Anime stanche

E' stato un fine settimana zeppo come una scatola di sardine.

In primo luogo il trasloco di A-Woman in una nuova casa, un centinaio di metri più lontano, stessa via. Sabato è passato in operosa compagnia, c'era l' AWClan al completo (a parte AWKid che era col babbo) a dare una mano. Siamo arrivati alla sera brasati, il tempo per tornare a casa di AMan , una doccia, mezzora di relax insieme e poi via a teatro, un ciclo di sei spettacoli (danza, teatro danza e cinematografia) sulla Turchia. Appuntamento con una coppia di carissimi amici, coreografa _ina e e       contrabbassista _rto, ci siamo visti lo spettacolo, la sparizione delle diversità culturali linguistiche ed etniche, tema di importanza assoluta, ma troppo lento_monotono per tutti e quattro, ricorda  i ritmi allungati all'eccesso di Kiarostami. Son orientali ed essi non corrono sempre, forsennatamente. Anzi... ci sarebbe da riflettere. Oltretutto siamo finiti arrosto un'altra volta data la temperatura del teatro.

All'uscita a mangiare un boccone, _ina ed _rto hanno tentato una solenne lavata di capo ad AMan per le sue mattane, solidali con A-Woman. Partivano lancia in resta e poi convenivano che le idee dell'orsone non erano così strampalate.

Al ritorno, in auto, ci siamo parlati un po'. La mattina AMan le aveva chiesto di essere sboccata, di verbalizzare, di gemere la propria libido, uno dei quattro pilastri del piacere.

Un confronto silenzioso e con molta tensione, A-Woman gli ha risposto che non va bene che tenti di cambiarla.

Arrivati al letto ecco il nostro momento amatio, prediletto, l'abbraccio tenero di anime stanche. Gambe e braccia e mani ed occhi che si stringono, le labbra pure, teneramente, nei sussulti minori, nelle raffiche tenere di piccoli baci.

Poi stamane ed oggi. Ci siamo stravolti di piacere, veramente i palpiti, AMan sentiva il cuore di A-Woman galoppare furiosamente, il respiro farsi profondo e regolare, mentre la mano, le nocche delle dita eran là in fondo. E si che ci eravamo svegliati così lontani dal sesso più crudo, proprio dai sorrisi e dei baci e dagli abbracci di capi stretti teneramente sul busto e di carezze mille e più di mille.

Sono esausto, ora, mi si son chiusi gli occhi mentre cercavo l'immagine per questa pagina, scriveremo nei prossimi giorni. Peccato, alcuni  dettagli si trascrivono subito o mai più, vanno persi per sempre. Il tempo passa veloce, c'è la malinconia della domenica sera, ora. Mi godo che mi strugga un po'.