giovedì 17 maggio 2007

HGW XX/7

Ce ne siamo andati in giro per la città. Non molto, a dire il vero, visto che cinghiosprint indossava un paio di decolte' rossopassione minchiebbelle col tacco che gli si fa tanto di cappello. Ci siamo infilati in un ristorantino indiano alquanto "sciccoso" nel quale la ritrosia di A-Woman per cucine etniche (ed esotiche) è stata messa a dura prova. Alla fine, l'orsone, m'hai fatto sbaffare e slurpare alla grande, tentatore che non sei altro.

Siamo entrati al cinema dopo cena, usciti poco prima di mezzanotte, stravolti, esausti di tensioni ed emozioni a repirare e baciarci nella via e poi sul ponte, ad abbracciarci e a piroettare sul marciapiede, mentre i passanti si rallegravano, perfino due centauri passatirombati al volo hanno sorriso e ci hanno gridato un "Evviva!"

Le vite degli altri (Florian Henckel von Donnersmarck) ci aveva centrifugato, una sorte di elettroshock continuo durato 130 minuti. La sentivamo la tensione per quell'oppressione, un amore di Crista Sieland e Georg Dreymann, vissuto sofferto e maciullato nei meccanismi del controllo totale. L'energia del loro eros giunta anche a Wiesler, agente HGW XX/7, a scardinare le ultime resistenze di un puro, nel suo credo nella rivoluzione che lo aveva reso aguzzino difensore fino a trasformarlo, purezza, nel testimone della degenerazione corrotta della classe dirigente del partitostato e quindi nel complice salvifico e silenzioso, voyeuristico col cuore, dell'amore di una attrice e di uno scrittore e della vita sua e loro, almeno in parte.
Barcollanti uscenti dal capolavoro emotivo, cinema grande di testa e cuore, c'erano ancora le decolte' rosse col tacco che custodivano i tuoi i biei piedini. Sali in groppa, A-Woman, baciami un po' qui sul collo, che ho voglia di farti girare un po'. Testa e cuore. Sai che era proprio bbono Dreymann (Sebastian Koch)... Ah sì? C'era un cassonetto, AMan ha tentato di depositarla lì, visto che non c'erano campane per il riciclaggio di cinghiosprinte.
Dedicato ad una persona pura.

She kicked up her heels in Frisco

8 commenti:

mardou60 ha detto...

ecco volevo vederlo quel film ...

Ggioia ha detto...

Ah che bello... sia il film che leggervi.

robesimo ha detto...

grazie per la vostra recensione, fa proprio venire voglia di andare a vederlo.

Sonorson ha detto...

Abbiamo un centro di smaltimento specializzato in cinghiosprinte qui a Genova: manda pure a noi i rifiuti....

JohnDoe467 ha detto...

ma ndo' vai se le cinghiosprinte nn ce l'hai :D

purelust ha detto...

ho visto ieri quel film e m'ha fatto l'ottovolante nel cuore e nella testa.

è veramente un capolavoro!

AWomanAMan ha detto...

x mardou60:

L'assessore alla cultura della città è uscito stravolto. Quasi una sindrome da Stendhal per un'opera veramente grande.



x Ggioia:

Garzie ggio', sempre carina.



x robesimo:

E' una sola chiave di lettura. Certo è che Wiesler è stato veramente umanizzato dall'amore dei due e dal parteciparvi come spione. La sua purezza è rimasta, ha cambiato ragion d'essere



x Sonorson:

:)

'spetta 'spetta che prima o poi arriviamo



x JohnDoe467:

:D



x purelust:

ottovolante... capisco

sixtiesgirl ha detto...

Per me è stato l'inverso, sono andata a vedere la Vie en Rose mentre gli altri se ne sono andati a vedere Le vite degli altri.

Mi hanno detto che mi sono persa un bel film, ma anche io ho risposto la stessa cosa.

A quanto pare nessuno ha sprecato la sua serata.