martedì 9 dicembre 2008

Del figliare, della mente, dell'eros

Venerdì sera ci siamo visti, solite teste calde, per capire cosa fare alle amministrative. Ad un certo punto un compagno di Sinistra Critica, _ino, iscritto all'UAAR, ha detto che non ne vuole sapere di ingerenze cattoliche. La Cei ha sbattuto le ciglia e il governo della repubblica itagliana del vaticano ha subito messo da parte 120 milioni di euro di finanziamento alle scuole cattoliche. Stato teoclericale. Osho li chiamava preti e politic(ant)i, sempre in combutta a delinquere. _ino era partito con un'affermazione : prima o poi, morale e dogmi clericali vengono su e spaccano tutto. E' iniziata una discussione, sempre più accesa, sempre più dura. Un cattocompagno convinto assertore della decrescita si è alterato quando abbiamo iniziato a parlare di decrescita demografica. Ha quattro figli. Arrivano a negare l'aritmetica da seconda elementare



quattro figli sobri consumano il quadruplo di un figlio sobrio



Figuriamoci poi se i figli diventeranno, al 98%, consumisti. Tutte le decrescite possibili, ma MAI quella demografica. Ragionamenti crollati, pensiero critico sparito, di decrescita demografica non se ne parla, non esiste. Entra le fede come un bulldozer sui ragionamenti più elementari, su quelli demografici ma anche su tutti quelli che non concordano con ciò che ha detto il pastore. Non capiscono più nulla, si crede solamente, ci sono mille cento ma. Ne smonti millenovantanove, rimane l'ultimo, come affermava Sartori, rimane IL tabù. Quando si arriva a qualcosa che non è quanto stabilito dal clero, devi scegliere e i catto scelgono sempre il vaticano, i mussu scelgono sempre il muftì. Quando si arriva alla questione demografica, le menti collassano.  Questo è il più grande tabù. Nella Genesi c'è il principio del principio e il principio della fine, la reificazione della donna a strumento di produzione, un insulto a Shakti, a Madre Terra.



Siamo sempre all'interpretazione  biologica della sessualità, per i cattocattolici il male minore rispetto alla castità. Ma se facessero più l'amore e meno figli? Se ci fosse un po' di eros, di amore al posto della simbiosi riproduttiva? No, entrano mille dogmi e credenze e parole di fede che spengono tutto.

Il collasso del pensiero e l'abbandonarsi al peggior ciarpame religioso mi porta sempre più verso posizioni cinesi, nel limitare la riproduzione conigliesca irresponsabile. Servirebbero decenni di nuova pulizia napoleonica.

Fare figli è un atto sociale, non un atto privato. La tua libertà finisce dove inizia la mia.



Ci sono le parole di Terzani, sulla questione demografica cinese. Osserva con spirito critico pro e contro del controllo (forzato) delle nascite. Ingerenza totalitaria che lede il diritto delle persone? ma solo una persona sprovveduta e che non pensa può etichettarla semplicisticamente così. Invece 'sti conigli della figliolanza, non iniziano neppure a pensare che sia un problema. La biologia parla chiaro su ciò che succede nelle popolazioni che esplodono numericamente, non sono scenari gradevoli. Tutto ciò insieme con la più crassa e grande ignoranza sulle dinamiche dell'eros. La cultura sessuale è, quando va bene, qualche nozione sulla riproduzione. Siamo veramernte alla zootecnia religiosa, umana.

Taci, non è vero, lo dicono le_sacre_scritture.



P.S.

Se avessi passato un fine settimana d'amore con A-Woman sarei molto più rilassato, amorevole, non cinico, acido ed aggressivo. Infatti...




1 commento:

anonimo ha detto...

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