giovedì 2 agosto 2007

Sere - 2

(Sere -1)


La mattina di domenica è stata come una partenza di corsa a freddo su per un sentiero erto. Dopo la discussione A-Woman se n'è andata a casa, AMan si è messo all'opera e ha lavorato per un buon paio d'ore, faccende varie domestiche che hanno allontanato i fumi viola delle elucubrazioni. Passate un paio d'ore ci siamo rivisti per pranzo (ora non mi ricordo più cosa avevamo preaprato, un cibo semplice e saporito, ma ora non ricordo).

Poi il "rapporto sessuale" mediocremente mediocre, pochi minuti, un breve riposo nella canicola. AMan aveva deciso un ritorno alla Natura terapeutica, prendiamo e andiamo dai, su per monti e vette, alle quattro di un pomeriggio di luglio.

Ce ne siamo stati in giro fino a tardi, siamo arrivati a destinazione dopo il temporale, scendeva un brutto traffico di fuggitiaschi dalle ire di Giove Pluvio e così. Arrivati alla serenità quasi buddistica di un laghetto, le gocce che scendevano ancora dai faggi, vapori timidi che salivano dalle acque calde d'estate, e il silenzio, un silenzio che era tutto, lì dove qualche quarto d'ora prima c'era stata l'orda chiassona di bipedi forestieri.

La nostra lussuria immane è stata di infilarci, durante il viaggio, per oltre venti minuti, in un temporale, uno scroscio tropicale violentissimo, letteralmente a 20 all'ora non si vedeva che a pochi metri sulla strada. Abbiamo perfino cambiato destinazione, per infilarci nell'ammasso furioso di nuvole di carbone.

Dopo mesi e mesi di siccità non c'è un'esperienza rinascimentale più intensa della pioggia, del vedere, anche solo per qualche attimo, rii e ruscelli e rianimarsi, l'olfatto che sente l'odore di bosco, di muschi che si riprendono, di erba gialla e bruna inumidita, di funghi, della spugna della vita che beveva con fauci di sale.


Scesi dal lago è stato il nostro scampolo di tursimo da fidanzati in quel paesino tra monti, eravamo di nuovo teneri, anche se non c'era la tensione ribollente del trasporto voluttuoso della tensione priomordiale. Quasi che quella libido fosse diventata biochimica desueta.

E così è stato tenero mangiare insieme, cibo emiliano non plus ultra, celebrazione del maiale di molteplici sensi.

La domenica sera è arrivata presto, il ritorno per addormentarsi in pochi minuti.

Lunedì mattina niente sesso.

AMan è tornato tardi dal dentista, A-Woman gli ha preparato una cenetta deliziosa, semplice e deliziosa, poi a letto. C'è stato un momento molto tenero, tenerissimo, A-Woman ha posto il capo sul busto dell'orso, che ha inziato a leggere L'uomo che piantava gli alberi.

Lunedì mattina non abbiamo fatto l'amore anche se i momenti allegri non sono mancati, specie quando A-Woman che ha accompagnato in stazione AMan, gli ha dato una sberlotta sulla coscia sinistra che ha fatto uno schiocco impressionante. Ci siamo messi a ridere come due pirla.


Martedì sera ci siamo rivisti, una cena con un'amica.

Prima di addormentarci, di nuovo un momento tenero, la seconda notte di lettura. A-Woman appoggia il capo sul busto di AMan e si fa cullare dalle parole.

L'orso l'ha presa pure in giro,

... ora sei la mia bambina ed invece di altre letture che ti farebbero bene ti leggo una fiaba vera, bimba.

Pancia Cantante (in questi giorni è bellissima, tornata ad essere una splendida donna Soshoni, colla treccia scura a lato, AMan è tornata a chiamarla così)  ha sorriso mentre continuava i ghirigori delle sue mani sulla pelle dell'orso.

Anche ieri mattina non abbiamo fatto l'amore.


Un assaggio di normalità?


L'immaginario erotico, di una femmina voluttuosa ed esuberante, avventurosa e complice, nella testa di AMan è ridotto male. Ma tutto ciò ha un senso, credo, la trasgressione di un tentativo di normalità. Saremo un uomo ed una donna in una coppia normale, non è questo il desiderio che ripete A-Woman?


Ci vogliamo bene.

E come il caldo che si accumula durante l'estate nelle acque atlantiche al largo delle coste africane occidentali. Non porta bene, a noi che siamo in oziosa attesa al di là dell'oceano.


1 commento:

angeljca ha detto...

momenti così per me occorrono, raggiunta una certa pace poi sopraggiunge anche altro, il bisogno di evoluzione è naturale. per questo credo che l'unico modo per imparare a condividere anche altro sia da vedersi con il tempo, con il confronto... e poi si saprà dire.