martedì 27 novembre 2007

Dittatura del no

Quando lo fate e quando no? Questo purtroppo, per molte coppie  è un tema spinoso e dal punto di vista del piacere, la stragrande maggioranza decide di far l'amore seguendo questo criterio:

Lui vuole Lei vuole Si fa l'amore?







Si


No


No


No




No


No


No


No



Sono chiare le combinazioni dove entrambi sono d'accordo di voler fare l'amore  o non volerlo fare. Salta invece all'occhio che, in questa coppia, vince il "no" in tutti i casi in cui uno dei due vuole e l'altro no. Il potere non è equalmente distributo nella coppia: è la persona che frena ad avercelo in mano. Chi vuole tenere la passione bassa, chi vuole mettersi meno in gioco, ha il potere. Il diritto di veto sconfigge la proposta creativa. Come conseguenza, l'energia e la vitalità della coppia sono altrettanto basse, perché in 3 combinazioni su 4 non lo fanno. Questo principio non è  neppure democratico, altrimenti il risultato  dovrebbe essere 2 su 4, ma è un "regime della paura", una vera e propria dittatura del "no".
Perché vince il no? Perché la nostra più grande paura non è di stare male, di ammalarci, di soffrire o di rimanere soli, ma di stare troppo bene, di scoppiare dal troppo piacere, di avere una vita piena, di essere radiosi nella nostra aura, di essere felici per più di tre giorni consecutivi, di essere veramente intimi, di espandere la nostra coscienza olte i limiti angusti dell'io.
Molti dei nostri "no" crescono su questo terreno. Come disse una bambina di nove anni alla sua mamma "Quando gli adulti dicono che non hanno voglia molto spesso hanno semplicemente paura".
Vediamo cosa succede se togliamo la soddisfazione sessuale dai giochi di potere e invertiamo la tendenza, se seguiamo l'energia del partner che è orientata verso il piacere anziché di chi lo rifiuta. [...]

Fai un accordo con il tuo parner secondo cui per un periodo di prova, per esempio due mesi, tutte le volte che uno dei due vuole fare l'amore, lo fate. Per due mesi seguite questo principio: date la vostra vita di coppia in mano a chi si sente più su e potrebbe tirare su anche il partner che attualmente stà giù; vi lasciate guidare dalla voglia di crescere, dal "sì", da chi in quel momento è più vitale. Almeno in questo periodo, seguite chi è più creativo, chi è orientato al piacere, al cambiamento, all'intimità. Passati i due mesi osservate  come vi sentite [...]

Trasgredire con amore - una guida tantrica
Elmar e Michaela Zadra
Edizioni Mediterranee
p. 128 - 129

Acquistate quel libro prezioso per scoprire come realizzare questa tecnica e come gestire praticamente le differenze in ritmo e le distonie a favore del sì.

Kamasultra

11 commenti:

Nievee ha detto...

Beh, non si può costringere una persona a fare sesso se non ne ha voglia. Io non costringo lui e lui non lo fa con me.



A me sto libro non convince...

anonimo ha detto...

nella mia coppia succede ..... raro che sia io a non avere voglia, accade invece che lui a volte sia "troppo stanco" ma - porello - se prova a dire no so' .... azzi!!! ;-)

Eli



puckdreamer ha detto...

Prima di tutto dovrebbe esserci un lui, poi per il resto nessuna obiezione! :-P

purelust ha detto...

ma che bugia!

lui non vuole, lei vuole,

non si fa un bel niente.



questa è la legge universale.



come fai a far venire un'erezione controvoglia???



le donne sono più versatili.

e tutto sommato, in questo periodo di crisi della virilità, è capitato a tutte di doversi far venire voglia per approfittare di un momento magico.



ne parlavo in questi giorni con alcune mie amiche. siamo tutte, ma proprio tutte, d'accordo su questo.



oh che panorametto inquietante........



prima o poi, mi farò suora, oppure mi sposo il Satiro Beffardo che, seppur beffardo, è pur sempre un satiro ;)

anonimo ha detto...

bravo Man bella la risposta a purelust .... non è solo una questione lei non vuole lui sì e viceversa; è l'arte della seduzione, l'arte del dare e del provare piacere .... non è solo una questione di erezioni o meno ..... e molto di più e va oltre lo standard...

Eli



Nievee ha detto...

Guarda che un pò di uomini ce li ho avuti, e parlo per esperienza diretta. Ho passato momenti di grande stress e li ho visti addosso alle persone che ho amato. Il sesso poteva aiutare a scrollarsi di dosso i pensieri negativi, ma il più della volte la voglia passava in secondo piano.

ioss ha detto...

si uscirebbe dal masochismo del potere dei ruoli.....



un'ottima filosofia .....e poi non sarebbe piu' un a(buso)

anonimo ha detto...

Il problema è che si è solo in due a decidere per cui o si ha l'unaminità dei si, o non si ha la maggioranza. Ecco svelato il perchè della ricerca del sesso di gruppo di AMan: perchè a decidere si sia in 3 o più, ma rigorosamente dispari mi raccomando. Così la decisione sarà molto più democratica, guardate anche la tabellina come viene bene :-)))



Lui vuole Lei vuole Altro vuole Ris

Si Si Si Si

Si Si No Si

Si No Si Si

Si No No No

No Si Si Si

No Si No No

No No Si No

No No No No



_zzzz

anonimo ha detto...

Ma per voi le cose come funzionano? Quando ci sono stati problemi mi pare che il no abbia vinto.

LVA

anonimo ha detto...

La cosa non mi convince. Non è solo una questione di "invitare" l'altro/a a condividere un momento. Facile dire "la nostra più grande paura non è di stare male, di ammalarci, di soffrire o di rimanere soli, ma di stare troppo bene, di scoppiare dal troppo piacere". Giustamente nessuno sceglierebbe di soffrire se l'altra opportunità fosse stare bene. Ma nel momento in cui il compagno/a non aderisce spontaneamente all'invito, evidentemente non è mentalmente predisposto in quella circostanza, e non è attuabile il consiglio dato dal libro ("Per due mesi seguite questo principio: date la vostra vita di coppia in mano a chi si sente più su e potrebbe tirare su anche il partner che attualmente stà giù") perchè così diventa una cosa forzata, e se prima c'erano dei problemi, in questo modo sicuramente aumenteranno, e sì che subentrerà la paura, l'ansia. L'uomo è naturalmente portato verso la procreazione, è un suo istinto, ma per la donna è diverso. Insomma, è risaputo, per esempio, che un uomo si eccita se stimolato visivamente, mentre per una donna è molto più difficile che questo basti. Questo per dire che per la donna è ancora più difficile essere indotta a fare del sesso, per quanto sia con la persona amata, senza che nella sua mente seguano delle sensazioni spiacevoli. Se non c'è una spontanea adesione al sesso da entrambe le parti, credo sia meglio evitare.



L.

puckdreamer ha detto...

No, non ci accontentiamo, anzi direi che siamo diventate (io e il mio alter ego pazzo) molto molto esigenti!