mercoledì 28 maggio 2008

b b e e

28/05 08:27

A-Woman wrote:

Buonagiornata amore


28/05 10:10

AMan wrote:

Brutta bestia, nn ho ancora acceso il cellulare. Mi dispiace che ti abbia strapazzato poco e sveltinamente, stamane. Cerkerò di impegnarmi di+ la prox volta :) baci cinghialetta!


28/05 10:16

AMan wrote:

Buonagiornata amore a te, zio cotica! :)


AMan ha preparato cena, ieri sera. Era ancora alle prese coi fornelli quando è arrivata la cinghiosprint. Trafelata, bella, labbra rosse e capelli corvini. Finito di preparare le ultime cose insieme e poi via colla panissa, uscita come dio comanda esca un risotto, in compagnia di altro cibo semplice e delizioso, alcuni resti portati da casa da A-Woman. Eravamo stroncati, due stracci semoventi, amebizzati dalla stanchezza del dormire poco e male della notte precedente, specie AMan, per un eccesso di cioccolata.

C'è la soavità più bella, quella apprezzata nelle sfumature di retrogusti sottili, delicati, di attenzioni e cure per il piacere dell'altro, ora. A cena, in terrazzino, ad un certo punto AMan ha infilato i propri fettoni sotto quelli di A-Woman, è stato un massaggio morbido e leggero, gaio e sottilmente sensuale. Sorrisi stanchi e sbadigli sopra, baci di zampa sotto.

Niente eccessi, alle ora vigesima terza siamo piombati in un lungo sonno fino a stamane. A-Woman osservava che può essere una piccola felicità lasciarsi andare, quando ossicina e muscoletti stanchi si stendono sul giaciglio, alla notte incipiente.

Stamattina abbiamo fatto l'amore, teneramente, semplicemente ed un po' velocemente.

Schema comune: maschio bum bum ejac ejac. A volte va bene anche così. E' un lasciarsi andare al minimo. Recuperermo.


Ombre, luci riflessi, senza titolo

(elypurple)

9 commenti:

anonimo ha detto...

Aggrapparsi ad un violino che suona musica d'altri tempi..è tutto ciò che resta..vero, aiuta e lenisce le pene..

Ma, la musica latente prima o dopo riemergerà...definitivamente e tutto il resto sarà solo ricordo d'un passato che fù tanto confortevole quanto accomodante..Un nido sul terrazzino potremo anche distruggerlo..ma quel merlo ritornerà a costruirlo in un altro punto dello stesso terrazzino..Passerotto vola piano ma andrà sano e lontano...già già..e chi vivrà vedrà...

Ma se il divano non convince..allora, mi sa che è proprio giunta l'ora di cambiarlo o di lasciarlo vivere in libertà senza troppe scuse ed esagerate pietà..del resto una vita a metà è sempre poco soddisfacente..essere sempre costretti ad appropriarsi di musiche che non hanno più la melodia ricercata..

Questa vita nel suo concreto divenire..L'isola che non c'era o megli che invisibile era...brillerà..

A man saluti e vino rosè da sorseggiare A.woman con te..

shente ha detto...

il tuo modo di scrivere mi ricorda qualcuno.



il tuo modo di pensare/sentire la parola scritta, traducendo complicatamente tante cose -alcune importanti altre passate di lì per caso, colte con la rapidità della lingua di un rettile e l'occhio laterale - mi ricorda quello, unico e così irripetuto da ripetere raramente se stesso, di qualcuno.



qualcuno che non potrebbe vivere la vita di AMan, ma forse chissà, potrebbe raccontarla.



:)

anonimo ha detto...

Niente si coglie per caso..Tutto ciò che potrebbe affidarsi al vento forse..ma non di certo il nero su bianco..Tutto ciò che di scritto, lascia una traccia che molto più che spesso serve non solo come indizio, ma come orma da seguire o chissà inseguire...Raccontare e vivere sono molto più che spesso sinonimi..Niente di mai veramente vissuto o sentito può lasciar posto per palpitazioni ed emozioni e dunque per sublimi irripetibili narrazioni..Essere è come vivere, vivere è come narrare?

anonimo ha detto...

Non chiedermi se io sia ciò che lui è..chiediti che cosa sarebbe lui senza di me...O cosa sarei io senza di lui..Forse..

Un elemento scisso ed incompleto smembrato d'una parte importate ed indissolubile del sè..Ma tutto questo poi perchè?

AWomanAMan ha detto...

x utente anonimo (#1):

I demoni, come solevano dire, Sole&Mare, una volta che ti hanno irrettito, non ti lasciano mai più. Una volta che hai assaggiato, anche solo un pezzettino, di ambrosia, non vorrai pià rinunciarvi.



x shente:

'azz...

Tra i vari miliardi di uomini, esiste sicuramente il sosia fisico e pure esisterà quello mentale, del carattere o di altre caratteristiche "software"



x utente anonimo (#3):

Raccontare è una rappresentazione limitata del vivere.

Per quanto mi riguarda spero che potrò raccontare qualcosa per averlo vissuto, non certo per fantasia o finzione.



x utente anonimo (#4):

Mah

anonimo ha detto...

La fantasia è una cosa..

La finzione è un'altra..

La fantasia scaturisce dai sogni..oppure da una realtà vissuta in modo diverso da quel che il narratore decide poi di raccontare..Ma comunque c'è di fondo che...esiste una realtà vissuta o agognata che induce a scrivere...

Per finzione? bè, le recite è passi..ma scrivere per finsione proprio no...

L'arte in generale è un aprirsi, è un libero sfogo dell'anima..non si può fingere proprio no..

AWomanAMan ha detto...

A me non garba la finzione.

Ricevo molteplici inviti a leggere racconti e luoghi di racconti erotici.

Non mi piacciono.

E' più eccitante il racconto genuino di una sveltina vissuta con spirito autentico che il racconto roccocò di un'orgia vissuta in testa.

L'arte?

Ci si può emozionare ad un dipinto di un tramonto quando non si riesce ad apprezzare la meraviglia del tramonto?

anonimo ha detto...

Per apprezzare e dunque gustare il sapore dell'autenticità dell'arte..bisogna saper per prima cosa riconoscere un quadro d'autore da una volgare "imitazione"..Poi,perchè no? mi parte scontato che "vivere e sperimentare attivamente" sia sempre meglio che "sognare e sperimentare passivamente"..ma si tratta semplicemente di fasi cicliche pressochè indispenzabili per essere in grado poi di discernere con accortezza il bene dal male..ciò che vale la pena sperimentare da ci che è meglio lasciare andare...comprì? kiss kiss...

AWomanAMan ha detto...

Siamo d'accordo.

Rimango però convinto che, di fatto, culturalmente, si stia privilegiando l'arte alla natura, ovvero la conoscenza indiretta all'esperienza diretta.

Ripeterci che è meglio sedersi su una roccia in cima ad un'altura a godersi il tramonto a ponente invece che in un museo davanti ad un tramonto dipinto (specie quando si fa quasi esclusivamente il secondo) è bene.