lunedì 26 novembre 2007

Fino al polso

Domenica, sveglia al rallentatore, erano le nove circa. Ci avrebbe aspettato un'altra giornata intensa ma ci siamo  presi del tempo per noi. Eccheccazz!

Siamo finiti a fare delle porcate eccelse partendo che più teneramente non sarebbe stato possibile. Abbiamo questo nostro modo strano di incendiarci, che parte da panza, dai sentimenti liquidi e tondi (svadishtana) e dal corematto (anahata). Vien da sorridere perché siamo passati dai bacetti e dalle carezze sul viso a fiamme scintille e lapilli. Energia dall'alto in basso. Non sappiamo neppure come sia iniziato, ecco, il titillio del punto G, A-Woman aveva socchiuso gli occhi, AMan ha avuto l'idea; subito gli sono spuntati i cornetti e un po' di fumi di zolfo sono iniziati a uscirgli dalle orecchie.

Si era alzato da letto.

Cosa fai, birbone?

'spetta...

E' tornato col tubello del lubrificante. Ma questa volta... destinazione ed uso differenti.

Ha inserito prima indice, medio ed anulare, poi il mignolo, infine il pollice.

Calma, calma. Rilassati, respira. E' fondamentale, procedere abbandonandosi. E come partorire un po' partorire di piacere, molte donne ejaculano ed hanno un orgasmo durante il passaggio della testa del loro piccolo, la Natura che premia col piacere il loro potere creativo, fattore.

A-Woman era in visibilio. Cosa fai orsone.... sei un bastardo.

Mi ero ricordato dell'ultima volta, squaw.

Ma come si chiama 'sta cosa? Mi fai impazzire (chiudeva gli occhi, qualche gemito).

Fist fucking, fottere col pugno.


A-Woman mugolava, cogli occhi socchiusi.

Ogni tanto qualche parola come "così mi fai impazzire", scoppio dal piacere.

AMan per non fare pressione sul braccio sinistro si è disteso, appoggiando il capo sul busto di A-Woman: sentiva il cuore che batteva all'impazzata.

Respira, respira profondamente, col diaframma. Lo sai. Come quando correvi.

E il cuore rallentava.

Poi ha deciso che c'era fiducia.

Ciccia, guida tu, prendi la tua mano e regola la pressione. Si era ridisteso sul busto di UnaDonna, l'orecchio appoggiato sulla carne del cuore. C'era una mano lontana, dentro di lei.


E così fu.

A-Woman si è chiavata colla mano di AMan, trovando da sé il ritmo e la profondità, con foga via via maggiore.

Respirava e godeva, stravolta.

Erano le nocche ora a stimolarle il punto G.

Le dita fini della squaw scivolavano nella loro presa sul polso dell'orsone, nello spingere e nel tirare, scivoloso di lubrificante e di piacere.

AMan sentiva la mano sinistra formicolare, stretta dal piacere, stretta da una fica vorace.

Le dita erano birbe, come il padrone e si ostinavano a giocherellare, dentro su quel puntigino.

Fino al polso.


11 Wednesday


(roujo)

1 commento:

entusiasmo ha detto...

adesso sai dove hai smarrito il ròlecs cinese.