martedì 19 agosto 2008

Una su quattro

  • Gli scambisti dell'ora di pranzo
    Viaggio nella nuova trasgressione degli italiani: tradimenti incrociati, anche nella pausa pranzo
    C’è qualcosa che non torna, ma se siete in otto a tavola, metà uomini e metà donne, pensateci sopra. In Italia, una coppia su quattro pratica lo scambio.
    (lastampa.it)

Dopo alcune settimane sono tornato in LeClubPrive.net e ho trovato alcune discussioni interessanti tra le quali un riferimento all'articolo de La Stampa. Un'indagine de la Repubblica, più o meno del 2003, se ricordo bene, pubblicata in un Venerdì, citava di 750000 coppie che hanno scambiato almeno una volta. Facendo due calcoli spannometrici si arrivava al 10% della popolazione sessualmente attiva.
Nell'articolo di Pierangelo Sapegno si citano due milioni di coppie e si arriva a stimare un 25% della popolazione sessualmente attiva. Ritengo sia ragionevole stimare che la dimensione delle coppie non chiuse sia dell'ordine del 10^6.
Francamente mi rallegro.
Piano piano le persone stanno migliorando e con esse, ritengo, anche la società che esse formano.
Oh yeah! :)

43 commenti:

anonimo ha detto...

Allora, mio caro A man, il concetto è molto semplice..

Da ragazzini è possibile sbagliare

da adulti è possibile riparare l'errore commesso in gioventù seguendo strategie alternative al fine di non farsi troppo male..

Ma, la nostra cultura italiana non è ancora pronta e forse non lo sarà MAI a dividere il suo letto con un'altra donna..

Allora le reazioni possono essere le seguenti:

-mi tradisci = t'ammazzo

- mi tradisci= ti lascio

-mi trasci= non ti mollo ma ti restituisco la stessa moneta..

In nessun caso si subisce passivamente un'offesa così GRAVE..

Poi, esistono gli attenutanti..

Moglie trascurata o Marito poco compreso

Litigi causati o meglio premeditati da ex fidanzati che iscenano tradimenti per farci saltare per aria come bombe atomiche..

Io personalmente oscillerei tra la prima e la seconda..

Che poi, lasciando la persona e cercando di costruire o ricostruire altrove è come ucciderne il ricordo (o cercare disperatamente d'uccidere il ricordo al fine di salvare se stessi)...

La terza ipotesi in realtà s'identifica più in ripicca che non nella volontà di volersi liberare definitivamente del ricordo della persona amata..

Lo stato IDEALE è la monogamia

Amare e fare ALL'AMORE con l'uomo o la donna amata..perchè desiderare altro?

Alimentare il desiderio nella coppia che è meglio, se la coppia non basta significa solo una cosa: L'amore e l'attrazione non camminano di pari passo..ma è un problema che per il momento non ci riguarda dunque dobbiamo proprio discuterne ora fasciandoci anticipatamente la testa o pensiamo a viverlo prima di crepare?

BaroneAgamennone ha detto...

utente anonimo, mi sa che stai parlando di una cosa diversa...



il tradimento avviene di nascosto e all'insaputa dell'altro/a e presuppone l'esistenza di tre persone (lui, lei e l'altro/a);



lo scambio di coppia è fatto in piena consapevolezza e con il consenso di almeno quattro persone (lui/lei e lui/lei).



Quanto agli errori che si fanno da ragazzi, ci insegnano e poi non si ripetono da adulti, il discorso sarebbe lungo, ma non sono d'accordo nemmeno su quello.

anonimo ha detto...

Gentile signor Barone..

Sono del tutto contraria agli scambi di coppia, per me non fa alcuna differenza se la cosa si svolga in mia presenza o, in mia assenza..

Sarò antica nel pensar questo ma, rimango seriamente ancorata per certi versi ai motti passati:" occhio che non vede, cuore che non duole".

Credo che, la consapevolezza mi ucciderebbe..

Del resto, il desiderio del mio cmpagno non più proiettato nella mia persona sarebbe sufficiente a spiegare il tutto..

Gli uomini non siete di certo bestie, ed è sciocco chi, pur di non accettare la verità, o per meglio dire, al fine di addolcirla un pò, afferma il contrario..

Lo scambio di coppia è l'alternativa alla patologia già radicata in seno al rapporto..ostinarsi ad affermare il contrario si può, senza avere la presunzione però d'essere nel giusto.

anonimo ha detto...

O per meglio dire, il desidero del mio compagno non più proiettato nei confronti della mia ESCLUSIVA persona..provocherebbe in me un'unica estrema condzione che per definizione è:" disinnamoramento"..

Certo, conosco situazioni altrettanto patologiche di donne che, al fine d'evitare il tracollo matrimoniale siano state capaci d'accettare tale tipo di realtà,intravedendo nella stessa, una scappatoia alternativa al divorzio, in quanto convinte che, il tradimento riguardasse la mera attrazione fisica..Per poi, scoprire, nel tempo, che, di fatto non era esattamente così..

Ma siamo perfettamente consapevoli che, il tempo riuscirà a sanare ogni ferita regalando la forza necessaria per guardare in faccia la realtà senza ledere oltremodo la propria DIGNITA'.

anonimo ha detto...

Significato etimologico del termine amare= affetto vivo, desiderio ardente verso persona o una cosa a noi piacevole e cara, aspirazione dell'uomo al Divino, al bene assoluto, passione..



attrazione=gravitazione..Forza insita nella materia per cuile molecole di uno stesso corpo tendono a mantenersi unite e compatte: forza di coesione..potere che hanno alcune cose o persone d'attirare piacevolmente a sè il senso e l'anima altrui; fascino,attrattiva, seduzione..



Leggi attentamente, poi, comprenderai che, non c'è amore senza attrazione, ma esiste l'affetto, che ,prescinde tanto dalla prima accezione quanto dalla seconda.

anonimo ha detto...

Non si può desiderare ardentemente qualcosa senza esserne fortemente attratti..dunque, è lapalissiano che, non c'è amore se, non esiste all'interno della coppia attrazione..

anonimo ha detto...

Posto che, fondamento indispensabile, nonchè pilastro del matrimonio intenso non nel senso meramente giuridico si basi sull'esistenza dell'amore che spinge i due nubendi all'obbligo della reciproca assistenza tanto materiale quanto morale..

Venuto meno il sentimento, quel che resta, è un mero contratto da poter sciogliere da un momento all'altro...

Tenuto in considerazione che, venuto meno il sentimento, le possibilità di ledere l'obbligo di fedeltà (intesa come, letto matrimoniale incontaminato) si moltiplicheranno notevolmente..

AWomanAMan ha detto...

La definizione di amore è discreta, si avvicina a quella che prediligo, che è quella del tantra, basata sui sei chakra.

Mancano alcune parti: sentimenti, stima, creativitàcomunicazione.



L'attrazione gravitazionale ricordo che, in fisica, riguarda tutti i corpi con massa, e non è affatto una forza duale.

E' vero che sole e urano si attraggono e che si attraggono anche sole e saturno, ma si attraggono pure calliope, urano, saturno, mercurio e luna, l'uno con l'altro.

Non c'è amore senza attrazione.

Ma c'è attrazione senza amore.

Quindi l'attrazione è, esiste e si manifesta e non in modo esclusivo.

Ma zio sbomballato, non ti sei mai girat* a osservare quel(la) figon*? Quella è attrazione, anche se dubito che tu ami tutti i/le figon* che hai anche minimante desiderato / che hanno attratto la tua attenzione.



Il desiderio ardente deve essere alimentato, come ogni pira. E come si sa, sia a livello popolare, di detti, che come documentato centinaia di volte in letteratura, buone spolverate di novità rischio trasgressione promiscuità scorrettezza piratesca lo alimentano.

Tant'è che nelle terapie efficaci di coppie decotte, quasi sempre si procede con almeno uno di quei farmaci.

Proprio perché se non c'è attrazione e passione, l'amore va... a puttane (e non c'è metafora pià stringente, se preferisci mettici pure puttani, non conosco il tuo genere).

BaroneAgamennone ha detto...

Gentile signora utente anonima,



in questo post si facevano considerazioni sulle statistiche degli scambisti italiani. Non si trattava di presenza o assenza dei partner, di essere all’antica o moderni, o animali inferiori o esseri più intelligenti. E nemmeno di stabilire se anche l’occhio vuole o meno la sua parte.



Posto che era chiaro anche nel suo commento precedente che lei fosse contraria al tradimento, sul quale credo che sia difficile non essere d'accordo, la mia replica era volta esclusivamente a chiarirle la differenza tra quello che si fa all’insaputa dell’altro e quello che si fa con il consenso dell’altro. Credo che la differenza sia sostanziale, così come si distingue tra la violenza sessuale e lo stupro e un rapporto sessuale tra soggetti adulti consenzienti che gradiscono.



Per il resto, ognuno è libero di vivere la propria sessualità e i propri sentimenti come meglio crede, senza pensare di essere dalla parte della ragione o del torto, perché, ragionando diversamente, si finisce con il diventare dei moralisti bigotti.



merchesadixit ha detto...

AWAM, tutto questo parlare di attrazione Vi ha portato a una distrazione: i chakra sono sette!

anonimo ha detto...

Io non sono nè una moralista nè bigotta..Tutt'altro..



Per la sottoscritta c'è differenza tra fantasia e perversione

tra sesso e amore

tra attrazione e seduzione..

Un bel quadro può strappare un semplice commento, nulla di più, e questo mi sembra onestoed umano, anche se strappato dalle labbra di mio marito in mia presenza...(certamente non potrei avere l'ardire di farlo girare bendato, nè tanto meno, essere così BIGOTTA, da ravvisare l'esigenza di denigrare la bellezza che c'è nel mondo cospargendola di volgarità gratuite al solo fine di gratificarmi un pò, nel mio non essere così all'altezza)..

Ma, strappare altro o strippare altro, significherebbe non di certo essere moderni, aperti e quant'altro bensì PERVERSI..che è diverso..

bandolin ha detto...

Ho letto un po' e poi saltato a pie' pari. Caro AwAm, perchè parli di evoluzione?

Parla di condivisione e fermati là. Voglio dire: la questione sta tutta nel mettersi d'accordo. Non esistono rapporti "evoluti" e rapporti non evoluti. Esistono persone felici e persone infelici, qualsiasi cosa facciano: scopare tutta la vita con la stessa persona, tradirsi all'insaputa dell'altro/a, scambiarsi di coppia e quant'altro. Parliamo di felicità e benessere senza dover per forza mettere o togliere paletti. Con ossequio.

anonimo ha detto...

Mio caro signor Man..sono perfettamente d'accordo con lei..

Ma se vuole un consiglio, al fine di garantire un buon esito di vita di coppia...faccia la cortesia, soddisfi la sua sete di pirateria, trasgressione e chi più ne ha più ne metta all'interno di casa sua, in compagnia della sua madame..senza guardare all'esterno del rapporto..perchè se così non dovesse essere..lei rimanderebbe tutto a puttane..come si dica nel gergo tanto popolare quanto borghese..

anonimo ha detto...

Ho incontrato il mio uomo ch'era sovrastato dal volere d'una donna che lo rendeva un perfetto bacchettone..inamidato e classicheggiante al di sopra della moda del momento..perfettamente conforme all'orientamento politico del luogo..

Lo ritrovo che mi pare un pazzo scatenato...spogliato da quelle vesti così strette e meste da comprimerne il respiro..

La follia è vita e l'arte l'unico linguaggio che conosco.



merchesadixit ha detto...

AFORISMA MERCHESIANO



Il settimo chakra è come le gambe. Puoi averle aperte o chiuse, ma le hai comunque!

bandolin ha detto...

Ovvio. Come dice la canzone "Mai come ieri" (Venuti/Consoli):



Perché essere felici

per una vita intera

sarebbe quasi

insopportabile



forse è meglio dondolarsi

tra l'estasi e la noia

cercando le risposte

più plausibili.



Felicità/Infelicità. Siamo fatti di questo. Io contesto il fatto che ci sia una via uguale per tutti per stare bene. Ognuno deve trovare la sua. la tua non è migliore o peggiore di tante altre. E' solo la tua. Da rispettare.

anonimo ha detto...

Da qualche parte una bella canzone diceva così:" Il triangolo No"..

occorre scegliere..

BaroneAgamennone ha detto...


Per u.a. # n. 13



In seconda replica, è sufficiente fermarsi alle differenze tra “fantasia” e “perversione” (con le altre distinzioni, tra sesso e amore o tra attrazione e seduzione, il discorso si farebbe troppo lungo), che un po’ mi ricorda, me lo lasci almeno pensare (anche se lei negherà certamente), la distinzione tra moralisti e perversi (immorali?).



Sia sublimare con la fantasia che realizzare una perversione nascondono, in entrambi i casi, il diffuso e latente desiderio umano di trasgredire le regole prestabilite della monogamia contrattuale. Secondo me, non ci sono molte differenze tra moralisti e perversi.



Il vero moralista ha le stesse fantasie sessuali del perverso, come lo definisce lei), solo che non ha il coraggio di ammetterlo, le rimuove, si autocensura oppure non ha semplicemente l’opportunità di realizzarle. Prima si diceva: “si fa, ma non si dice”. Ora, invece, si pensa e si dice pure, ma non si fa (pubblicamente). Il moralista pensa, dice e sogna di poter fare sesso con il “bel quadro” che vede passare suo marito all‘uscita del ristorante o del cinema, magari lo pensa e lo dice anche mentre fa l’amore con sua moglie. Ma non lo fa perché l’educazione, la tradizione culturale, la morale, la fedeltà o l’amore glielo impediscono e glielo vietano. Ha idea di quello che dicono gli uomini delle donne quando sono radunati in branchi, in ufficio, al bar o al circolo ricreativo? La maggior parte di essi risultano all’anagrafe comunale o si dichiarano pubblicamente: felicemente coniugati con prole, cattolici, eterosessuali, monogami e fedeli.



Molti moralisti-perversi o falsi moralisti (che è un terzo genere da lei non contemplato) raggiungono l’apice dell’eccitazione incatenando la propria moglie con una museruola, facendola vestire in lattice di gomma nera, o da cameriera o da infermiera o usando un pesante turpiloquio da caserma. Ma cosa farebbe il vero moralista se quel bel quadro gli si offrisse al…pennello? Lei ritiene che se il coniuge la ama veramente, si sottrarrebbe al completamento dell’opera d’arte. Probabilmente, un moralista dai nervi saldi e dal carattere irreprensibile ci riesce. Ma sono quasi certo che il limite del puro gusto da esteta vacillerebbe, se la moglie gli dicesse che sarebbe d’accordo a condividere una nuova esperienza sessuale a tre.

AWomanAMan ha detto...

x merchesadixit:

Ahpperò. zio Sahasrara, nzomma, sopra la capocci, ma di fatto come le gambe.

Da sopra piussù a sotto? Merchesa, avete dimostrato che anche i chakra sono circolari. Eppure le gambe sono lineari... Mumble mumble, mi sfugge qualcosa, ci devo avere il chakra di crapa che si è aggrovigliato



x bandolin:

Marooooonnna,

Essere felici una vita intera

La signorina Consoli canta quindi il mito (falso) dei merikani?

Esisua egregissima Bandolina, io propendo e spirillipendo per la teoria del pendolo, piuttosto per quella della retta continua. La seconda la ritengo mortalmente nojosa, direi quasi anestetica.

La mia via? Quale sarebbe? non l'ho ancora capito.

Diciamo che ho alcuni strumenti per non perdermi troppo.

integrità e unitù mente-emozioni-corpo-spirito

amore per sé stessi

osservazione e ascolto

pensiero azione correzione e via di nuovo

Ho verificato anche della strumentazione tradizionale ma, almeno per quanto riguarda me e qualche altre centinaia di milioni di persone e coppie, con risultati che mi paiono, francamente, del tutto insoddisfacenti.

Sono sempre curioso e attento a nuove proposte, salseraccia! :)

Ochetta ha detto...

Oh mai gaaaad

anonimo ha detto...

I nostri abiti parlano di noi..

Riflettono le nostre ideologie politiche-culturali..

C'è poco d'aggiungere, è chiaro che, come ogni mutamento, si rendeva necessario lo scorrere del tempo..

Un reciproco venirsi incontro, questo è AMORE..

Amore è amare l'altro più di se stessi..quando il nostro amore potrebbe cagionargli danno..

Amare l'altro non più di noi stessi nel momento in cui l'amore riversato verso l'altro procurerebbe l'annientamento del sè..

Perchè nessuno potrà mai donare amore se per primo non è capace di "autostimarsi"..d'amarsi..

Dunque, l'amore diventa attesa , cnsapevole e struggente attesa di, congiungersi nel punto giusto, senza recarsi alcun reciproco danno..

Mi pare che la scelta sia stata presa anni or sono..

Le insidiose vie traverse sono strade chiuse, passate, che, non fanno più parte del nostro itinerario di viaggio..

bandolin ha detto...

Scusa eh! Ma hai letto il testo? E' proprio il contrario:



Perché essere felici

per una vita intera

sarebbe quasi

insopportabile



forse è meglio dondolarsi

tra l'estasi e la noia

cercando le risposte

più plausibili.



O no?

anonimo ha detto...

Allora, ritengo d'essere una persona abbastanza matura per prendere atto che, dinanzi al lungo cammino della vita..una distrazione potrebbe coglierci nel fallo..dico potrebbe, ma non è detto che sia...

Essere moralisti significa bacchettare tutto valutandolo solo ed esclusivamente da un punto di vista morale, giudicando il nostro possimo con eccessiva talvolta irragionevole severità..

Questo avrebbe come effetto contrario, la capacità di frustrare i desideri reconditi del nostro partner che, compresso e castigato nel tempo ,potrebbe alimentare ancor più segretamente ,quelle stravanganze non condivise a motivo della grettezza mentale del partner,assumendone così, la veste patologica della perversione o della depravazione totale..

AWomanAMan ha detto...

x Ochetta:

Eccheqquà! Che c'è che ti sbalordisce? che ti stupefa? che ti sframbandola le sinapsi?



x bandolin:

L'ho riletta ancora

con la punteggiatura che non c'è

e che avevo nella crapa.

''nzomma è stata una lettura tra il cinico e il paradossale



Perché essere felici

per una vita intera?

sarebbe quasi

insopportabile



come se Consoli cantasse,sarcastica, che la felicità è insopportabile. Me ne scuso. La seconda strofa, in effetti, è chiara



x utente anonimo (#24, #26):

> Perchè nessuno potrà mai donare amore se per primo non è capace di "autostimarsi"..d'amarsi..



Ottimo. Concordo appieno



> Dunque, l'amore diventa attesa , cnsapevole e struggente attesa



Mah, un po' passivo...



> di, congiungersi nel punto giusto, senza recarsi alcun reciproco danno..



e anche pessimista. Certo che si possono fare danni. Ma se volessimo attendere la perfezione, la sicurezza del non-danno, dovremmo limitarci al nulla, a non fare nulla, neppure amare.

Non sono d'accordo.

Leggo con attenzione.



P.S.

Hai, come dire, uno stile un po' monologico, come se trascrivessi i tuoi ragionamenti interiori. Abbiamo un utente anonim* che parla da sol*, gesticola da sol* animatamente per le vie della diarosfera... :)

anonimo ha detto...

A man..il non fare, inteso come, il non operare all'interno della coppia non esclude a priori il lavoro del singolo elemento per accostarlo perfettamente alla coppia..

MI spiego meglio, se io ho delle deficienze..problemi miei da risolvere prima di partire per il viaggio con te..non posso pensare di risolverli all'interno della coppia perchè questo non sarebbe altro che un peso immane che io scaricherei all'interno della coppia rischiando di schiacciarla di soffocarla ancor prima d'iniziare..

Possiamo prendere 100 se siamo almeno in grado di dare 80 perchè in caso contario, l'eccessivo squilibrio , farebbe pendere il piattello in modo iniquo cagionando moventi e spunti di litigi non gratuiti che condurrebbero inesorabilmente al decesso prematuro d'un rapporto dalle grandi potenziali...

D'altro canto è pur vero che l'attesa produce stanchezza e a volte necessità di prendere ciò che occorre nel cesto più vicino senza spendersi così tanto..ma questo non sarebbe più amore ma comodità, convenienza della strada più scontata..

bandolin ha detto...

Insopportabile per una vita intera, appunto.

BaroneAgamennone ha detto...

I nostri abiti parlano di noi..

Riflettono le nostre ideologie politiche-culturali..




Non sono gli abiti quelli che rendono monaci. E credo che nemmeno la clausura basti per rimanere vergini. E’ il sesso che può parlare di noi. Tutto l’apparato sessuale dell’uomo sta fuori, mentre quello della donna è dentro. Sarà per questo che la sessualità è vissuta diversamente da parte dei due sessi? I sentimenti ed i pensieri non parlano, ma ci dicono molto di più del sesso. Altrimenti non si spiegherebbe perché sembra più fastidioso uno che si intrufola nei meandri della nostra mente, piuttosto che uno che entra con il pisello in una patata.



Era inevitabile che dagli scambisti, al tradimento, si finisse con il parlare della coppia “perfetta“. Quella che non cerca altro che mantenere integra la propria perfezione. Quella perfezione in cui non è più sufficiente amare l’altro, ma occorre amarlo più di sé stessi, rinunciando ad ogni forma di egoismo. Dove per “egoismo” si intende solo quello dell’altro che fa male e non il proprio che fa bene a entrambi. L’eterno braccio di ferro, in cui qualcuno deve cedere qualcosa all’altro, rinunciando ad una parte di sé. Ma la coppia non è il sogno. La coppia nasce per condividere con qualcuno che si ama il proprio sogno. Altrimenti le persone diventano funzionali a qualcosa, diventano solo dei mezzi e non possono essere ciò che sono realmente. Si diventa vecchi e scontati in questo tipo di coppie: rifugio di chi non è riuscito ad essere altro che un clichè. Ci danniamo l’anima a voler dare all’altro la felicità che non sappiamo dare a noi stessi. Oppure speriamo che l’altro possa renderci felice, lo carichiamo di responsabilità e, alla fine, inevitabilmente, l’altro finirà con il deluderci. Sono d’accordo solo su una cosa: la metà della mela da cercare non è l’altro da amare, ma se stessi. Quando sei finalmente riuscito a incontrare l’altra parte di te, finita la tua solitudine, allora sì che non c’è niente di più bello che condividere con una persona la propria vita.

anonimo ha detto...

Gli abiti parlano di noi invece..(eccetto il caso in cui, il soggetto in questione sia un interdetto e dunque incapace di gestirsi da solo, oppure un manichino vestito da terzi)perchè riflettono i nostri gusti personali..che fanno parte di noi..parlano di noi come tutti gli oggetti posati sulla propria scrivania ed anche il pettine che useremo per separe ben benino il lato destro da quello sinistro..

Tutto parte da dentro tanto nell'uomo quanto nella donna..esistono però modi diversi modi di comunicarlo al mondo..

La coppia nasce per condividere il sogno da questo punto in poi sottoscrivo pienamente.

BaroneAgamennone ha detto...


Gli abiti sono importantissimi per chi bada più alla forma e alle apparenze che alla sostanza delle persone. Senza arrivare ai brutti fuori ma belli dentro, a proposito di superficialità e di problemi di doppie punte, non so se ci crederai, ma posso provarti con diversi testimoni oculari che non uso mai il pettine. Non perché sia calvo, ma ho scoperto un paio di decenni fa che le mani e un po’ di gel sono molto più utili per i miei capelli.

anonimo ha detto...

E' facile creare equivoci pur utilizzando la stessa lingua..

Io non ho detto che gli abiti siano importantissimi..ho semplicemente detto che parlano di noi..

Anche uno straccio scelto da noi parla di noi..perchè fra tanti altri stracci abbiamo scelto proprio quello..non so se mi spiego..è questione di stile e lo stile parte da dentro come la bellezza l'amore e tutto il resto..

Per il resto anch'io adoro pettinarmi con le mani ed è per quello che il mio fidanzato mi chiama sempre spettinata..

anonimo ha detto...

Poi, ci sono casi in cui possiamo permetterci di non badare alla forma..ed è quando viviamo la nostra sfera di vita privata..

Ci sono contesti in cui siamo obbligati a vestirci in un certo modo, perchè lo impone la professione perchè che ci piaccia o meno l'immagine professionale ha il suo peso..

Ciò non significa essere nel privato così come ci mostriamo nel pubblico..e non significa neppure essere ipocriti..significa solo difendere se stessi dal mondo che è comosto da varie maschere..Rimanendo noi stessi sempre seppur rivestendo ruoli diversi..

kairosh ha detto...

che strano, tutti questi commenti per un post così ..

BaroneAgamennone ha detto...

eh sì, kairosh, hai notato? quando si parla di coppia e di amore, vengono su un sacco di idee a confronto...sarà anche per questo che servono i blog?



;-)

kairosh ha detto...

no, per me era un post un po' .. banalotto e da Aman non me lo aspettavo

BaroneAgamennone ha detto...

ma dài, kairosh, non è il post che fa i commenti! sono i commenti che fanno il blog! :-)

AWomanAMan ha detto...

x utente anonimo (#28):

> se io ho delle deficienze..problemi miei da risolvere prima di partire per il viaggio con te..

Sacrosantemente vero.

Una cosa che perplide e non poco le persone colle quali mi trovo a pralare di eros, spiritualità, tantra blablabla è la mia, anzi tua >;) osservazione che sono vie per conoscere sé stessi, per milgiorarsi e per amare sé stessi.



x bandolin:

Qualsiasi cosa, per una vita intera, sarebbbe insopportabile.

Pensa ad una delle cose più belle fantastiche che tu abbia vissuto, entra in quello stato d'animo e poi pensa che per il resto della vita saresti solo così.

Un incubo pazzesco! :S



x BaroneAgamennone:

Braccio di ferro? a me non piace affatto, quello è un gioco a somma zero.

L'Eros è un gioco a somma positiva, si fatica in due ma si gioisce in due, si trae giovamente in due. L'illusione collettiva è duplice: deve essere spontaneo e scontato da cui segue che sull'eros, con l'eros non sia necessario lavorare con raziocinio e impegno.

Gli abiti sono importanti, checché se ne dica. Il dilemma estetica-forma vs funzionalità-contenuto è malposto e , come ogni divisione, causa di milleesedicimila casini.

Bauhaus insegnava che...





x utente anonimo (#31):



> non significa essere nel privato così come ci mostriamo nel pubblico..



ahaiahaiahia!

sgamat* subito.

Il non essere nel ... come si è nel... è la fessura che poi si allarga e spacca persona e società da capo a piedi.



La maschera, come è noto professionalmente e non solo, si indossa (spesso a malincuore) solo per condizioni ambientali contingenti ostili.

Nessuno si sognerebbe manco per l'idea non dico di indossare maschere per l'intera vita ma anche solo per solo metà od un terzo di essa.

Esistono persone e la società che esse compongono che sono talmente malate che postulano questa sorta di schizofrenia, di travisamento a mo di cosa doverosa o giusta. Ma si tratta solo di una patologia e, per di più, grave.



x kairosh:

Tempo addietro BaroneAgamennone soleva visitare i diari in compagnia di Nuvolavola e discutevano, insieme, dei temi proposti da quella pagina. Una modalità originale e abbastanza gradevole (a volte con qualche eccesso polemico o di foga ma andavabene così, nulla è solo pregi e senza difetti). Non so se siano ancora loro ad animare la discussione. Forse questo argomento ha portato luce ed energia su alcuni punti a loro poco chiari.

Pagina banale?

Oddio, la statistica in sé è quasi sempre fedda, banale. La verità, se ci pensi, è un semplice ma arrivarci, togliere qui, rimuovi là, scrosta di qui, smonta sotto, togli questo, elimina quello, non è affatto banale.

Cmq, se vuoi verificare se questo argomento sia banale, alla prossima riunione di famiglia, ad esempio, o anche in quella di condominio, distribuisci a tutti una stampa dell'articolo de la Stampa.

Se sbadigliano, ci scarabocchiano sopra, continuano a parlare di Juve - Atalanta o di come sta la zia Pina, continuano a sonnecchiare probabilmente avrai ragione. >;)

anonimo ha detto...

A man ciò che intendevo dire è questo: Se fai l'avvocato e ti presenti in udienza in pantaloncini e t-shirt il giudice di butta fuori o come minimo il tuo assistito non si farà una grande opinione di te..men che meno se ti presenti con una magliettina con su scritto SUPERMAN..

Ma è chiaro che, se la sera hai la sacrosanta abitudine di lasciarti andare tra amici tuoi, con la tua fidanzata o la tua amica del cuore..e indossi la tua maglietta preferita fosse pure FUXIA smagliante..se ti piace dipingerti il volto e giocare a far l' indiano con i tuoi nipotini..ridere a perdi fiato senza curarti troppo del rumore cagionato all'interno della stanza...Non sarai mica skizzofrenico bensì patologicamente "normale".. In questa società di MORTI perchè non frusterai reiteramente i tuoi desideri per obbligo, dovere sociale...La bestia che è in ognuno di noi potrà sfogarsi liberamente, potrà pascolare e liberarsi dalle convenzioni che inibiscono la nostra creatività..

AWomanAMan ha detto...

Bene. Conveniamo sull'irrinunciabilità della maschera.

Teniamolo però come cosa negativa e sulla quale lavorare.

In altre parole è nostro dovere migliorare le condizioni ambientali affinché la maschera sia usata sempre meno.

BaroneAgamennone ha detto...

Non so se siano ancora loro ad animare la discussione.



no, A Man, non credo che tra gli utenti anonimi che leggi qui ci sia Nuvola. Primo, perchè riconoscerei la sua verve da polemista tra mille e non mi pare di leggerla qui; secondo, perchè credo che si firmerebbe con il suo nick.



:-)

kairosh ha detto...

.... "Piano piano le persone stanno migliorando e con esse, ritengo, anche la società che esse formano.

Oh yeah! :) "



questo per me è banale

AWomanAMan ha detto...

x BaroneAgamennone:

Grazie



x kairosh:

Quello è il granello di sabbia che forma la spiaggia, kairosh.

Sinistra e destra compiono sempre quell'errore, affidando il miglioramento della vita alla collettività o alla tecnologia o...

Invece il concetto è assolutamente banale e disarmante: se non sono i mattoncini a migliorare, l'intera cattedrale risulterà instabile, malata, a rischio di crolli.

Se non si miglionano i cuori-anime-spirito-menti da microbi che ci ritroviamo, tecnologia da ciclopi e moralette cazzovulvariche serviranno solo a fare danni peggiormente colossali e a far stare male e peggio le persone.

anonimo ha detto...

mettiamola così

a 500 mt da casa mia abita un tizio che frequenta con la sua seconda moglie i privè - qua lo sanno tutti -

da ragazzo era uno stupidotto e tale è rimasto anche dopo aver iniziato gli "scambi"

kairosh

AWomanAMan ha detto...

Uno stupidotto soddisfatto sessualmente sarà meglio di uno stupidotto acido e frustrato. Certamente il secondo farà molti più danni.