Domenica abbiamo parlato un po', ho "catturato" alcune parole transe, per A-Woman
o - mi piace fare piccole cose
o - tranquillità
o - semplicità
(al principio uno dei primi segni che mi diede fu: - se vuoi il mio amore tienimi sulle spine -. Detto, fatto, con risultati eccellenti!).
Inoltre c'è la questione del maschile (guida, propone, entra) e del femminile (asseconda, accetta, riceve), in parte ruoli in parte vera essenza di cui ho letto recentemente in un libro di tantra (capitolo sulla sessualità anale e del potere di lasciarsi andare, dell'abbandonarsi). A me è venuto in mente questo gioco / terapia / provocazione: d'ora in poi, per qualche tempo invertiamo i ruoli in tutto e per tutto.
o - a lei il gusto e la respons-abilità dì proporre, di interessarsi, di escogitare fine settimana, passatempi e altro, di cucinare, di ospitare, di parlare, di ...
o - a lui iniziare ad accettare, ad apprezzare, a lasciarsi andare, a gustare, a incoraggiare, ad essere ospitato, ...
Riguarda molte cose:
Ad esempio: fino a questo momento era sempre AMan che le dava scariche di bacerozzi più o meno allegri e croccanti, lei pochi anche se con molto amore. Ora invertiamo.
Se A-Woman vorrà studiare qualcosa del sesso e proporlo, ben venga, AMan ascolterà.
Se A-Woman vorrà creare un'atmosfera intrigante ed eccitante, molto sexy, ha l'opportunità di essere una donna seducente, di proporre di invitare il proprio compagno, a lei il bastone di Gandalf, AMan a seguire.
Ottimo che A-Woman proponga il menù e che AMan scelga i vini.
Fino a questo momento abbiamo passato il 90% del tempo a casa di AMan (anche per motivi oggettivi cambiati di recenti in seguito al trasloco): ora staremo a casa sua, nel suo territorio.
Fino a questo momento AMan proponeva e scherzava di sesso e dintorni, A-Woman recepiva e sorrideva maliziosamente, sarà A-Woman ora a fare la cantastorie
...
Scambiare i ruoli permette di capirli vivendoli, sentendoli, che è cosa efficace e molto diversa dal pensarli intellettualmente.
Farà emergere verità e comprensione? Permetterà di capire e quindi di apprezzare ciò che fu? E di trovare nuove dimensioni anche?
Ora, questa è una sfida estremamente impegnativa: ho fatto una FATICA BESTIA questo fine settimana, anche per le condizioni di crisi attuale (oltre al fatto che A-Woman ha, in questi giorni, un'influenza in corso oltre ad una draconiana dieta/cura omeopatica per altri motivi). Ma alla ifne ci sono riuscito, sia pur somatizzando (dormito male la notte, per le preoccupazioni e per la fatica, emotivamente per me stare fermo, accettare, il lento è al limite delle mia possibilità di sopportazione).
E' un'extrema ratio: il malato terminale o guarisce o schiatta definitivamente.
Ho alcuni dubbi
- Per capire e cambiare i ruoli veramente dovremmo stare nel giocoterapia per alcuni mesi almeno; non so se reggerò/reggeremo alla lunga: io sono motivato, A-Woman meno, mi sembra poco convinta.
Uno scambio di ruoli solo per qualche giorno è una facezia, un giochetto. - E' ecologico? è giusta lo scambio dei ruoli o è una forzatura innaturale?
- Non è che questo affossi la già moribonda libido? Sicuramente in principio sarà un gioco a raffreddare ciò che è gia poco più che tiepido. Del resto lo scambio di ruoli, per definizione, deve passare per stati transitori precari e/o scomodi in cui ciascuno deve inventarsi o scoprire un nuovo ruolo nella coppia.
- Fisicamente rimaniamo io maschio e lei femmina in questi giorni il ns sesso è molto scarso e fatto male (intendo sesso anche tutto ciò di erotico che viene prima e dopo): alla fine, anche considerando varianti e giochi alternativi, dovremmo arrivare alla mia e sua eccitazione maschile femminile e relativa "meccanica". Se non sto bene, per troppa fatica che si aggiunge alla crisi della coppia, l'erezione va a farsi benedire (come del resto sta succedendo).
La mia speranza che tutto ciò permetta a ciascuno di capire l'importanza del proprio ruolo e quello dell'altro.
Di capire, almeno un po' l'altro, il gioco proposta - accettazione, guida - essere guidato, insomma molte cose duali che si presentano in coppia. Ciò potrebbe essere l'utilità anche nel caso in cui il paziente non regga la terapia.
Ho gia parlato di tutto ciò ad A-Woman domenica mattina.
In questi giorni sto andando avanti, io uso con lei i nomignoli affettuosi cambiati di genere via SMS oppure il suo stile di scrittura, i suoi termini, anche stasera sarò a casa sua.
Oggi mi ha mandato un messaggio in cui mi chiedeva come mai vicino ai medicamenti omeopatici le avessi messo anche un libro di tantra. Le ho risposto che ho sospeso gli studi, se vuole può farlo lei in questo gioco di scambio di ruoli (come capirete visto che sto scrivendo ci sono delle "eccezioni").
(adattato da un intervento in sessualità - http://it.groups.yahoo.com/group/sessualita/)
9 commenti:
grazie per i tuoi commenti!il tuo è davvero un bel blog...
Scusa a man, volevo dirti il mio umilissimo parere. Trovo che questo gioco che stai mettendo in pratica rischi di essere più distruttivo che altro, in questa delicata fase delle cose. Potrebbe non essere capita fino in fondo, più che altro. E secondo me porta te a una fatica enorme, lei a una forma di chiusura. Io non credo che ci si debba invertire i ruoli per capirsi, o fare sentire la mancanza di certe cose, per risvegliarle... Sulla carta potrebbe essere una buona tecnica, ma privare il ciuchino della carotina dopo il giorno di lavoro per fargli capire che non si è comportato bene... rischia di ammazzarlo definitivamente.
Io credo che voi siate adulti e che vi conosciate, sappiate i meriti dell'altro, riconosciate la bellezza dell' l'incastro erotico e la condivisione della quotidianità. Provate a dire chi può migliorare dove, cosa può cambiare, scrivete su un foglio bianco che ingredienti ci sono e cosa manca, che impegno reciproco vorreste prendervi per uscire da questa impasse... temo che la tua strategia raffreddi ancora di più gli animi. Siete fragili, puntate sui vostri punti di forza, non sulle debolezze. Altrimenti vi perdete. Lei non si sentirà accettata perchè avrà la sensazione che tu la voglia cambiare e tu sarai un registra frustrato.
Scusa il pippone, spero di non essere stata invasiva...
Chiara
Io sono d'accordo con Chiara: forse la vostra strada ideale è rispettare i ruoli. Può essere noioso, sì, ma può anche essere rischioso ''obbligarla'' a essere quello che non è, anche se nell'ottica che si fa per ''salvare'' la coppia.
E provare a salvare i ruoli ma renderli più eccitanti arrivando al limite? Un gioco scherzoso tra padrone e schiava e cose del genere, magari...
Prima che non si capisca: ovviamente giocoso e scherzoso, non robe violente e cattive
ciao ragazzi
un salutino
arciere
x PequenaMariposa:
Grazie. Non è un grande momento per la nostra coppia. Non so se sia un "bel" diario: più che bello forse sarà umano.
x utente anonimo (Chiara):
Chiara, attenzione: noi siamo già a a grande rischio, dobbiamo capire come andar meglio, non come preservare e mantenere una situazione realmente critica. Esponi dubbi e domande che mio mi faccio per primo. Ma senza provarci, senza vivere, non sapremo mai se avremo potuto trovare un rimendio o se, semplicemente, se avremo rinunciato ad una sferzata per paura, per panico, per timore. Probabilmente non conosci tutto il nosto vissuto. Non è possibile ricorrere a ad esercizi e tecniche proposti (o imposti?), A-Woman è decisamente polare nelle sue interazioni, quindi la proposta diretta non funziona, ottiene il rifiuto. E' necessario trovare un modo più fine per arrivare al nucleo, al vivere cognitivo che insegna molto più delle teorie, che non entrano certo nelle simpatie di A-Woman. Grazie.
x Chiccolicca:
Noi veniamo dall'eccitante e stiamo approcciando la normalità. Io non me la sento ora di proporre ancora, anche perché A-Woman martedì sera si era lamentata che ero io a decidere, ha in parte ragione, è proprio il problema dei ruoli impietritisi nel tempo.
Cambiare... A fronte di un problema si può anche decidere di morire per non cambiare >;)
x arciere:
Buongiorno a te.
x PV64:
Sei molto più ottimista di quanto vorresti dare a verdere, pivvì.
x dirkgently1:
Il mezzo ha senso ed è definito dagli eccessi dai quali è equidistante. Senza eccessi non esiste la libertà di scelta del mezzo. Ritengo che non ha alcun valore ciò che non è scelto con libero arbitrio, ciò che non ha alcuna alternativa. Se non c'è scelta e libertà, non c'è arbitrio che è una delle condizioni fondamentali dell'essenza umana.
allora se leggi il mio blog vedrai che anche per la nostra coppia non è un bel momento, anzi proprio brutto momento...:/
Beh, a dire il vero è quasi un annetto che vi leggo e, in qualche modo, ascolto. Personalmente non credo che rinunciando temporaneamente alla propria "natura", simulando una mitezza decisamente irreale per il tuo temperamento, sperando di stimolare una improbabile reazione dell'altra (x contrappasso)... si ottenga qualcosa. Forse il vostro eq si gioca più sulla diversità, che non l'alternanza di ruoli.
Accettare l'altro. Questo è il punto. Vedere se ne vale ancora la pena, se cambiano alcune variabili. Oppure decidere di lasciare andare le briglia della storia... finchè... ubi maior, minor cessat.
Da ciò che si legge si direbbe che tu abbia già avviato inconsciamente il conto alla rovescia. In fondo credo che tu sappia cosa vuoi e a cosa sei disposto a rinunciare. Idem per lei. Ora state provando a vedere se potrebbe funzionare in assenza di alcune dimensioni per te fondamentali. Ma il freno a mano, da quel che sembra di vedere, è già tirato. Sembra che si stia sciogliendo tutto, e che non arrestiate la cosa. Forse perchè sapete che oltre un certo compromesso non siete disposti a scendere e che quindi non c'è prospettiva per come stanno le cose ora. E allora, meglio chiudere perchè non si ha lo stesso orizzonte che non per scioglimento delle nevi perenni. A me sembra una tortura maggiore così.... quasi a farsi andare in disgrazia l'altro. Perchè passare "da amare" a "bene velle" e poi via via.... fino alla reciproca simpatia e non dire invece "ti amo, ma non mi sento realizzato e per questo ti lascio andare per la tua strada (sempre con un sentimento di amore)"?
Chiara
x PequenaMariposa:
I problemi sono il sale della vita. Diventano dolore, sale nella carne,quando non c'è prospettiva, quando le soluzioni non ci sono. Ma servono anch in quei casi.
x utente anonimo (Chiara):
Chiara, però, fondamentalmente, cosa ci rimane se non abbiamo più l'avvenutra nelle terre più o meno esotiche del sesso? Il conto alla rovescia c'è senza che ce ne accorgiamo. Si chiama morte.
C'è anche la questione della codipendenza... mah, vedremo.
Sentimento d'amore? Per me l'Amore è quello delle sei parti.
Il resto? come un copor senza gambe, o senza testa, o senza stomaco e inestino. Sarebbe completo?
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