Sabato ciascuno dei due aveva impegni. A-Woman con il trasloco della casa di famiglia nei monti, AMan impegnato con l'arrivo del camion con agrumi e altri
prodotti dalla Sicilia. E' apparsa poi quasi alla fine della consegna dei prodotti ai gasisti. In fin dei conti la voglia di tornare ad un livello di comunanza è fatto anche di questo. L'energia del ritrovarsi e di una sana, buona, rivitalizzante (specialmente per il nostro ego)
chiavata è stata proprio una benzina per la coppia.
A fine consegna abbiamo preso un aperitivo al volo e parlando di questo e quello siamo finiti a discutere di SUV. Diciamo che una cosa che mi piace di alcume menti del gas è che oltre che essere brillanti sono anche radicali, anche nelle azioni (abbiamo fatto e facciamo alcune cose resisteenti interessanti, meglio non dire nulla di più).
Insomma siamo finiti ai cancheri, agli insulti e a malauguri perfidi di varia sorte da parte di molti ai fautori di questa idiozia. E' intervenuta incazzosa dicendo che siamo estremisti e teorici. La cosa è finita lì. Poi a casa abbiamo finito a discutere animatamente, quasi litigare, sempre sulla questione.
Si è verificato un fatto: l'inversione dei ruoli: AMan a fare il comunista (in realtà si tratta di ecologismo radicale), lei a difendere la libertà di... andare coi SUV. Eravamo incazzati di brutto una con l'altro. Ancora un buon pieno di energia. Quando la persona amata si distacca, diventa così netta in aura, diventa desiderabile. E così è stato.
Era tardi, eravamo già tornati a casa. Questa volta ci siamo dilettati in cucina: un piatto di spaghetti alla puttanesca (come possono rasentare la perfezione estetica ed organolettica certi piatti poveri, quando si lavora con ingredienti eccellenti, questa volta le acciughe e le olive dalla Sicilia e pure i pomidorini - trasgressione una tantum al calendario biologico e a km zero, ma i pomidorini erano veramente deliziosi, piccole caramelle rosse dolciaspre - e, trasgressione bis, le fragole).
Faceva freddo e così abbiamo acceso il fuoco. Ci siamo ritrovati al ti voglio bene e ti do il cibo buono e sano per la tua vita e col calore del focolare. Bello. Bello anche per il contrasto del non bello prececedente, di queste settimane di sminchiatura personale.
Seduti al tavolo con la squaw vicino al fuoco (il posto delle donne, hanno sempre freddo :) abbiamo parlato.
Le nostre debolezze, le nostre fragilità. Una certa onestà intellettuale che con qualche informazione e conoscenza non ci permette la fuga del raccontarcela su allegramente. Questo può essere un vincolo che da anche buoni frutti, a medio lungo termine. Come ogni fatica.
Sono fragile in questo periodo, AMan.
Lo si percepì in seguito, un paio di ore più tardi.
Dopo ver ben mangiato, dopo aver ben bevuto (un rosè di merlot recuperato fresco di produzione dal nostro vignajolo proprio beverino, sì sì!) eravamo al fuoco, a conversare.
Ehi, easily, è qui che la tua dritta ha imperversato.
Senti, ho sentito che c'è una serata di musica interessante. Un posto che mi faceva impazzire tempo addietro. Stasera
al Link un
programma interessante. Bella gente quel mistone di alternativi, creativi, architetti, senzarteneparte,
gay,
fashion victims, drogati, transgender, fuoroni. Le si son illuminati gli occhi. Solo che vuoi l'abbiocco post prandiale, vuoi la stanchezza per tutto il giorno di impegni per il gas... AMan stava sprofondando nella pigrizia della sera, del dopo cena.
Fatti una doccia, dai andiamo. Sicura? Sì.
Così A-Woman è stata fantastica. Si è realizzata, per questa volta, il fatto che la coppia non si seda, ma si stimola, si pungola.
Un'oretta e mezza prima di entrare nel cuore di techno pulsante martellante del Link (preferito di gran lunga il suono Detroit di Acquaviva alla minimal dell'olandese, non mi piace affatto, già conoscevo quella tendenza nella psy trance). Finalmente della buona muzica elettronica, non la robagli commercialoide che impera ovunque.
Ma prima di entrare, in viaggio, la fragilità di A-Woman (pure di Aman in realtà) si manifestò.

(via link)