venerdì 9 maggio 2008

Coperta corta


  • Da allora provo ogni tanto a ricordare che alla origine di tutti i nostri mali, ivi incluso il disastro ecologico, sta l'esplosione demografica. Agli inizi del secolo scorso eravamo 1.500 milioni; oggi siamo 6.500 milioni (tuttora in crescita di 60 milioni l'anno). Ma è un predicare al vento. Sul punto si è creato un blocco mentale. L'argomento è tabù, è religiosamente scorrettissimo e proprio non se ne deve parlare. E così continuiamo a essere impegnati in una rincorsa inevitabilmente perdente, insensata e anche suicida. Tornando agli affamati, sei anni fa erano stimati in 800 milioni; oggi si può prevedere che arriveranno a 2 miliardi e passa.

    Giovanni Sartori

    (Corriere.it)


Ho finito di leggere Il femminismo a confronto con l'interculturalità, e le parole di Neela Bhattacharya Saxena, sul consumismo figlio attuale delle culture patriarcali. Il peccato originale è fatto di considerare divino l'umano (spesso solo il maschile) e non divino tutto il resto, a partire da Madre Natura, da consumare, sfruttare, segare, incendiare, perforare, radioattivizzare, inquinare, estinguere, cementificare, soggiogare. La femmina di Homo Sapiens quasi sempre ridotta da essere creatrice di vita, da Mandala Gaia che la custodisce, che la cura, la nutre, oggettivizzata a scopi di possesso, a scrofa fattrice per partorire più figli possibile (spesso con soppressione di quelli di sesso femminile) futuri nuovi cacciatori, imam, bramini, predoni, guerrieri, preti, soldati, produttori_inquinatori, consumatori.

Il peccato originale è nelle religioni del grande libro, che si sono distaccate dallo spirito tantrico che tutto è  Vita e Natura, da ciò che è unione corpo spirito per finire nella degenerazione mortalmente prolifica del Mensch über Alles, della dissociazione daibolica corpocaccadiavolo spiritobellogesù apologizzato da tribù semitiche ed ariane ultrapatriarcali, della separazione tra uomo e Natura, tra maschile sopra e femminile sotto (l'etimologia di femmina è con meno fede).

La coperta è corta.

E' ora di un nuovo immaginario. Di una decrescita demografica felice e sensuale, tantrica.

E' ora che Donna Sapiens ritorni Mandala Gaia, non sia più Femina Scrofa.

Dallo sfornare pargoli a custode della Vita. Fare un figlio è bene. Farne due è al limite. Fare tre figli o più è un atto criminale contro Natura e umanità.

Sembrano dissertazioni filosofiche.

Ma la filosofia è tutto, la meditazione è tutto.

E' cosa giusta nostro dovere e fonte di vita limitarsi ad un figlio per coppia, se vogliamo che i nostri piccoli vivano. Madre Terra regge, ai consumi attuali, non più di due miliardi di scimmie nude. E ci avviamo con sviluppo progressivo, ai sette.

Fate l'amore, bene, tanto, con anima e corpo, fino a diventare dei.

Fate l'amore,  non la guerra e tanto meno figli.


15 commenti:

anonimo ha detto...

Ho letto. Non farne proprio cos'è? Io ho deciso di non avere bimbi, sono una criminale? Lo chiedo, ma senza polemica.



P.S.

Amo i bambini, sia chiaro!

AWomanAMan ha detto...

Ogni donna ha il diritto di essere creatrice, madre, che è anche un senso dell'esistenza che avete, a differenza di noi.

Due bimbi (od uno, meglio) va ancora bene.

Ma non di più. per carita divina.

Bisognerebbe dare premi alle donne che hanno un figlio e tassarre pesantissimamente tutte le donne che hanno tre o più figli.

Anzi, forse arrivare alla chiusura chirurgica delle ovaie / tube di Falloppio.

Non è giusto che una persona ricca possa figliare ed una povera no.

anonimo ha detto...

C'è anche da dire che, la riproduzione multipla è prerogativa della sfera animale..

Dunque più figli, maggiore difficoltà a garantire il meglio di sè ,tanto da un punto di vista affettivo, quanto da un punto di vista economico..

I figli costano eppure tanto..Sotto molti aspetti.

Non ne farei una questione di ricca o pevara materialmente parlando...ma di ricchezza o povertà spirituale..

Se fosse per me, chiuderei le tube a tutte quelle madri incapaci di garantire il riprodursi della specie "umana"...Ma sotto questo punto di vista, apparirei razzista e dunque, mi limito a confidare nella bontà divina..I figli del resto sono un dono non a tutti concesso, ma c'è anche da dire che ,non tutti, risultano in grado d'apprezzarlo e dare ad esso il giusto valore..

Ho conosciuto madri molto ricche in ogni senso a cui per motivi diversi non è stato concesso il dono naturale della maternità; ed altre, invece, indegne quasi, dall'essere identificate come tali..proliferare sempre più..

e' IN QUEI MOMENTI che, pur non comprendendo il progetto divino confido nella sua onniscenza.

anonimo ha detto...

onniscienza..scusate l'errore..Francesca

shente ha detto...

non è che invece fare tanti figli è un atto criminale contro la società e contro i figli stessi, più che contro natura?



dici che non è giusto che un ricco possa avere tre figli e un povero nessuno, ma oggi (e sempre) sono i più poveri a riprodursi.



perciò - fermo restando il mio diritto, in quanto donna, a scegliere di non dare la vita, o di interrompere una vita che mi si sta formando dentro - sento da sempre immorale la razionalizzazione delle nascite che facciamo noi ricchi occidentali.



l'argomento ecologista e quello demografico almeno hanno un senso; quello psicologico ("non sarò un buon genitore"), quello cinico ("non vale la pena di nascere") e peggio ancora, quello economico ("come posso allevare un figlio io che non ho ancora un lavoro fisso") li ho sempre trovati pretestuosi, insufficienti, tristemente fuorvianti.



ho scoperto da poco questo blog, sono profondamente affascinata dal gesto e dalle filosofie che vi intuisco dietro

anonimo ha detto...

Fuorvianti?

beh...è triste arrivare alla fine del mese ed essere costretti a chiedere ai genitori di comprare le scarpe a tuo figlio perchè tu hai dovuto far fronte alle bollettae e l'affitto e a tutto il resto, e con un reddito non fisso quel mese nn sei riuscita proprio a far fronte a tutto..e Auguriamoci che sia solo per qualche mese..

e, auguriamoci che la gente che si affida alla generosità altrui senza avere le spalle coperte, decida di fermarsi al primo, perchè se scarica tre o 4 figli...lavoreremo tutti per sovvenzionare la CARITAS..

Beta2 ha detto...

Già troppe persone. Troppa medicina che cerca di salvare tutto sempre e cmq. creando invalidi e persone che fan pena a guardarsi, e pensare che non è vita quella. in passato esisteva una cosa chiamata selezione naturale, oggi esiste l'accanimento terapeutico. non sono daccordo sull'uccidere chi gia vive, ma lo sono sul limitare chi ancora non c'è e sul lasciare che la vita faccia serenamente il suo corso su chi è malato. anche per una questione spirituale.

su una cosa però non ti do ragione:

il peccato originale non è nelle religioni del grande libro, bensì nella stupidità di chi si ferma alle informazioni fornite dalle istituzioni religiose che istruiscono in modo sommario e imperfetto le masse. il peccato originale è nell'albero della conoscenza, e nella sua scissione con l'albero della vita. Dio non è maschio, è forza e forma, unione e dualità nell'azione. che Dio sia maschio se lo sono inventato assai dopo la morte del Cristo, che non era bello e gentile, ma incazzato nero. se solo si leggesse veramente ciò che sta scritto,cambierebbe molto, tutto. se il singolo scavasse nella propria cultura,se si interessasse al proprio spirito e alla propria cultura, scoprirebbe cose che possono cambiargli la vita. bisogna avere voglia di cambiare vita però,e nn pensare solo ai mutui alle vacanze e ai vestiti nuovi.

buona serata:)

shente ha detto...

Non discuto il diritto di scelta, per me è un punto fermo che purtroppo siamo ancora costrette (e costretti) a difendere da chi non lo considera tale.



Ma quando dico "fuorvianti" intendo che le motivazioni economiche hanno un peso forte ma non assoluto. Conosco persone che in condizioni di forte disagio - economico, e non solo - hanno scelto di avere un figlio, e assieme alle circostanze certamente tristi (a dir poco), come tu scrivi, ne hanno affrontate altre tutt'altro che tristi, e come dire, "il bilancio" fra pro e contro (e parlo di contro anche durissimi) alla fine ha premiato quella scelta, rischiosa, spericolata, irresponsabile, per certi versi apparentemente immorale.



Quelle altre circostanze sono gli elementi di interiorità, di umanità, di crescita, di maturità personale, di relazione, che da sole non c'è dubbio non producono la pagnotta, ma che hanno un peso reale e fortissimo nel modo in cui stiamo al mondo.

anonimo ha detto...

Anche la cultura ha il suo prezzo..

Forse quello più alto..

Ecco che, se è vero, come è vero che la cultura cambia la vita..Non si può ignorare che l'assenza o la scarsità di mezzi inibiscono il desiderio di ricercare..

E' impossibile concentrarsi ad altro, importante per quanto esso sia, quando la tua vita sta andando a rotoli...(in ogni senso)

Se ci riesci, ed io parlo per esperienza di vita vissuta..non sei un EROE ma un SUPEREROE!!!

Il denaro non è tutto , ma è decisamente il mezzo che permette di decidere il proprio destino..insieme alla volontà. ed alla forza di spirito..

Vacanze, vestiti,e tutto il resto, sono solo lo strumento per ricaricare le pile scariche...

Nella vita è necessario fare anche quello..chi è costretto a privarsi di tutto, vivere perde il suo brio, non è un piacere ma una fatica..dopo un pò si perde anche il gusto di sopravvivere..

Ecco che, è giusto non solo controllare e se del caso limitare le nascite, ma anche garantire ai nati, un'esistenza tanto libera quanto dignitosa..Ed è quì che si ritorna al punto di partenza= denaro= civiltà=cultura=qualità di vita=UOMO

ZuZuli ha detto...

Ero io l'anonima , la prima. Non mi ero accorta di non essere loggata. Sorry

AWomanAMan ha detto...

x utente anonimo (Francesca):

Nel mondo animale esiste la selezione naturale, non esistono sulfamidici ed antibiotici. Siamo in una situazione bastarda che pigliamo solo il 5% della naturale prolificità senza prendere il 95% di tutto il resto della naturalità



x shente:

I poveri a riprodursi?

Sì nei paesei del 2o e 3o mondo. Qui da noi sono le famiglie ricche che ora sfornano tre o più pargoli, famiglie nelle quali la donna può rimanere a casa ad accudire la prole.

Le famiglie meno ricche, in cui entrambi i genitori devono lavorare,hanno meno figli. Questa tendenza del ricco conigliescamente ricco è particolarmente evidente in Lombardia (comne se in quella terra costipata avessere bisogno di aumentare i diecimilioni di abitanti costipati).

Il diritto di scelta... finisce dove ituoiatti hanno conseguenze planetarie e sul resto di Natura ed umanità. Il diritto individuale ha, per definizione, interesse e prospettiva singola e può condurre a non-sense paradossali (in questo caso pure mortali). Il diritto alla prolificità dietro la curva cela una retta sul genocidio. Prolifico prima, mortifero dopo.



x utente anonimo (#6):

E' un sistema scombussolato: prima in bene (anni 50 e 60 in cui si passa da 30 milioni di abitanti, in Italia, a 55) e ora in male, perché quell'orda di babyboom diventerà un'orda di geremia boom. Il sistema deve ridursi e tornare ad una pressione antropica accettabile. E la soluzione, dopo l'estte, non sarà indolore, per questi 30 milioni di cicale in più. La cura non è certo quella di toranre a figliare, come spingono quegli idioti di Veltroni, Ratzinger e Berlusconi.



x Beta2:

Abbiamo la testa arcaica solo per alcune cose (le peggiori) e la tecnologia nuova più potente di essa. Il mix è teratogeno, tossico.

Dio, è maschio e femmina.



x utente anonimo (#9):

No. Vacanze, vestiti,e tutto il resto, sono solo lo strumento che quando compulsivo, unico, è fatto per distrarti dal meglio di te stess*, di come abbracaire una paura e vincerla, di plagio per cui ti strappano dalla dualità edonismo-dolore per renderti consumatore intontito.

Nel momento in cui intuisci e vivi che la vita è amore per sé stessi, egoismo che diventa altruismo, sobrietà sensuale, capisci che la vita felicimente pazzescamente sensuale di gioia è sobria e che ogni cosa di troppo ti distrae da te per il consumaproducikrepa.

In questo contesto rientra perfettamente anche la tumorlae crescita demogrqfica esponenziale

anonimo ha detto...

evviva i bambini e l'amore..specie se femmine...il sesso debole è sesso debole e và protetto sempre...belle le bamboline del resto io ci giocherei volentieri...

shente ha detto...

La penso proprio come AWomanAMan in risposta all'utente anonimo del commento 9. E' chiaro in che contesto viene effettuata la "programmazione" delle nascite, a livello individuale intendo, cioè è chiaro quali elementi giocano sulla volontà e poi sulla decisione di riprodursi: e questo per me non va bene, va malissimo.



L'argomento demografico che proponi è altra questione: non ci ho mai riflettuto in questi termini perciò comincio adesso a farlo volentieri.



E' vero, qui i ricchi figliano, come chi lavora nell'industria dello spettacolo dove si ha accesso ad alte somme già da giovanissimi. Ma la questione, perdona se lo scrivo in modo molto semplicistico, si può riassumere anche così: nel "secondo" e "terzo" mondo, i poveri si sentono meno poveri dei nostri poveri...

anonimo ha detto...

che poi..perdona la mia iterazione: meglio poveri di denaro ma ricchi di sangue..Perchè quello proprio, non tradisce mai..A volte si perde per un pò, ma poi, ritorna sempre.

Basta uno sguardo,e, si ricomincia; tutto si sistema sempre e comunque..

A volte mi chiedo se i veri poveri comprendono di esserlo.(?)

anonimo ha detto...

Una volta un grande attore in un'intervista ha detto così:"SENTO DI ESSERE UN UOMO FORTUNATO E NON PER IL DENARO DI CUI OGGI DISPONGO, BENSì, PER IL FATTO DI NON ESSERE STATO TANTO POVERO DA NON CAMBIARE IL MIO DESTINO, TROPPO RICCO DAL NON RIUSCIRE AD APPREZZARE TUTTO QUESTO.