mercoledì 10 giugno 2009

152 casini in famiglia

L'eros caotico si diverte a sovvertire, ribaltare e scompaginare. I miei sono sull'orlo della separazione, 152 anni in due, ziocanemarcio. La situazione non solo non è migliorata, ma è peggiorata, ora entra per dormire e mangiare, poi sparisce. Papà mi ha scritto, mia madre si sfoga, per telefono anche ieri. La squaw mi ha chiesto cosa fosse quella lettera aperta, eravamo di fretta stamani, le ho detto che è una cosa lunga. Pa' si è invaghito di una scorfana con la quale ha un'intesa intellettuale eccellente, Ajna full-on. In effetti i miei non hanno alcuna intesa, praticamente nessuna comunanza su ciò che è tempo libero, passioni, etc.

Ma', _ica, _ano, tendono a fargli terra bruciata, ma non serve nulla. Le ho detto, ma', lascia che stia con lei, per due o tre mesi, poi si sgonfia, si stufa, nihil violentum durat. Solo che babbo parecchiocattocattolico, se ne va in chiesa a cantare con questa, a leggere i vangeliufficiali etc. Così tende a negare il suo ingrifamento per l'amica. E poi son cose che devono rimanere dentro, i panni sozzi si tengono in casa.

152 anni in due, ho detto loro che siamo tutti vittime delle stronzate pretajole sulla monogaia. A mamma parecchiocattocattolica pur'ella ho detto che noi maschi vogliamo mettere il nostro semino in quante più patonze possibile, questo è cablato nel nostro DNA (non le ho detto che pure alle femmine piace molto, specie dopo una certa età, quando sono libere e hanno capito... avrei rischiato di mandarla in ulteriore cortocircuitazione), l'ho invitata a rendersi libera, a non stare a casa in cagnesco, ma è dipendente da lui, molto, è una donna che ha vissuto la classica vita devota alla famiglia, ora non ha alcun piano e risorsa di backup. Solo che ora è tardi, è semplicemente nauseata del genere maschile, non è certo nello stato di andare a divertirsi, a distrarsi.

152 anni in due, non si può pensare di cambiare principi e valori, modi di vivere, a quell'età è molto più difficile.

Questa cosa mi inquieta, non poco, perché i figli tendono a ripercorrere schemi e costellazioni che hanno vissuto ed ereditato. E non si sono soluzioni ragionevolmente e agilmente percorribili.

Eros ci sta mettendo chaos a palate.





 

17 commenti:

pensieroincerto ha detto...

Ottimo post, mio caro, quando non parli di sesso (anche se poi ci sta pure qua) dai veramente il meglio; cito solo mia madre, abbandonata una notte (non s'è più svegliato) di dicembre 2000, a 64 anni, c'ha messo solo 3 anni (e mio figlio piccolo da accudire) per riprendersi, classico caso come il tuo di moglie schiava-succube ......

AWomanAMan ha detto...

> quando non parli di sesso



Il sesso non è solo quello genitale, passionale o di sentimenti e sensazioni, pensieroincerto. L'eros è una cosa molto più grande, no!? Arriva fin su.

Mia madre e mio padre sono evidentemente codipendenti. Alla grande, non ha il coraggio di prendere su e tornare libero. Nella lettera, rammaricato, scrive che ornai "ma è ciò che io chiamo una governante".

Cazzo ci stai a fare con ciò che... disprezzi? Dualismo e codipendenza pieni.

Moglie schiava-succube che non vogliono emanciparsi, almeno nel mio caso, perché ciò è profondamento contrario agli schemi che cianno dentro nel più profondo della panza.-

Ochetta ha detto...

AMan, ringrazia il fato che sia successo ora, per certi versi. Anche se è spiacevole... la cosa avrà meno ripercussioni su di te che sei un uomo adulto... i miei genitori mi hanno rovinato l'esistenza già in fase pre adolescenziale...

UnUomoInCammino ha detto...

Ochetta, so, almeno un poco, per quel che ho letto, che hai sofferto a causa dei tuoi genitori. Quella è la tua ferita da bambina.

I miei hanno avuto crisi ricorrenti, zuffe tremende, sono sempre rimasti insieme, litigando e facendo la pace.

Non penso che esista la famiglia felice serena da mulino bianco, perché la famiglia monogamia è intrinsecamente instabile e perniciosa. Si resiste, si resiste, col muso lungo, in certi giorni lunghissimo, poi si scoppia.

Ho avuto anche io una preadolescenza e adolescenza diciamo... stimolantimpegnativa.

ameya ha detto...

eh già si tende a ripetere lo schema ...vero! ma c'è anche un altro script, quello correttivo, io ci ho provato.

kairosh ha detto...

come andavano le cose quando erano giovani? si amavano, non si sono mai amati?

PV64 ha detto...

Cazzarola... dopo 40 o 50 anni assieme direi che è già "umano" reagire come ha fatto tuo padre... invece le donne vengono quasi sempre penalizzate...

Bellissimo post di umanità disperata

:-((

AWomanAMan ha detto...

x ameya:

Il primo passo è osservare e prendere atto del problema. tu sei riuscita a intraprendere qualche azione correttiva, mi rallegro per te. Infatti, hai anche il merito di condividere il tuo cammino in rete e di farlo in gratuità.

:)



x kairosh:

Mmh.

Secondo me si sono amati un po' sì ed un po' no. Solo che avevano, hanno degli schemi precisi, rigidi in cui discorsi su libertà, completezza dell'eros, fondamento sessuale della coppia erano e sono del tutto tabù. Tirar su una famiglia, con dei figli, altro che "grilli" per la testa.

Era amore? Mah.



x PV64:

'spetta, mio padre sta reagendo ma vuole la botte piena e la moglie ubriaca e mia madre si lamenta, ha dolore, ma alimenta e sostiene questa interazione codipendente al peggio.

Ieri, cmq, ho fatto questi ragionamento con mia madre, che se pur parecchiocattocattolica non è né bigotta né stupida e... mi ha dato ragione, almeno in parte.

IoNonIo ha detto...

Durante la mia infanzia, i miei genitori attraversarono una fase di litigi ricorrenti che durò circa 3-4 anni. Io non ero direttamente coinvolto, ma sono stato spesso testimone dei loro rancori reciproci. A volte avevo proprio la percezione fisica di essere immerso in un campo di energia negativa che li univa/separava. Da questo ho derivato una forte insofferenza all'idea di matrimonio e famiglia indivisibile. Dentro di me c'è una ribellione al dovere dello stare insieme, quando questo vuol dire litigare; c'è un'aspirazione alla felicità, vista come rapporto idilliaco della coppia, senza disaccordi, e l'idea che se si sta insieme litigando o con scontentezze invece di inseguire il rapporto ideale, si rinuncia alla chance di trovare la propria felicità.

Ma poi ho preso atto che anch'io ripeto gli schemi dei miei genitori. Provo rancori e frustrazioni (io però tendo a non litigare, magari a chiudermi oppure a parlare, ma mantenendo la calma), ma alla fine anch'io rimango dove sono, pur non essendo sposato, perché il sentimento che ci unisce c'è, e perché do sempre "un'altra chance" all'altra persona. Mi sono reso conto che anch'io faccio come loro, che si lamentavano continuamente ma non hanno mai pensato veramente di lasciarsi; sia perché c'erano i figli, sia perché in fondo non sarebbero mai stati capaci di concepirsi senza l'altro/a; vuoi per codipendenza, vuoi perché in fondo c'era amore.

Se devo guardare ai risultati di lungo termine, forse la loro scelta è quella giusta; adesso hanno 140 anni in due (un po' meno dei tuoi...), si vogliono bene e stanno meglio di quanto siano mai stati da giovani; sono contenti di esser rimasti insieme. Però, mia mamma ha dei desideri frustrati (di condivisione di momenti di coppia, di cose insieme) che mio babbo non le ha mai saputo dare, e di cui alla fine ha dovuto fare a meno. Mah...

miaperfidia ha detto...

non avevo letto il post. leggo solo ora. stamattina non ho capito a pieno quando mi dicevi...

un sacco di roba di cui parlare allora ioete.

AWomanAMan ha detto...

> Dentro di me c'è una ribellione al dovere dello stare insieme



mi ricorda qualcosa... :)



> quando questo vuol dire litigare; c'è un'aspirazione alla felicità, vista come rapporto idilliaco della coppia, senza disaccordi,



mh



> e l'idea che se si sta insieme litigando o con scontentezze invece di inseguire il rapporto ideale, si rinuncia alla chance di trovare la propria felicità



Io sono un po' più realista, teoria del pendolo: o sta fermo o va in egual modulo in entrambe le direzioni

No scazzi, no gioie

No dolore, no piacere



Per il resto io penso che l'amore unisca, veramente. Pesno anche che esso debba avere non di rado anche un bella brezza fresca di libertà, un bel respiro. Questo è il limite che io sento di più: non sentirmi libero di sfarfallare, di tanto in tanto, per sensi di colpa miei o projettati su di me dalla relazione o dalla partner-

A lungo termine non c'è nulla che unisca più che la libertà, ma che dovrebbe essere vissuta, fino in fondo, non pensata o apologizzata

scrat scrat, mbeh, ho ancora del lavoro da fare

La mammina dei desideri frustrati.

E' giusto che sia tuo babbo a doverle "dare"? E se li prendesse lei?

E il babbino? non ha desideri insoddisfatti?



x miaperfidia:

Mbeh, qui c'è un punto della situazione, molti dettagli sfuggono altrimenti avrei scritto 40 pagine di roba. E parliamone, allora!

Alahambra ha detto...

La famiglia serena esiste eccome!

Esistono coppie sposatissime che sono strafelici di stare insieme, monogame e contente di esserlo.

Non è mancanza di fantasia, nè quello che tu chiami desideri repressi e sacrificio nelle frustrazioni. E' semplicemente la decisione di condividere la propria vita con uno ed uno soltanto, di crescere assieme, come individui e come coppia.

E' non fuggire ai problemi, nè chiudersi a guscio, ma viverli assieme parlandone con tranquillità, equilibrio e cervello. Parlo come una Teocom? Pazienza. E' quello che la realtà attorno a me comunica e quello che io stessa vivo quitidiamente. Niente più che esperienza di vita vissuta.

Eleonor_Lestrange ha detto...

Mi auguro veramente di non ripercorrere gli schemi dei miei -__- sarebbe alquanto avvilente.

Un saluto

vassylissa ha detto...

fai che non sia vera sta storia dei figli edelle costellazioni. please.

Babi70 ha detto...

Stare insieme non e' mai facile, anche se ci si ama, ma soprattutto quando l'amore ha subito le insidie del tempo ed anziche' crescere ed approfondirisi (suprando insieme inevitabili crisi e problemi) implode tirando fuori il peggio delle perosne coinvolte.

I miei sono una coppia dipendente, litigano spesso per stronzate ma poi non si lasciano mai. Il loro modello non mi piace pero'...funziona. L'alchimia che tiene unita certe coppie e' spesso un grande mistero. Alcuni lo chiamano Amore. Forse e' piu' un'abitudine consolidata, abitudidine all'altro, mancanza di coraggio. Ma alla fine, sono sempre insieme. Lasciarsi dopo anni non e' mai facile, non so se ci voglia piu' coraggio a stare insieme o a prendere ciascuno la propia strada...io ho scelto la seconda chiudendo il matrimonio, e questo per i miei e' stato incncepibile. Penso che stare insieme "ad ogni costo" non abbia molto senso, e' sempre una scelta condivisa, giorno per giorno, indipendetemente da un legame matrimoniale certificato...ma non tutti, ad esempio persone come i miei, la pensano cosi'.

Sicuramente vedere dei genitori che litigano non e' bello, penso che dopo tanti anni la complicita' e l'unione dovrebbero superare gli inevitabili scazzi...se la bilancia pende dalla parte di questi ultimi continuamente...allora forse lasciarsi con dignita' sarebbe la cosa giusta. Ma non e' facile e non tutti ne hanno il coraggio.

Babi70 ha detto...

Assolutamente no, Aman. Non e' mai amore senza coragio. A volte mi chiedo con che coraggio stanno insieme certe persone...ed infatti non e' coraggio ma abitudine e paura del nuovo.

I modelli a cui mi riferivo sono quelli classici: "la coppia tradizionale" "la coppia aperta"...si, sono semplificazioni del cavolo se vogliamo, era solo per farti capire da che parte stanno i miei (coppia tradizionale monogama). Quel modello "funziona" per loro nel senso che hanno trovato delle dinamiche che li fanno andare avanti, molte coppie di quegli anni funzionano cosi'...con degli equilibri stani e a volte poco comprensibili.

UnUomoInCammino ha detto...

Consideri la coppia aperta un modello classico? 'azz (8|

Negli ultima ventina di secoli l'unico schema classico seguito dalla stragrande maggioranza dei "sudditi" e' stato quello della coppia monogama chiusa piu' o meno coercitivamente, piu' o meno a forza.

Piu' che coppia sono dei duo (il fondamento sessuale dell'eros svanisce). Amore? Mah. Rimangono delle sue parti, in genere una o due su sei, rimane il Manipura o Anahata, spesso neppure quelli, come se di un auto rimanesse il motore o le poltrone. Un po' poco, direi. A meno che, le personi anelino a dei mostri cosi'.

In effetti masochismo, estetica dell'orribile, gusto per le mostruosita' non mancano affatto, sono effetti e cause di questa incultura.

Si siedono in cio' che e' un rottame, un rudere della loro auto e la chiamano Maserati GT.

A me frullano le parole dello zio, di tanto in tanto in testa: stanno insieme solo perche' sono terrorizzati di stare da soli (con se stessi).