martedì 3 giugno 2008

600km

Ci siamo visti poco prima delle sedici. A-Woman arrivata trafelata e sotto molta tensione. In questi giorni ha fatto da pallina da flipper per le esigenze di genitori, AWKid, padre di questo e tirannie della capa al lavoro. Il risultato? E' arrivata nervosa e tesa al nostro rivederci.

Tempo variabile, pareva che arrivasse un bel temporale, AMan le aveva proposto di andare sul Po, nel ferrarese, a vedere la piena decennale, spettacolo raro, del fiume così grande e terrifico. Eravamo stanchi entrambi, AMan aveva sentito anche l'amico anarchico, che, fortunatamente, lo ha con-vinto di venire a trovarlo. E così è stato.

Ci  siamo avventurati a pochi chilometri da casa, su per una stradina erta come la fatica, che partiva da una pieve romanica, verso un buco di culo del mondo. Abbiamo lasciato la AWMobile e siamo proseguiti a piedi, per qualche minuto, in un giardino, un brolo, di molte delizie una più bella dell'altra. Piselli, cipolle, aglio, gerani, frumento, ceci, orzo, vigne, campanule, patate, carote, prati, farro, noci, radicchio, ginestre, elicriso, castagni. Anche due caprioli, a pochi metri di distanza. Camminavamo, camminavamo in quel mosaico di verdi diversi, di rettangoli e quadretto, in quel patchwork di natura meravigliosa e la tensione calava. Qualche sorriso, AMan che faceva lo scemone, le toccava il culo, le strizzava le poppe. Si è sciolta, la tensione, gradualmente. Siamo arrivati in un angolo di paradiso, da AMFriend e compagna. Abbiamo proseguito con loro, nelll'arte di un borghetto anti. No auto, no asfalto, no rumori, tutto piccino e curvo, non c'è un due metri  che siano retti. Materiali naturali, certo, solo ferro, pietra, legno e cotto. Ma non solo quello. Anche il fatto che non ci siano recinzioni, la dimensioni delle casucce colle finestre piccole, architravi e archetti in pietra serena, il fatto che non ci siano porte, cancelli, recinzioni e staccionate. Era come se camminassimo indietro nel tempo, nel giardinetto dei nani, nella Terra della Fiaba del villaggio piccolo delle delizie, nel cesello, nel burano della perfezione estetica e sensuale dellìHomo Faber Sapiens sposato intimamente colla Natura Madre e signora. Camminavamo tra i castagni e poi nella cantina e nel giardino di costa, sotto le rupi  e la selva selvaggi dell'Appennino. Puoi capire come Stendhal e Goethe si fossero innamorati nei loro viaggi nel Belpaese.

I baci erano tornati a risuonare, a schioccare, tra il frassino, la ginestra e il suono del cuculo. Rideva, AMFriend, quando AMAn si lamentava della spilorceria di baci di A-Woman. E' lei la vera orsa. Ma passo dopo passo, qualche bacio in più iniziava ad arrivare.

Vi fermate a cena?

Non sapevano che le nostre ore sono contate. Avevamo voglia di tornare a casa, con quelle cose buone e usare la mani per preparare il cibo e poi per noi. In auto le ha preso la mano sinistra, faceva il brutto muso storto, si è accarezzato con quella mano la guancia destra. A-Woman ha riso. Ha proseguito da sola, poi. AMan si è lamentato della strada, mi sarebbe piaciuto se fosse stata lunga 600 km.



(awomanaman)

3 commenti:

anonimo ha detto...

Che bello...

anonimo ha detto...

Ah sempre ZuZuli, sloggata e beneficamente invidiosa:)

AWomanAMan ha detto...

AWoman mi ricordava, tempo addietro, che abbiamo una macchina fotografica digitale, che io acquistai soprattutto per farle qualche foto "speciale". L'iconoclastia di A-Woman per quel genere di immagini è nota. Nei prossimi giorni vedrò di caricare una foto di quelle scattare ieri.