E' stato magico. Semplicemente magico.
Il silenzio, le case di pietra, l'assenza completa di traffico, i colli intorno, due finestre illuminate e aperte, c'era vita dentro, olmi, cipressi, ippocastani secolari, la casa signoriole (un piccolo maniero) e l'aja con l'erba e le case intorno, il profumo delle ginestre, le vecchie macine e cisterna a ricordardi di agricoltura operosa, i mattoni, i ferri vecchi, l'assenza della retta dalla geometria. Avevamo lasciato l'auto qualche metro prima, dopo aver visto una capriola col suo bambi spostarsi a causa dell'arrivo di 'sti due impiccioni scocciatori.
A-Woman era in visibilio, in silenzio, parola ai sensi per l'estetica. Ci ripetavamo che era bella come se fossimo in vacanza. Ormai è una tale chimera che quando ci sentiamo dei dalla bellezza, lo paragoniamo all'essere in vacanza.
Alla fine, lei seduta sulle vecchie pietre serene di un muretto, di fronte ad una casa tanto antica quanto splendida e disabitata (2a casa, saranno forse in qualche merdoso condominio in città, ora?) lui tra le sue gambe, in piedi, sotto due cipressi monumentali ed un olmo intrufolato tra essi, ci siamo baciati a lungo. Baci, silenzio, e annusare il vento, goderci il tepore di giugno, il suono del vento, il vento caldo e asciutto di gugno, la penombra che virava all'oscurità, i nostri baci e le lucciole. Oltre al silenzio, una cosa rara, l'oscurità, quella mini frazione era priva di illuminazione pubblica. Solo la luce del firmamento e di qualche piccola e fioca lanterna (priovata) qua e là.
A-Woman era felice come 'n' A-Woman della sorpresa, AMan si godeva, oltre la sorpresa, anche il visibilio della sorpres(at)a.
(lorca56)
2 commenti:
attimi intimi.
Intimi ieri sera e pure stamani.
Pendolo da una parte poi dall'altra.
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