(venti e nove - 11)
Interrompemmo i giochi, ad un ceto punto. AMan l'aveva detto: sono emozionato, in realtà erano i capogiri e pure il senso di frustrazione che lo avevano provato, provato da un'orgia emotiva, oltre che, in piccolo, anche fisica. Ci mettemmo a parlare piacevolmente, seduti sul letto, si era stati bene insieme, gli uomini in atteggiamenti teneri, ciascuno colla propria compagna e poi anche guardarsi e scherzare e poi con carezze scambiate.
Era diventato ancora più tardi, saranno state le tre di notte. Abbiamo passato bei momenti in una sorta di calma e giovialità interludio... Ad avere più tempo.... La cosa migliore sarebbe stato non avere limiti di tempo: dire, ok, siamo cotti dopo_sette_ore, ora ci rilassiamo e dormiamo un po', domattina si sta insieme ancora, colazione, bagno in piscina, e poi... Mente e corpi freschi.
A-Woman stava accusando dei cedimenti, per la stanchezza, in auto al ritorno, il giorno dopo, gli disse che a quel punto lei era brasata al barolo, aveva dato. AMan intimorito e frustrato da un cazzo moscio: un limite fisico che precludeva anche un sano godersi la situazione. Ma stavamo bene. Come se fossimo amici di vecchia data, cuccioli di primati in pausa durante i loro giochi educativi, tra il curiosare, l'apprendere, qualche capitombolo, si riparte. C'era stata per tutta la serata una buona comunicazione, del resto ci erano piaciuti da subito, la tastiera diceva che almeno le crape erano vispe e brillanti (anche in questi giorni, nel forum, ci sono stati alcuni interventi apprezzati, quanto si può intuire sugli aspetti sottili laeggendo i forum): le teste e i cuori erano allegri, noi due col mulhadara in panne, o per le mestruazioni o per impotenza.
Lata e Ciocco ripresero a giocare, volevano arrivare alla congiunzione, alla loro congiunzione astrale.
Lata aveva iniziato a pompare il cazzo del marito... noi a lato li accarezzavamo. Per un attimo Ciocco chiese ad A-Woman se avesse voluto aggiungersi alle labbra di Lata. Sono stati compagni molto piacevoli anche su questo, hanno spesso proposto (eravamo imbarazzati e impacciati, arrivati al dunque, sia per l'inesperienza che per gli altri motivi noti), invitato in maniera molto gradevole e gentile al gioco. Vuoi? Volete? Anche voi? Prendevano una mano, traevano a sé, proponevano... Ecco, se è possibile pensare ad un'atmosfera, ad un embrione di atmosfera orgiastica, quello era l'Embrione, lo stato nascente di un decadente e meraviglioso eros "due tre oltre". Orgiastica, giocosa (abbiamo scherzato tutta la serata e pure nel lettone). Era un proprio un quattro, non un uno + uno + uno + uno.
Assistavamo, a lato, alla loro passione, li vedavamo belli, innamorati, scoparsi con foga. Sentire lo sciabordio dei succhi del loro piacere voluttuoso, noi pagetti delle loro nozze oscene.
Ciocco prese Lata alla pecorina e da quel momento fu la regina al centro del piacere. La principessa del Nilo assisa, sul trono della voluttà, al centro del mondo.
Mentre il cazzo maschio la prendeva da terga noi ci prendavamo cura di lei. Ancora baci colla bocca di A-Woman, AMan che le succhiava i seni e i capezzoli fieri. E mani che la accarezzavano, sei mani che la accarezzavano, sulla schiena, sul ventre, afferrarne il capo per i capelli. Dai Ciocco, prendila per i capelli, anche noi facciamo sempre così...
C'era il piacere di sentire che stava abbandonandosi, i gemiti, i mugolii inconfutabili segni. Le mani di AMan sui glutei carnosi e sodi di Lata, massaggiarla con forza, culo impastato, per delizia sua e nostra.
AMan inizio a massaggiarle la rosetta, e poi, delicatamente e con decisione, ad infilarla con un dito. Avevamo parlato del sesso anale, una dimensione a loro ancora poco conosciuta. In quel momento AMan sentiva lo stringere dell'ano di Lata e sotto, i movimenti decisi del grosso cazzo di Ciocco, attraverso quella sottile membrana che separa la delizia del retto da quella della fica. E vedeva i baci e carezze languide tra le teste di donna. Le chiese dopo un po' come stesse: per ora basta così.
Eravamo silenziosi, noi. Forse anche attoniti dalla fantasmagoria erotica. I nostri compagni erano unione e apertura, erano così tenere quelle parole affettuose, quei ti voglio, ti voglio bene, amore mio, che nell'apoteosi della trasgressione, era il loro suggello, nel groviglio laido.
Credo che se sarà, sarà così, come ci hanno fatto vedere e toccare e udire e sentire.
A-Woman era kaputt, si sedette a lato.
Ciocco disse a Lata: baciaglielo.
E labbra di donna, labbra sapienti e di grazia accolsero il cazzo. Il cazzo, piuttosto scemo, direi, si perse una grande occasione. Perché erano labbra di seta e velluto, di corde di violino tese e risonanti. Principessa di bocca, anche. Sensazioni tattili sublimi arrivavano dal basso. Credo che una pompa così sia nel sogno di ogni uomo, pure di AMan, oralmente così restio a lasciarsi andare, si capisce che erano accoliti di piaceri di bocca.
Erano belli.
Ed osceni.
Come sei bella con quella bocca, quella testa che va su e giù.
E la afferrava per il bacino e la sbatteva con foga. dava il cazzo alla sua regina di fica. Dopo un po' le loro contrazioni, prima Lata e poi Ciocco.
Ecco, la quadratura del cerchio, la poesia del cuore e della carne.
Erano rimaste solo le nostre due auto.
Solo pochi istanti al chiudersi degli occhi di A-Woman.

(jammontoya)