san Pignoletto

Non ho avuto ancora tempo di scrivere di lunedì. Della scorpacciata di noi, se non per un qualche cenno. Tornati dal giro dagli amici, è iniziata col cibo, il nostro banchetto dei sensi e dell'anima. Prepararlo e gustarlo. Cose semplici, di stagione. Solo il basilico genovese, ora, il primo, quello che cresce impetuoso dai vasi, così profumato, non ancora andato in fiore, permette di inebriarsi di profumo e colore.

Eravamo felici, in poggiolo. A-Woman gustava il pIgnoletto fresco, beverino e frizzante. Come ama le bollicine. A-Woman. E' quello che abbiam preso da _nti? Sì. Apperò.

Si, l'unica cosa èvariointi sparecchiare e sistemare le stoviglie, dopo, che pesa. Ma non troveremo un posto coi lumi, le piccole lanterne colle fiammelle dello spirito e del desiderio, i fiori variopinti e carnosi, nei vasi e la vista, come il nostro piccolo poggiolo sulla valle dove iniziamo a consumarci, dove i sensi partono seguiti dai desideri. Stava mettendo via qualcosa, A-Woman quando AMan l'ha abbracciata da tergo. I baci a go-go sulla coppa, quelli che la mandano in solluchero. Le mani a sbronfanfarle le poppe, ogni impasto in più si facevano più sode e turgide, arrivava il sangue lì sotto. Siamo finiti presto dal poggiolo all'interno, la foga aumentava e forse non è il caso di far udire ai vicini i nosti suoni d'amore, anche se AMan di tanto in tanto si diverte a scandalizzarla, a succhiarle un seno od entrambi, dopo averli estratti ed esposti oscenamente, lì, al cospetto di tutto e di tutti.

Ci siamo trovati scoperecci in pochi minuti, animalmente. AMan da tergo, talmente irruento che non ha aspettato che le si bagnasse la fica, fino all'ingresso. Le ha abbassato i jeans stretti antistupro, ha preso un goccio d'olio dalla bottiglia vicina, l'ha entrata. Era ancora chiusa e pulsante, era grosso e rigido, incastro stretto e serico. Il vino è stato sedativo... siamo arrivati a scoparci come in un porno, in una sequenza di pistonamenti meccanici al limite del violento. Era in visibilio, A-Woman. Le piace quell'irruenza e AMan non la soddisfa spesso, per resistere più a lungo. Sentivamo schioccare le carni, AMan la teneva per la chioma carbonina o per le zinne, impastate aggressivamente anche quelle.

Andiamo sul letto.

Perché? gli ha chiesto.

La stava già trascinando. L'ha presa da dietro, da sopra. E' una posisizone che può essere fantasticamente eccitante e brutale. Solo che lavorando colle gambe AMan la tiene per i rapporti successivi al primo, quando la tensione spremi cazzocoglioni è sostenibile. Il vino che funzionava, il cazzo era quasi anestetizzato e grosso. Mariavergine, che grazia divina! Colpi a martellarla come i bpm di un EP di Jeff Mills l'hanno portata in prossimità dell'apice. Ella ha preso il comando e gli ha ordinato: ora inculami!

Credo che sarebbe bello vederci, vedere i glutei di UnMaschio, l'asta con scroto e fallo e radice che entrano, fino in fondo, in un culo a mandolino goloso, che più mangia e più ha appetito, sotto la mandorla vulvare vuota e insoddisfatta, incastonata nell'incavo delle cosce vicine.

Ansimava, rumori animali quasi sgraziati, prima UnaDonna, poi lui.

Ora mi svuoto i coglioni in te, baldracca ingorda, le ha urlato.

Gemiti, pulsazioni, contrazioni... persi nel mare nostro.



Sorridavamo, ansimanti, ancora lui sopra di lei, abbandonati e svuotati. Siamo passati dal mi_svuoto_in_te_baldracca ai baci teneri. In effetti comico, abbiamo riso per quel contrasto di eccessi opposti a pochi secondi uno dall'altro. Anche questa volta siamo venuti insieme; inizia a non entusiasmarmi, si perde il gusto eccelso, la lussuria massima di ingozzarsi del piacere dell'altro.

Grazie comunque, san Pignoletto.