Coiti modesti

Coiti? No, un coito.

Domenica mattina. Abbiamo rotto il silenzio. Quando è successo che abbiamo parlato di eros, di noi del nostro eros? dovrei andare a cercare. Abbiamo parlato solo un po', ci siamo detti che qualcosa non va, che ci sono problemi.

Ma solo il parlare di noi che non sia a che ora facciamo la spesa, se andremo a prendere l'albero da Pino o da Gino, su quella brutta tosse, sul fatto di quanti piani costruiscano la villetta vicina, ci ha fatto bene. Vishudda ha detto la sua.

Abbiamo comunicato. Come un tubo l'energia è arrivata al pene silente. Destato per un attimo per un coito modesto. A-Fermale si è destata, si è ricordata che nella coppia esiste anche l'eros, A-Male ha rotto la sua consegna, le ha detto, teneramente, che gli manca, che la femmina non c'era più, gli mancava terribilmente. A-Woman gli ha detto che l'ha trascurato in questo periodo.

E' stato un coito tenero. Lui ha ejaculato un poco prima che lei orgasmasse, nonostante lei fosse sopra, in genere egli resiste di più. Per un attimo le si sono illuminati gli occhi, quando ha detto che poi l'avrebbe presa come una baldracca alla pecorina. C'era un tizzone ancora acceso lì sotto. Le ha ciucciato i seni, lei ha chiuso gli occhi, dicendogli che lo desiderava, che era bello. Ci siamo dati molti baci, quasi gli unici del fine settimana, ci siamo guardati negli occhi, un po' tristi.

Egli è venuto.

Il pene e tutto il resto sono tornati flaccidi e silenti. Un po' di mal di gola qualche colpo di tosse, il silenzio pacioso.

Andiamo a pigliare l'albero, andremo stasera per la carne. Va bene, A-Woman, vado a prendere le chiavi della macchina.

Due giorni, numero uno coiti modesti.

Ci vogliamo molto bene.

(unavignetta)