltire la lista dei nemici.. credo tu possa andare!
Grazie!
Spada alzata!
+nuovopatriota+
okkio ke il tipo, se si mette, fa veramente morire dalle risate.
oltre una certa soglia però, il vantaggio è superiore al riskio
#delphioracle
Noto che hai le qualità delle zecche: quando ti attacchi non ti stacchi più...
+nuovopatriota+
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