Silenzio interrotto

Domenica ci siamo visti relativamente presto. A-Woman è arrivata a casa di AMan alle nove circa. L'aveva messaggiata, dicendole che stava facendo le pulizie, - sempre il solito mattiniero, orsone - gli aveva risposto. Semimarcio in pigiamafelpa e braghe da aikido, che ci starebbe dentro pure un un ippopotamo per gamba, le ha aperto la porta, c'era l'aspirapolvere ancora in giro. E il bucato appena steso. Il solito carciofo, anzi, carciofetto, coi capelli corti, ora.

Semistupenda, i capelli corvini e gli occhi scuri che brillavano, i jeans stretti che risaltavano le gambe belle e lunghe e quel mandolino che lo ha fatto sempre impazzire e il sorriso enel sulle labbra.

Sono così, proprio marciocatorcio, che se mi riprendi ora, posso stare tranquillo.

Abbiamo riso, ridere apre sempre.

E fu un'ora di eternità, di baci, di mani strette, di baci teneri sugli occhi, sulle labbra, baci sulle gote, ridavamo di tanto in tanto, interrompendo il silenzio. Le parole non possono scrivere quell'eternità, sono impotenti.

Siamo Ripartiti, a fatica, dopo un'ora, forse un'ora e mezza di quello stringere di rinascimento. ripartiti per tornare nella vita. E fare quelle piccole cose che ci mancavano, paradossalmente, condivisione tenera e naif. In giro per monti per il cibo prezioso e squisito. E poi a cucinarlo insieme. Essere di nuovo fianco a fianco, anni luce lontani dalla trasgressione, forse nella trasgressione della piccola vita del focolare.

Mettici uno spicchio d'aglio e quel che resta del basilico.

Accendo il fuoco ora, intanto che i saltimbocca sfrigolano in pentola.

Abbiamo fatto l'amore per ore, due? due e mezza? avevamo perso il tempo il pomeriggio.

Una volta sola, uno nelle braccia dell'altro, accovacciati uno nell'anima dell'altro. Era solo il suggello, era dalla mattina che stavamo facendo l'amore. Ridevamo, increduli.

Abbiamo parlato, anche, durante.

(samanthawolov)