lunedì 17 ottobre 2005

Il doppio verbo

Ore 9.47, lunedì mattina. Anche questo fine settimana andato... Corso via nella rumba di baci, di idee che si sono accoppiate voluttuosamente. Ma perchè non fissarle, anche solo uno scheletro di queste emozioni, spolpato di tutte le sensazioni sottili... La cattedrale dei sensi, di testa, mente e corpo, costretta in uno schema di parole.
Eppure tutto può essere il verbo. Il verbo è tutto.

Abbiamo finito ieri, ore 19.40. Due giorni. Capita ogni due settimane. Ci facciamo precettare dai nostri piccoli, gli altri fine settimana. E così ricaricheremo i nostri accumulatori. Non sono al piombo e acido. Funzionano con le idee, quella piccola tensione che senti quando pensi solo di andare oltre. Dove non eravamo mai arrivati.

Abbiamo tentato di entrare nell'immaginario e nel vissuto di Luca e Lella. Si, li stiamo rincorrendo... aprile 2004, poi maggio , poi giugno, i primi giorni di luglio 2004. Ieri, insieme, sudate le mani, respiro profondo e frequente, il calore delle nostre gambe, pelle su pelle, il respiro regolare, il capo di A-Woman sul busto, mio di A-Man. Abbiamo fatto il ns piccolo teatro di casa. A-Woman ha ascoltato, A-Man ha  letto. La prosa, un po' col fiatone, era quella di Luca e Lella.
Quando Andrea ha posseduto il corpo di Lella, ha-Woman mi ha stretto un po', in silenzio, il busto. Poi Luca ha iniziato a leccarle l'ano... e il respiro di A-Woman ha aumentato la frequenza. Poi Luca è entrata nel culo di Lella, Andrea davanti. Capogiri... ubriachi. Immagini e desideri.  Ubriachi di quello. A-Woman ha inziato a tormentarmi i capezzoli. In silenzio, solo i nostri rantoli. Pausa. Continuato a leggere. Li, fino a quella prova della doppia, la prima... la prima doppia... una doppia. Lella, Luca, Andrea.

bum
bum
bum
bum

doppia...

Solo questo fa battere il cuore... sudare le mani... l'adrenalina si arriccia.
Ma come sarà con noi? ci proveremo. Con tempo. Lentius, soavius, profundius. Sarà vero, si chiede A-Woman? Perché no... la realtà può superare di  gran lunga la fantasia. E allora, iniziamo subito a fissarlo questo diario di bordo nel viaggio del sesso oltre. Perchè ogni istante che passa, ogni emozione sfuma. Questo sarà vero. Anche solo per noi.
E per voi, se ci crederete. Ma del resto, che importa? siamo noi al centro del ns mondo...

E abbiamo tra quindici giorni il primo nostro ballo di debutto. Ne abbiamo parlato a lungo, seduti in quel prato ieri pomeriggio, ma anche venerdì sera, in quest'orgia di desideri che hanno quasi accecato gli altri sensi. Si, sarà un mare periglioso, perché in questa nostra felicità, in questo amore che ci entra in ogni poro, ad ogni respiro, ci butteremo giù in quel bungee-jumping che sarà l'incontro con altri corpi e menti, con altre libido.
Alta energia, rischio non indifferente.
Le budella sono contratte. Mio Dio cosa succederà di noi due? Sarà una danza. Noi casalinghi e noi puttani, direbbe Maria. Insieme.

2 commenti:

anonimo ha detto...

Vado a rileggere questo primo post e trovo pagine sempre molto piacevoli. :-)

S.

AWomanAMan ha detto...

Anche io, quando sono di fretta, ho un vezzo: vado a leggermi la prima pagina. :)

In ogni caso, se tu riuscissi a capirci qualcosa, poi, fai un fischio.

Visto che io ho capito poco.

Benvenuta a te, bionda!