Ieri sera, verso le nove e mezza, AMan è passato a salutarla, consegnandole pasta, limoni e conserve di pesce acquistate col gas. E' stato un incontro magico, nella sua semplicità.
Buone anime, spiriti energici, anche se miti nel loro manifestarsi.
Eri bella, A-Woman, che bella che eri.
Sei bello, orsone, mi piaci proprio.
Qualche scherzo quando l'Uomo l'ha messa sul gradino, tu tapperonzola, per baciarti meglio.
No, su questo gradino (quello della scala per la camera in torretta) sono più alta io di te. Gli ha messo il naso contro il naso, era qualche millimetro sopra. Ci siamo baciati.
E abbracciati.
AMan le ha detto che anche l'altra squaw era bella. Che pensieri birbi, che mi sono venuti. Il compagno brutto, orsone!? Ehggià; non è una novità. A-Woman sorrideva, in silenzio.
Le ha toccato forte i seni, più volte. Poi le mani sono scese sui glutei di UnaDonna, sodi e sporgenti, si sentiva il triangolo del perizoma sotto il tessuto fine nero dei pantaloni. Le ha impastato i glutei per bene.
Non tutto è morto le sussurrava, mentre se lo godeva abbracciandolo, la testa sulla spalla destra, le labbra morbide sul collo di UnUomo.
Ci siamo baciati ancora, poi è scappato, via sotto la pioggia.
Ti amo molto orsone.
martedì 26 ottobre 2010
Poi le mani
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1 commento:
^_^
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