giovedì 23 agosto 2007

Vacanze e verbo


Poco tempo, oggi, tento di condensare.



Ci siamo visti ieri, una puntata in quel luogo che inizio a considerare orribile che è Ikea (per il momento rimane l'unico posto dove è possibile trovare candele in vari colori che non abbiano quei pessimi e dozzinali profumi finti che ammorbano il 99% delle candele vendute negli altri negozi italici, dovremmo trovare una qualche cereria artigianale). Una battuta, col poco tempo AMan l'avrebbe portata in posto alquanto vizioso a fare qualche acquisto - succederà! -, ci siamo fatti qualche grassa risata stamane, quando le ha detto che la vuole vedere presto alle prese con uno di quei dildo enormi (ha fatto lo scemone scendendo dalla macchina tutta una serie di muggiti e scuotimenti della AWMobile, dentro lei s'è messa a ridere come una matta). Il tempo a disposizione era quello che era, siamo entrati nella bolgia, direttamente al reparto delle candele, preso ciò che ci interessava e via alle casse.

Ce ne siamo fuggiti andati in centro, un aperitivo ('mmazza che botta il Negroni della cinghiosprinta  a panza vuota, un succo di pomodoro condito, Bloody Mary senza alcol per l'orso) prima di vederci una bella pellicola cinese, in uno dei cuori storici della cinefilia della città. Due passi, il tempo per arrivare in un posto molto gradevole, per il desinare. Sembrava proprio di essere in vacanza, nostra micro vacanza del mercoledì.

E via a casa, già tardi, A-Woman al volante, l'orso crollato.



Abbiamo fatto l'amore stamane. A-Woman ha cavalcato AMan, le piace, la manda in visibilio, regola il ritmo, l'energia, è fautrice della propria lussuria, padrona della propria ingordigia. Sta imparando anche a godere della vista, A-Woman. L'orso ha quindi iniziato a usare termini scurrili, laidi (c'è un articolo The art of the sexy dirty talk, richiede una forma di iscrizione alla mailing list dell'esperto statunitense che gli ha ricordato questa potente arma d'amore che, francamente, non è mai andata in soffitta). Dio, che delizia osservare gli effetti di quelle parole su A-Woman, quasi fossero scudisciate su una cavalla che corre!  Un breve accenno al nostro desiderio, una falange nella rosetta, AMan ha avuto i primi sussulti che sono stati la scintilla per l'orgasmo voluttuoso di UnaDonna. Siamo venuti insieme.

Potenza del verbo.


(a proposito di verbo, Fesenzac ha ricordato l'importanza del linguaggio, pane al pane vino al vino. Non abbiamo mai mancato di ricordare la nostra antipatia viscerale per quei termini insulsi ed edulcorati, metafore semi licenziose, tentativi de noantri di dannunzianesimi improbabili che impestano, come le fintofintepatinate foto pseudoerotiche, molti siti e diari aspiranti erotici. Anche per questo amiamo la nostra musa Toni Bentley).

4 commenti:

Francesco071966 ha detto...

il verbo è un potentissimo eccitante

Vaniglia78 ha detto...

Ci sono anche blog da leggere con aperto il dizionario dei sinonimi e contrari, sinonimi con cui coloriscono brevi concetti per allungare il brodo. Insomma bisogna aver pazienza ;) il mondo è bello perchè vario....o avariato?:O

AWomanAMan ha detto...

x Francesco071966:

Verbo. Potentissimo. Ne bene e nel male.



x Vaniglia78:

Hai ragione, vaniglia. Il mondo bello perché vario. E la differenza è l'essenza prima dell'unicità.

Questa è la parte piena del bicchiere.

angeljca ha detto...

lo dico sempre che le parole sono importanti :) e a volte anche i silenzi parlano, un sussurro tra la folla può piccare di promesse.

però mi pare che la Bentley (piace anche a me) usi metafore di colli e valli, di anfratti e similar poetici a proposito di un incontro tra donne (lo rossa di The Surrender, può essere?)