sabato 10 aprile 2010

Come folate di vento

Prato fiorito

  • Separazione, intimità, pudore. ben poco da dire, molto di cui stupire.

    Ad ognuno la propria scoperta, ad ognuno il proprio segreto: più se ne parla, più l'amore è in declino.

    Giovanni Lindo Ferretti

    Bella gente d'Appenino

    p. 137




Le aveva annunciato che sarebbe passato l'indomani mattina per un saluto e per consegnarle un paio di oggetti (Lady Chatterley, un contenitore ermetico per alimenti, una magliettina bianca per la notte, ancora con l'odore di lei, dentro). Così fu. Era in terrazzo, a prendere il sole della primavera, vicino al rosmarino azzurromarino fiorito.

I racconti di noi, delle nostre peripezie. Il workaholismo di AMan, i problemi grevi nella famiglia di A-Woman, salute, disastri economici, separazioni.

I nostri occhi erano umidi come le nostre anime, alle quali era mancato un pezzo di loro stesse, Sì, perché siamo sempre così fragili, così feriti quando bisticciamo con l'altro che sei tu, l'altro che è te . Manca un pezzo di te perché manca un pezzo di me. La mente aggiunge la propria programmazione alla stasi, al non-piacere, alla difesa. La mente ostracista. La mente la smonta, la cheta il corpo.

AMan le ha preso le mani, le ha sfiorato quelle mani. Le mani che fanno, le mani che ti possono prendere a sberle, o accarezzare, o impastare il pane, preparare il cibo buono per te che voglio che vivi bene.

Leggero, con i polpastrelli, con le dita ancor più leggere, lungo quelle quelle mani, le nocche, il dorso.

Poi ha preso le labbra e con le labbra di uomo le ha sfiorato le gote.

Così, tanti piccoli baci, come bolle piccole che vengon sul dal mosto, nei tini di settembre, i baci piccoli trattenuti per mesi. E poi li ha anche presi dei baci piccini, prima due sulla guancia sinistra, poi una sulla destra e le mani che si stringevano a lui, abbracci a lui. Le ha preso la mano, l'ha sfiorata ancora una volta e poi l'ha aperta e, tenedola per il polso, l'orsone si è dato una carezza sul viso con la mano della porcospina. Ella ha riso.

Sì piccoli baci di cento e di mille, sulle guance. Baci di uomo, baci di donna.

Sei libera perché è la tua vita, è sacro per me. Sei nel mio cuore. Vai e sei nel mio cuore.

Se ne sono andati, ciascuno per la propria strada.

Come il profumo d'erba nelle miti folate del vento d'aprile. Così, come folate di vento.

10 commenti:

kaliuga ha detto...


a me mi fa piangere

anonimo ha detto...

La tenerezza e' una cosa meravigliosa...peccato che per voi sia un momento fugace tra una litigata e l'altra...sarebbe bello se facesse parte della vostra quotidinita' e non di un momento di nostalgia..in questo caso si, e' triste, e tanto. :(. (b70slg)

AWomanAMan ha detto...

x kaliuga:
Il pianto è espressine fisica di emozioni forti. Quali?

x utente anonimo (b70slg):
Momenti così, momenti sublimi, sono, nella realtà dei fatti, impossibili con la convivenza quotidianità. Semplicemente, al quotidianità smussa i picchi, allenta la tensione verso l'altro, con-fonde.
La connessione cuore-cuore, l'unione intma della quale abbiamo goduto, che ci ha fatto entrare in risonanza come due diapason, è anche il risultato del distacco, della lontananza separazione. Con te e senza di te.
Perché così triste? Quegli atitmi di gioia cosmica, di unione col tutto, sono attimi nei quali capisci il divino esistente nell'unione uomo-donna.
E'stato un momento di libidine dei cuori, di unione delle anime.
Se si potesse fimare per riviverlo, mi metterei in coda subito.
E poi, quei baci... perché vi rendono tristi? Non sono segni di buon auspicio?

kaliuga ha detto...


Quali emozioni?
Quelle degli amori impossibili. Gli amori romantici che durano lo spazio di un battito di cuore

UnUomoInCammino ha detto...

L'amore è uno stato di mente e di corpo, Kaliuga.
Possibile, impossibile, sono convenzioni.

kaliuga ha detto...


ok nulla è vero tutto è possibile, d'altro canto proprio questo intendo come impossibilità cioè quell'amore che vive come in una bolla di sapone e che non regge all'impatto con la realtà di tutti i giorni. Oh intendiamoci ha un'attrattiva inaudita perchè quel contatto fugace, quei minuti rubati al tempo possono dilatarsi all'infinito.

Alahambra ha detto...

Non dire le cose come se fossero verità inconfutabili, di fede quasi...
Non è affatto vero che i momenti sublimi sono impossibili nella quotidianità di una convivenza, perchè non è affatto vero e la mia vita ne è la testimonianza. I momenti sublimi ci sono eccome, nelle carezze che vengono spontanee, nei baci che nascono dal solo guardarsi negli occhi, nello svegliarsi la notte ed aver voglia reciproca di stringersi.
Esistono se si vuole farli esistere.
Così come non esistono nella distanza se non si vuole farli esistere.

alnusglutinosa ha detto...

Ciao, permettimi di usare questo spazio per salutare baby 70.....i suoi commenti sono sempre saggi e posati e di sostanza, mi fanno venire voglia di conoscerla. Peccato non abbia un blog!

Leggendo questo post mi viene in mente quello di Ameya sul fluire della vita e sull'essere in armonia con i momenti...voi siete stati intensamente in armonia. La storia continuerà? Sì, no?
Non importa. Questa è stata armonia.
Ed è stato bello

Ochetta ha detto...


La malinconia del "noi" rafforza il pensiero del ritorno.

AWomanAMan ha detto...

20/05 14:15
AMan wrote:
Visto il diario... tornammo insieme sabato 10 aprile, Owksy. :)

20/05 16:25
A-Woman wrote:
Miii, siamo già troppo avanti... :)