domenica 1 aprile 2007

Fino a giovedì

Ho resistito fino a giovedì, poi è stato difficile. Non ti ho mai desiderato così.

Dimmelo ancora.

Mi piaci da impazzire.



Venerdì era tornato dal lavoro,. una breve telefonata per avvisarla che sarebbe arrivato un po' tardi. Non comprare nulla, in frigo un sacco di cose buone.

E chi ha detto che mangeremo insieme?

Eppure nella voce, c'era un sorriso tenuto a bada colla camicia di forza.

Si era fatta la doccia, aveva preso il tempo per entrare nel momento, acqua, acqua calda a rilassare prima delle ore delle emozioni. era riuscite a finire e a mandargli un segno: dove sei?

Preparata la casa, accese le candele, sistemati i fiori e le piante. Era uscito per andare a scardinarele le difese.

Aveva suonato, gli aveva aperto l'uscio, lei e quel sorriso fuggitivo dalle catene impotenti che lo cercavano di trattenere. Le braccia incrociate conserte, facevano resistenza quando UnUomo le ha aperte, con forza, prima una, intorno al collo, poi l'altra intorno al torso.

Stringi.

Stringimi, amore mio.


Prima di tutto un abbraccio del cuore. Mi hai lasciato no!?, questo è un abbraccio per i bimbi, per i fratelli, per gli amici, anche per noi.

Stringimi, amore mio.

Stringi così...

Posso strizzarti per bene, vero!? Anche se mi hai lasciato, brutta stronza.

La seconda volta.

A proposito...


Disincantato


(*auro*)

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