Il sapore del corpo lo si inizia a curiosare da piccini. Ci vogliono spiegazioni semplici e chiare, alla portata dei piccoli che capiscono tutto, hanno sensori ed antennine mooolto più attivi e sensibili dei nostri, spiegando che ci sono molteplici modi di stare bene col corpo di altre persone, evitando di creare loro realtà parziali o censurate (il miglior modo di mettere a rischio la vita di una persona è quella di non informarla sulle asperità di un sentiero o sulla perigliosità di un tratto di mare). Oltre le spiegazioni, il vivere quotidiano, l'imprinting che può dare risultati straordinari o tarpare defintivamente le ali. Iniziamo dai piccoli bipedini a creare un mondo... più meglio.
Prova a chiedere ai tuoi amici che cercano di cambiare, cosa intendono! Sentirai delle frasi come: "Voglio diventare più autonomo, diventare più capace, sviluppare la personalità, essere più in pace, realizzarmi, raggiungere l'armonia nella famiglia, ecc.". Di solito questi obiettivi hanno un sapore di "buono". Sono pochi quelli che ti diranno: "Voglio mettere la mia vita sottosopra, voglio diventare ancora più pazza, voglio godere come un maiale, voglio perdere il controllo, voglio trombare come una vacca, voglio fre qualcosa di imprevedibile...". Il sentimento di fondo che accomuna tutti gli obiettivi "bravi" li rende pure tremendamente noiosi! E per fortuna non li raggiungiamo mai: sembra che una parte saggia in noi ci stia dando una mano.
Questo concetto di "bravo" è estremamente radicato nella nostre psiche, perché l'abbiamo sentito fin da piccoli. In tutti i parchi in cui le mamme sono sedute sulle panchine e i bambini giocano nell'erba o nella sabbia, prima o poi sentirai delle frasi come "Fai il bravo!" oppure "Se non fai la brava..." ma non specificano mai cosa intendono veramente per bravo, e i bambini non hanno la capacità di chiedere:
"Mamma, vorresti per favore spiegarmi cosa significihi 'fare il bravo' o, meglio ancora, potresti farmelo vedere in pratica?".
Il bambino, pur non sapendo cosa la mamma gli chiede, reagisce al tono della sua voce, al dito alzato, alle sopracciglia tirate in alto: si contrae, trattiene il respiro, stringe la pancia e manda interiormente l'energia verso la testa per indovinare la pretesa. Si distacca dal proprio istinto, dal suo essere innocente e sensuale, dalla gioia del corpo, perché capisce vagamente che "bravo" deve aver a che fare con "non correre, non urlare, non muoverti, non sporcarti, non essere vitale".
Il bambino, dopo aver ascoltato la frase 10 volte al giorno per 365 giorni per 11 anni (dai 3 ai 14 anni, perché dopo fortunatamente non ascolta più la mamma) cioè in tutto 40.150 volte, ha definitivamente consolidato il messaggio nel suo sistema psicofisico e lo applica a tutta la vita: alle sue relazioni, agli obiettivi professionali, allo sviluppo spirituale, al sesso. E qui succede il disastro, perché un "bravo" amante è uno che ritira la pancia, respira poco, non geme di piacere, si muove in modo contenuto, non si vuole "sporcare" ed è poco vitale. Insomma un "cattivo" amante. Ti immagini cosa può succedere a letto, quando due "bravi" fanno sesso? Quanta spontaneità rimane? E perché, tra tutti i disturbi sessuali, la "mancanza di desiderio" è nettamente in aumento? Il suo incremento annuo supera largamente quello del PIL.
Trasgredire con amore - una guida tantrica
Elmar e Michaela Zadra
Edizioni Mediterranee
p. 84 - 85
14 commenti:
parole sante.
peccato che, poi, disimparare ad essere 'bravi' in quel modo lì costi dolore, e fatica. un percorso accidentato che non solo nessuno ti insegna, ma di cui proprio nessuno ti racconta l'esistenza. scoprirla da sè, allora, può essere all'inizio una fonte di disorientamento, paura. anche perchè non è facile, fra cotanto seme sparso di beghina 'bravura', trovare dei compagni di viaggio autentici.
ultimamente ho avuto relazioni con uomini tanto 'bravi' da riuscire ad assumere, a letto, una rigidità simile a quella di un bastone di quercia. tutto il contrario del desiderio. e alle mie domande sul loro modo di vivere il proprio corpo...occhi sgranati. ero io, ovviamente, quella 'fuori'...
niente. vorrei incontrare più spesso una bravura che significhi anche furore, e passione incasinata e forte e intensa e lasciva come la mia.
baci a voi fortunelli (e 'bravi' - ma stavolta sul serio!)
stones_and_honey
Sicuramente dire "fai il bravo" è più semplice che spiegare "ora non è il caso che urli perchè siamo in un luogo in cui è meglio che stai tranquillo, poi quando siamo fuori puoi ridere e saltare finchè vuoi"
Voglio dire che in una vita equilibrata ci sono momenti in cui è il caso di fare i "bravi" ed altri in cui puoi urlare e lasciarti andare, almeno se si accetta di vivere nel mondo che ci circonda. Forse il vero problema è proprio quello di non saper vivere questa dualità con naturalezza lasciando così che i momenti in cui è necessario dosare la nostra istintività diventino predominanti. Ed è inutile ad un certo punto dare colpe creandosi infiniti alibi, siamo abbastanza "grandi" da capire e scegliere quello che vogliamo
Nel commento precedente mancava la firma, mannaggia, ogni tanto dimentico che il nostro nick ne rappresenta due...anzi, tre :-)
Luì
trasgredire con amore è una bellissima metafora...
È incredibile quanto questo corrisponda al vero.
Non ho mai sopportato sentirmi dire "che faccia da bravo ragazzo", "sei proprio un bravo ragazzo"...
Qualche tempo fa ho scritto su un mio post che "vorrei che la mia vita assomigliasse ad un libro usato, stropicciato, consunto, sottolineato, strappato con le orecchie su tante pagine. Non voglio trovarmi con un volume nuovo di zecca alla fine".
Si, voglio essere un "cattivo" che si gode la vita, voglio godere come un maiale, voglio perdere il controllo, voglio fare qualcosa di imprevedibile!
un bacio
euuiua il tauernello.
Sono sempre stato consapevole di questo fatto, (per chi ha "subito" come me una educazione del genere). Però mi rendo conto che a volte nel rapporto con i miei figli che tendo a sbagliare a mia volta .. forse per pigrizia, forse perchè qualcosa dentro è rimasto;
poi c'è la fativa di partire sempre un po' + lontano rispetto agli altri ..
K.
Il sesso dovrebbe essere uno spazio felice per esprimersi liberamente ed invece lo hanno infarcito di stereotipi. E' come un prato verde ricoperto di cartacce...
Purtroppo è così.
tremendamente divertente ma vero...
il perbenismo è dovunque anche in camera da letto dove fors ela situazione dovrebb eessere ribaltata...
tanto facile a dirsi ma poi a farsi??^^
facciamo i cattivi ! :D
Che post!
Tanto di cappello.
(non ho mai fatto la brava :D)
Spiego ai miei bambini che l'amore tra adulti ha molte forme, non sempre una mamma e un papà e basta. E sento che il mio imbarazzo è... solo mio, loro mi acoltano sghignazzando e ridendosela. Proprio mi rendo conto dei problemi che ci hanno creato e che loro, proprio non hanno.
S.
x utente anonimo (K.):
Non che i no debbamno mancare, Anzi. Ma garda casa sono i no controproducenti quelli che abbondano.
E' giaà ottimo che ti accorgi e sicuramente questo ti permetterà di offrire una migliore educazione ai tuoi bambini. Mica che i genitori debbano essere perfetti, no!? Perfetti no ma miglioranti sì!
x mata63:
Ecco... l'eros non è affatto uno spazio fecile e semplice in cui muoversi liberamente. Non lo è perché non lo è intrinsecamente (è una delle parti più delicate, energetiche, intime dell'essere umano) e non lo è per condizionamenti culturali.
E per questa cosa "affatto facile" quale è la nostra educazione e la nostra formazione? Zero. O poco più
x trascolorare:
Divertente???
I cambiamenti si fanno a piccoli passi.
x boda81:
Anche. Cattivi, porci, scostumati, ingordi, lussuriosi, viziosi, urlatori, golosi...
x anneheche:
Le brave bambine vanno in paradiso. Le altre? Scrivono libri?
x utente anonimo (S.):
Il passo è proprio quello: col ns imbarazzo li educhiamo all'imbarazzo, alla maliziosità, alla morbosità.
Reset
Buttare via tutto. Il sesso è una cosa molto più pulita e piacevole e naturale di quello che ci hanno insegnato e incuclcato.
parole sante davvero. penso che la bilancia si riequilibrerebbe un po' se ogni tanto si sentisse dire, fai quello che senti, prova, insisti... e, sai, devo rifletterci un po', ho avuto un fremito mentre leggevo: "non ti sporcare"... hmm!!! ;)
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