venerdì 10 luglio 2009

Dolce amaro salato agro - 3





(Dolce amaro salato agro - 2)



Sì, in quel momento, seduti a guarda sotto la valle, il nostro risotto fumante ai fiori di zucca con le macchie di giallo dentro, ad irrettirci col suo profumo, lui si è quasi alzato, l'impulso era stato intenso. Avrebbe voluto dirle :- sai che sarebbe bello se... Sì, una semplice cena insieme era la celebrazione del nostro rito di innamorati. Ti stavo dicendo che sarebbe bello, con te, amore mio. Mi sono accorto che non posso dirti che sarebbe bello andare via qualche giorno di vacanza insieme. Ma l'ho sentito.

Staremmo bene insieme, noi, a lungo?

Mah, non so.

Il batticuore. UnaDonna aveva gli occhi umidi, forse gli effetti di qualche carezza, a volte un po' pudica, sul viso o dei bacetti sulla mano sinistra - dammi la mano che mi  devo pulire la bocca, ridevano poi. Hanno cercato di ricordarsi. Dunque, quando siamo andati via? Al massimo tre notti. Alla Capraia, le Cinque Terre, e all'inizio, in montagna, a fine 2005, quando pareva possibile [anche la Maremma, ma ce lo siamo dimenticati, martedì, NdAMan].

Il cuore batteva.

Andiamo a farci un giro? In una sera volevamo metterci anche un po' di vacanza. Dove andiamo? Mmh fammi pensare. Tuto in una sera, incontrarci, sedurci, l'amaro, l'ego ferito, la tensione che cala e torniamo innamorati, il cibo, andar via, alla scoperta del mondo. Sì, andiamo! Via, qualche chilometro, a sperderci per una valletta remota, la luna piena sopra la crapa. Un vecchio borgo, si vedevano le onde scure degli appennini, inondati di luice argentea, i punti arancioni sullo scuro, da lontano i lampioni che vomitano fiumi di luce merdogiallognola sono meno insopportabili. Un po' di odore di fieno, la stalla in pietra, la coppia di contadini, lui con il cappello in paglia sulla testa. Un viaggio indietro di 50 anni. Sulla strada del ritorno, per curiosità, ci siamo fermati a vedere un altro centro abitato, un'orribile, anonima, distesa di edifici nuovi, non vecchi, lapeggiore modernità, una roba senza centro, senz'anima, c'era perfino un hotel, sembrava strappato dalla peggiore cubica parallepipederia del turismificio romagnolo, che cazzo andranno  a fare in un posto così orrendo i turisti in un albergo così condominialmente brutto?

Via via, giù per stradina di boschi, fino a casa, la luna piena sopra.

Vorrei fare l'amore con te. Anche io, non sai quanta voglia. Ho un flusso troppo abbondante, stasera, orsone, la prima sera. Ci rimase solo di abbracciarci teneramente. Labbra tenere, e braccia che tengono a te, è già l'amore del mondo.

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