lunedì 20 marzo 2006

Cose buone

C'è molto da dire relativamente alla visita al Femme Chic e cercheremo di farlo nel corso della settimana, se gli avvenimenti lo consentiranno.
Allora, partiamo col profumo buono, quello di forneria la mattina, odore di malto e burro, di cioccolato e biscotti al cacao, di zucchero alla vaniglia, che scende diretto a cuore e panzi e che risveglia ricordi di buoni momenti.

Come ci siamo arrivati l'abbiamo raccontato per sommi capi in Sorprese: ripensandoci, dopo una giornata di sesso mattissimo siamo stati quasi... matti ad andarci, sessualmente e letteralmente spompati, svuotati, ma questo ha permesso una diversa dinamica emotiva.

Allora, la prima cosa, in assoluto che abbiamo percepito è che, rispetto all'ultima volta (il Femme Chic sembrava sede della "Villa anni d'argento") abbiamo trovato un buon numero di coppie giovani e carine.
Ohhh, finalmente, sinceramente iniziavamo a preoccuparci, date le canizie, le calvizie e le pancettizie della fauna maschile che avevamo osservato le ultime volte (AWoman che ha finito di leggere ieri "Confessioni di una coppia scambista" dice che anche Didi scrive spesso della pessima qualità degli uomini e della (sconcertante) differenza di età colle loro compagne).


La seconda osservazione è che i privé possono essere (come lo è stato sabato il Femme Chic) luoghi molto piacevoli, di delikatessen, di profumo di forneria. Ne parlavamo al ritorno, e anche ieri: abbiamo visto molta complicità e molto prendersi attenzione, in questo gioco, del proprio partner.
Le donne che si "tirano" sexy per il piacere esibizionistico del compagno (e proprio, ovviamente), gli uomini che si prendono cura del piacere della propria donna. Abbiamo percepito, forse per il numero elevato di coppie giovani e nostre coetanee, che c'è questa voglia di giocare, di vivere insieme questa dimensione, di attenzione, di voler creare un intrigo, una complicità.

Occhiali rosa? Forse.
Forse dipende dalla serata (in effetti eravamo scettici sul tornare in quel posto, vista l'ultima volta, diamine, sabato sembrava di essere in un altro locale), dipende dal nostro stato d'animo, dipende da come è andata la giornata.


Certo non sono mancati gli eccessi, le cose kitsch, le esagerazioni di cattivo gusto (appena entrati una sessantenne, sembrava un travestito super lampadato con labbroni al silicone sul punto di esplodere, una moretta stile lesbo, con un viso a capelli corti, talmente duro che soilo l'abbigliamento in pieno stile anni 80 con spallone imbottite e minigonna nera tubino che lasciava scoperte le autoreggenti in una combinazione orribile, un paio di singoli male vestiti, mal curati e con bava alla bocca). Ma questo fa parte della vita e sono lì dentro come là fuori.


Resta il fatto che abbiamo intuito molta attenzione, complicità, anche affetto.
Ci sono state anche le buone cose di ... "gusto discutibile": ad un certo punto nell'area disco-bar sono arrivate due coppie: le due donne erano obese. Eppure, c'è stato un momento in cui si sono messe a ballare in stile lap-dance di fornte ai loro uomini. Che hanno apprezzato e con un sorriso a 32 denti, hanno poi appoggiato le loro mani sui glutei alquanto in carne delle loro ballerine. Si, forse di cattivo gusto, ma da idea del gioco e dell'attenzione reciproca.

Ma ci sono tante immagini, quadretti di trasgressione così intima, alla fine, che hanno reso un polittico di leccornie.
Abbiamo visto, nella camera delle coppie, un donna tutta tirata, con scarpe a zeppa stile sadomaso, col suo uomo intento, tra le gambe, a darle piacere.
Allora, le calze autoreggenti e le calzature trasgressive cozzavano con lo stile da impiegato bancario del compagno. Ma erano teneri, così teneri, a giocare e a darsi piacere, a prendersi cura una dell'altro.

Se togli gli occhiali a stile "perdizione morbosa" e metti quelli del "gioco complice" e concentri la tua mente e la tua anima sul bicchiere pieno, ti rendi conto di essere fornito in una forneria di molte cose buone.


7 commenti:

emiliana ha detto...

Via Wild Pianura in che senso? (commento tuo sullo Spettro)

dandi ha detto...

attendiamo il seguito :-)

arcanico ha detto...

Non posso dire nulla oltre a : >

Baffobp ha detto...

Chocolate Kings è stato il mio primo concerto dal vivo, avevo 15 anni, meraviglioso.

HenryAndJune ha detto...

Bella questa descrizione, forse una delle più belle che abbia letto a proposito di un privè. Probabilmente anche quando andremo noi per la prima volta ci divertiremo a guardare...non da guardoni, ma da osservatori come ci piace essere, magari cercando di cogliere qualche sfumatura in più oltre al sessosadomasovoyeurecc.ecc., quelle sfumature che avete colto voi e che sono ciò che ci ha sempre intrigato di questi "giochi tra coppie"...e sapere di non essere i soli a pensarla così, tra chili e chili di carne umana e quintali di voglie represse che si vedono in giro, è confortante :-)



H.

magnolia75 ha detto...

descrizioni così precise le vostre...siete riusciti a farmi "vedere"il posto in cui siete stati...ne sono stranamente "incuriosita"...

AWomanAMan ha detto...

x emiliana:

ti abbiamo risposto in privato



x dandi:

ti accontenteremo



x arcanico:

:)



x Baffobp:

la locandina di quel concerto rende l'idea, ricorda un poco l'esibizione civettuola delle due donne obese



x HenryAndJune:

anta e troveret ciò che cercate.

Se pensi che il sesso sia sporco trovi lo sporco, la stalla. Se pensi che sia un esperienza tramite il corpo e che possa elevare, troverai la forneria. E' importantissimo, fondamentale l'approccio mentale. Poi, in sincerità: non smepre la forneria sforna cornetti e torte squisite e croccanti...

Dipende dalla lievitazione, che non è mai uguale.



x magnolia75:

grazie per l'apprezzamento: in realtà dobbiamo ancora raccontare alcune cose importanti e cercheremo di farlo