mercoledì 19 ottobre 2005

Sempre più in alto. Nel profondo. Nero

Oscurità. La sveglia interrompe il sonno, ma non l'oscurità. Siamo andati a casa di AWoman, ieri sera, dopo il primo "tagliando" congiunto del diario... E un po' d tensione c'era... Ma ora AWoman c'è. C'è. Saremmo curiosi delle impressioni, delle emozioni di Lella, nel diario di Luca. Lella non c'è, però.
AWoman c'era stamane. Carezze minori, un po' ovattate, dal sonno, celate dall'oscurità. Così, avvicinarsi mattutino dopo le ore di sonno notturno.
Nel buio si è sviluppata la rete. Baci piccoli, Baci piccoli, piccoli. Carezze minori...
Prima lei ad AMan. Un fascio di carezze e bacetti, che sapevano ancora di notte. E poi AMan carezze. Sul suo ventre. Sulla sua schiena. AWoman fa. Sale prona sul suo busto. E continua con i suoi bacetti. Un recuperare la distonia di ieri. La prima di tre mesi. Ma era tensione. Una sana tensione meravigliosa che è stato lo scoprire il diario. Il campo energetico era ristabilito. E l'energia muove, è vita. E' tensione. Nel buio AMan sentiva i 51 chilogrammi di amore che giacevano. Su di lui. Hai voglia? Hai voglia, AWoman? Oggi sarai tu a decidere... sono le 7.14... deciderai se vuoi... i tempi. Mi fa godere quando ti prendi il piacere. sorniona, Oscurità interrotta: AWoman accende l'applique, si alza, apre il cassetto, prende il profilattico. AWoman chiede. E tu? Tu hai voglia? nonono, non molta. No. Direi di no. AMan solleva il lenzuolo e il cazzo, il cazzo turgido ed eretto, senza parole, crea il paradosso. Smentisce le parole.


Leggero rumore di plastica lubrificata che viene lacerata, AWoman apre la confezione quadrata. Srotola il profilattico. Vestizione. Un rito del cazzo. Il cazzo viene inguainato nella sua camicia di piacere. Lattice per godutine maggiori. AMan sa che il tempo passa... oggi vorrebbe essere strumento del piacere. Suo. Il piacere suo, della sua femmina, donna, compagna, duchessa, morgana. AWoman appoggia le mani sulle mani di AMan, abbassa il suo bacino. Impugna il fallo, il fallo di AMan. Non con calma, ma neppure in fretta, ecco, diciamo con decisione. Una presa del cazzo. Collimazione. Respiro. Occhi che si chiudono quasi. Momento divino... Abbassa il bacino. E' l'incontro. Il glande scosta la parte esterna delle piccole labbra. Il bacino scende un poco ancora. E poi il glande penetra, qualche millimetro, rallentatore di emozioni, di voluttà che fuoriesce, traborda, ad ogni proseguire del suo centro nel suo delta. Li al centro del mondo. E' un vacuum che aspira, che attira  quel glande, scostando le piccole labbra, allargando la fodera che cola succhi divini. E con il cazzo che si avvia al centro del mondo, AMan sente lo stringere della sua vagina oleata, lubrica, lasciva sul suo glande e poi l'abbraccio, la carezza sull'asta.Una specie di aspiratore morbido. E caldo. Tra il viscido e il viscoso. AWoman ha una vagina fantastica. Fic tonic. Cazzo libre. Fighito. Sembra quasi che l'energia che le permei la vita, la tenacità, l'essenza scura del sole del sud che ha nei suoi neri scuri, il suo sport, sia tutto li, nella sua fica. La sua fica tonica. E ingorda. Che aspira il cazzo di AMan e non si sazia...
Inizia la cavalcata.  La cavalcata della squaw Soshoni. Cavallo AMan? Amazzone AWoman? Centauro.Siamo fusi, uniti, aspirati nella nostra cavalcata di sensi e piacere, per fuggire al tempo che corre.
AMan sposta le mani, prende i seni d AWoman, ci gioca colle dita. Titillare di capezzoli. Poi il clitoride. E AWoman scende, si abbassa e strofina quel terminale di sensazioni sul monte di Adone di AMan. Cazzo, cazzo, mio Dio, AWoman, sei una dea, la mia dea quando guidi, cavalchi il tuo piacere. Golosa, affamata di piccole onde, del fortunale che si genererà li. Centimetri 1,8 sopra il centro geometrico del Buco. AMan la risolleva, piglia le sue mani, le appogia sui suoi glutei sodi. Sodi. Sodi... Poi alza. Poi. Per vedere. Per vedere. Lo spettacolo sublime del cazzo, raggiante di riflessi, di linfa vitale, nella sua guaina lattice. Eretto, ariete che vorrebbe sfondare ciò che invece lo risucchia. Congiunzione astrale. Spegnicandela sublime. Guarda, guarda AWoman. Guarda la nostra congiunzione...


AWoman si ferma... aveva sussurrato alcune parole. Aman non aveva capito. AWoman fa... Estrae il cazzo. Sposta busto e bacino qualche centimetro più avanti. Povero cazzo, estratto dal centro caldo e pulsante dell'universo. Fradicio di umori, che ti vogliono fare, mio grosso bambino viziato? AWoman, lo punta, li sulla rosa. Senza lubrificante. Sospiro, Respiro. Atmen atmen atmen... Con sospiro ti allargherai... e godrai. Il viso di Aman diventa rosso. AWoman chiude gli occhi mentre si cala. L'onda di sangue e piacere si frange con un anello muscoloso che si allarga al piacere. Cazzo AWoman, mia regina, sei una porca che mi porta in paradiso...
Ormai AWoman conduce il ritmo dei movimenti del suo bacino, del suo culo meraviglioso che si nutre di un piacere del cazzo. Da piacere. E AMan la vede, gambe aperte, un accenno di rosa nero rosso ancora raggiante di umori che rimane a bocca aperta, golosa, ancora famelica. Ma ormai il dispenser del piacere ha seguito altre vie.
AWoman, gode, mentre AMan le tormenta seni e capezzoli e le allarga i glutei quasi volesse entrare nella retta via con il corpo, con l'anima, con mente e ed emozioni.
AWoman, mi fai godere. Mi fai godere. Mi fai godere...
AWoman chiude un po' gli occhi. Ci sono onde di piacere che la pervadono. E la sostengono in questo esercizio di voluttà e quadricipiti.
AWoman, come sei divinamente oscena. Ribolle, nelle ventri di AWoman, di AMan, la lussuria. Il piacere di vederla aperta, il piacere di aprirsi. Dai, AMan, prendimi da dietro. No, no! AWoman: oggi sarai tu che condurrai il tuo piacere, Che ti perderai nel dedalo della nostra lussuria.
E intanto il cazzo, la sua asta, entravano. E uscivano. Ormai anche l'ano di AWoman era largo di cupidigia. Esce. Entra. Esce. Ad un certo punto AMan prende il dito per verificare... Ma non è che te lo sei preso davanti? cazzo, è pericoloso, carica batterica e rischio pargoli futuri... E invece no. Era entrato nell'uscita. Con facilità ti allargherai. E gemerai. E godrai..


AMan si ferma. Vuole vedere la bocca rosso, viola prugna umida e insoddisfatta. Vedere la doppia fame di AWoman che è rimasta, davanti..
AWoman indietreggia, si lascia andare, si arrende supina, giace sui cuscini tra le gambe di AWoman. E' divina. E' divina. Oscena, divina, lasciva. Sublime. Io AMan, io e il mio cazzo... ti stiamo inculando. E tu godi, aperta al mondo e alla vita. Tu AWoman, ti stai inculando. E io vedo, vedo vedo te, la tua vulva invidiosa, umida di fame, il tuo ano, rosa vorace che aspira e vorrebbe trattenere e poi lascia andare. Per riprendere poi quel cazzo del cazzo dentro. Dentro. Più dentro. Oltre.
E' divino. Tu non puoi godere di vista migliore che dei due pertugi del piacere. AMan gode dell'amore di lei. Della sua femmina. Della sua compagna. Complice. Superiore badessa del piacere.
AMan vorrebbe che il piacere di AWoman diventasse più forte. Prende il pollice e lo caccia, con decisione, la davanti. Dai, che arriviamo al punto. G. Ovvio. Punto G. E AWoman chiude gli occhi. E inizia questo massaggio. Divino. Oltre, la membrana, sottile diaframma di carne. AMan sente il suo cazzo che sale e scende, il rilievo ellittico del glande che scorre sotto. su e giù. Rectal sublimity.



Divino.



Sensi accesi di occhi, di tatto, di udito.
Ora la vista non c'è, tutta la vista non c'è. La mano, il pollice dentro davanti. Il dorso della mano che si contorce perchè le altre dita racchiuse possano stimolare il clitoride di AWoman.
Ora basta: ora vista!
Vista...
AMan, i tuoi occhi vedono, vedono.
La doppia meraviglia. Il cazzo che sale e scende nel suo ano... nel culo di AWoman. Cosmico. La vulva congestionata, rossa, umida, calda, vuota e insoiddisfatta, anteriormente.
E ' divino.
140 battiti al minuto...
AMan, AWoman, ci perdiamo negli spazi del piacere.
Sempre più in alto. Nel profondo. Nero...
Mia Dakini... mi perdo, mi sciolgo nel tuo cuore, nei tuoi occhi, nel tuo culo, nel tuo piacere, Amore mio.


Data astrale h07.59_mer.19.ottobre.2005

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