Abbiamo fatto l'amore. Come dei. O come porci, che forse è meglio. Venerdì sera, dopo la cena, subito. Poi sabato mattina, come due ricci, la mattina si è ingrifati come ricci, la mattina.
Qualche battibecco sul resto del fine settimana, sabato mattina ore nove. Orsone non ho voglia di stare a casa, orsone, sono settimane che sto a casa e per ospedali. Orso, non farti venire sensi di colpa se non dai una mano per la campagna elettorale. Raccolte le idee, una telefonata e via.
Ci siamo persi per i monti del reggiano. Quell'angolo di casa torre vicino al municipio di Viano, poi su, per i monti. Siamo stati alloggiati da Ameya, nella sua splendida casa, con vista sulla rupe di Bismantova, i prati verdi, i colori, di casa e delle persone, sono stati ospiti molto cari.
Stamattina abbiamo fatto ancora l'amore. UnaDonna ed UnUomo, solo i nostri corpi, nessuno sghiribizzo, queste tre volte. Solo noi, la nostra unione, i nostri sessi l'uno nell'altro, fino in fondo all'anima.
Ieri sera a cena ed oggi a pranzo ci siamo rimpinzati. Ieri cucina del territorio di alto livello, oggi all'una cucina popolare di alta goduria. Il piacere esagerato della gola.
Dopo pranzo, abbiamo vagolato per colline e prati, in quel borghuccio con gli odori di quando eravamo picicni, l'odore delle mucche, del fieno tagliato, del siero del latte, del fuoco di legna delle cucine economiche che preparano spezzatini o brodi o polente. Satolli, eravamo sottoposti allo stress della bellezza bucolica, forse neppure sulla foto dei sussidiari degli anni 70' l'appennino era così bello. Lepri, fagiani, l' abbaiare dei caprioli, i filari di roverelle, carpini, frassini, i muri a secco, odori di funghi e bosco bagnato, rosai su muri storti poveri di pietre povere. Ci era piaciuta la descrizione di Ameya, solo che arrivarci la sera... sarebbe stata dura, oltre ad averci negato quel paradiso.
Siamo tornati facendo a botte con cappelletti, tagliatelle, coppe che pogavano nella panza, 'mmazza che collutazione. C'era anche dei maiali in viaggio, in autostrada. Maiali agli antibiotici, ha detto cinghiosprinta. Già, poveri.
Ora saremmo pronti per altre maialate, squaw. Perché tu ce la faresti? Domani mattina ci potremmo svegliare presto ed andare in privé, invece che al lavoro a fare un po' di maialate bizzarre.
Maiali e maialate, di vario tipo. Domattina al lavoro.


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e piccolo mercatino relativo.

). Appena arrivata il piccolo ha sorriso stupito e poi ha fatto ad AMan segno di ... baciarla. Sapeva che ci eravamo lasciati, era piacevolmente stupito.





