Ore diciannoveequaranta, inizia la sera delle docce scozzesi. Lo aveva accolto col senso del nido, il profumo del cibo a dare il benvenuto via narici, il pasto buono e le notizie su possibili novità positive in ambito professionale. Avevano riso, per le pantomime da scemone dell'orso, le battute quando la tirava a sé, portandole le braccia ad abbracciarlo, lei arrabbiata diceva di no e rideva, poi.
Ma sotto, bolliva la caldera incoperchiata, pressione in aumento.
Si è tornati alla questione di sabato.
A-Woman ha dato sfogo alla sua ira, estraendo il taccuino mentale con due tre cose brutteterribili degli ultimi tempi che sono bruttecattivecaccacolpatua. Una predica irata per un'oretta.
La parte femminile di A-Man l'ha accolta, compresa, in silenzio. Qualche osservazione, su tanta energia sprecata, rivolta all'esterno, contro qualcunoqualcosa, ma sono state solo poche parole, quella miscela di nervosismo, frustrazione, rancore doveva sfogarsi, non accettava risposte né parole.
Passata la tempesta, ci siamo un po' rasserenati.
Abbiamo visto L'Ultimo samurai, poi, alla tivvì e abbiamo ritrovato uno sprazzo di soavità, di nuclei teneri che si abbracciavano. Sono usciti i sorrisi e il piacere di stare abbracciati. A-Woman, persa la foga antagonista, è tornata saggia.
Stamattina via di fretta. In bagno A-Woman si è incazzata per il pettine con i capelli di AWKid. Glielo dico sempre di pulirlo, sempre. Sbuffava e lo stava pulendo. AMan le ha detto che sarebbe stato importante tenerlo così e farglielo fare, stasera, al ritorno. No, AMan, gli dirò che non deve farlo. Va bene!? No, non va bene, non puoi dire ad uno di imparare a sciare a parole, deve farlo. E' tornato il silenzio.
La parte femminile di AMan l'ha accolta, la parte maschile di A-Woman si è sfogata.
E' difficile, faticoso.
Molteplici le chiavi di lettura.
Introspezione di AMan, eteroriferimento di A-Woman
Masochismo di AMan, sadismo di A-Woman
Esercizio dello spirito, della comprensione in AMan, spontaneità e franchezza di A-Woman.
Verticale e orizzontale.
E' faticoso.
Ora è la parte maschile di AMan che è irritata. Bisogna respirare bene e a fondo.
mercoledì 10 febbraio 2010
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16 commenti:
purtroppo per una volta debbo andare contro la mia amata adorata calabria,noi calabresi siamo tendenzialmente istintivi,non riusciamo a nascondere i sentimenti,non controlliamo molto le pulsioni nel bene e nel male e non riusciamo quasi mai a fare calacoli,perchè dobbiamo esternare i nosri sentimenti,far capire all amico che gli vogliamo bene al partner che lo amiamo etc e anche le energie contrarie,ma i successi che ho ottenuto finora nella vita e sono tanti,vengono caro autore da momenti chiave dove ho mantenuto il controllo(ho attuato il concetto inglese di keep control);è un po paradossale perchè è come dire si sa che la verità è meglio della bugia,...ma la storia dell uomo purtroppo si basa sulla bugia,penso un po ai primi uomini e alle loro prime trappole,senza bugia non avrebbero mai cacciato i mammut!!!gerry
Passo e leggo. Penso a diverse cose.
Baci.
Acquaforte
Ciao Aman, ho provato a lasciare commenti in qs giorni ma non me li ha presi :( Misteri di splinder ... Evidentemente il tema "gestione ed educazione del figlio" e' un tema molto delicato per AW e forse quando te ne parla non vuole consigli o commenti ma solo sfogarsi sulla sua situazione di mamma sola e ricevere un po' di comprensione...e' inevitabile che tu non possa condividere non tutto quello che fa relativamente al figlio ma e' anche vero che l'educazione dei pargoli spetta ai relativi genitori...magri puoi dirle "io al tuo posto farei cosi'" in modo da dire la tua opinione senza sembrare invadente :* (b70slg)
x Eleonor_Lestrang:
Tu puoi voler tutto ma rimani sincera, almeno con te stessa e tieni separate il senso di possesso e il consumismo dall'amore. Sono cose incompatibili.
x utente anonimo (gerry):
La bugia può essere una scelta tattica. Se diventa la strategia, ti spacca in due.
Sincerità e trasparenza sono due dei fattori in gioco. Poi ci sono anche istinto e ragionamento, introspezione ed estroversione, aggressivitò rispetto a controllo, emotività rispetto a razionalità. Hai un ipercubo nel quale ci sono molte possibilità di movimento. Quale la posizione e il cammino giusto?
Eh.
x utente anonimo (Acquaforte):
Ohibò, mi son fischiate le orecchie, ieri sera pensavo a te...
x utente anonimo (b70slg):
Insomma, sfogarsi... Vai in caso dell'impiccato e sfoga la tua rabbia per il fatto che la pena di morte per impiccagione non viene ripristinata.
Osserva la reazione.
Insomma, sfogarsi con me per il fatto che hai fatto 6 volte da qui a là, in auto (tanto c'è quella e la si può usare tutte le volte che vuoi) per varie convinzioni personali per le quali non si può neppure dire Bhì! (è necessaria la magliettina bianca marca BeautyShirt, prima porto per la partita, poi perché si è dimenticato la playstation poi perché [mille motivazioni qui]) non è una buona scelta.
Se vai dal medico per sovrappeso e ti dice: senta,signora b70slg, lei è a rischio di infarto di questo_e_quello, forse è il caso che cambi qualcosa nello stile di vita e alimentazione, tu puoi anche sfogare la tua ira contro il medico bruttostronzo che ti dice tutte quelle cose cattiveterribili.
Certo che si può, tutto è possibile.
Forse quel medico, in seguito alla tuo sfogo irato e alle tue urla, sarà - come dire? - un po' più distaccato, almeno per un po'. No!?
Aman non metto in discussione le tue opinioni su cosa fa AW...sono tue e non entro in merito, volevo solo dire che volte il partner si sfoga solo per sfogarsi...non sempre desidera un commento, o forse , come nel caso di Aw non vuole sentirsi dire certe cose che evidentemente la pungono "sul vivo". Questione di suscettibilita' amplificata da nervosismi suoi...che poi sfoga su di voi se tu le dai corda...sono dinamiche inconsapevoli...comunque si, c'e' spesso incoerenza da parte sua e le tue osservazioni sono come benzina sul fuoco. Magaria mente fredda ci pensa su e si rende conto che su alcune cose hai ragione. Dalle tempo per pensarci. B70slg
Boh, non so. Sarà che io e mia moglie ci stiamo separando, quindi non è che il mio stato d'animo sia dei migliori... Però - parlo da uomo - a me non garba molto il vizio che hanno molte donne (anche AW mi sembra) di "sgridare" gli uomini, come se loro fossero sempre la parte ofesa.
Nè mi garba granché il vizio che hanno molte (non so AW) di non chiedere scusa mai di non ammettere mai di aver sbagliato.
Io chiedo scusa, io dico che ho sbagliato io non alzo la voce.
Però, please, faccia altrettanto anche lei.
x utente anonimo (b70slg):
Sì, serve tempo e spazio. Come scritto l''ho invitata anche ad un po' di introspezione. Cos' arrabbiata mi rispose, lunedì sera, che non si può essere sempre in autoanalisi. Però la conosco, ha i suoi tempi, deve lavorarci su un po'. Piano piano, in questo percorso, ciascuno cerca di migliorare, coi suoi tempi.
x DatieFatti:
Orpo, anche tu... (8|
Beh, direi che... è la normalità, in questa epoca.
Leggo con attenzione le tue parole che condivido in gran parte.
Chiedere scusa, significa mettere se stessi al centro, osservare e analizzare i propri comportamenti in sincerità e accorgersi di aver assecondato i propri limiti, che non è proprio vero che è colpa tutta dell'altro.
Non so se l'introspezione sia più una questione di maschile o femminile.
Io do un senso al confronto aspro, è fruttifero, però, non deve essere la regola, perché esso è incompatibile con l'introspezione.
Concordo pienamente. Sono sicura che tutto si risolovera' per il meglio Aman, un po' alla votla con i giusti tempi :) B70
Nemmeno io, Aman, so se sia una questione pià maschia o più femmina, l'introspezione.
Certo segue canali diversi.
Ero portato a credere che le donne fossero più introspettive, ma ormai è da una gernerazione almeno che i mass-media, mentre le mercificano in maniera schifosa, chiappetetteebastaenientetesta, dall'altra le blandiscono, dicendo un sacco di fregnacce, come "le donne sono più intelligenti", "più coraggiose", "più forti"... "più" tutto.
Panzane, ovviamente.
Ma son panzane che mentre lavano la coscienza di una società di fatto maschilista, attraggono consenso femminile e fanno moda, con il sirultato che le donne di oggi sono passate dall'esser perseguitate culturalmente a un loro nuovo sciovinismo sessista alla rovescia.
Che le pone dalla parte della ragione "a prescindere".
Facci caso: se lui tradisce lei, è un porco. Se lei tradisce lui, sarà stato perché lui la trascurava.
Se lei alza la voce, non importa se aveva o no ragione: "ha fatto bene".
Se la alza lui? Non esiste: è nel torto by definition.
Questo come vulgata.
E mentre riempiono la capoccia del pueblo di 'ste sciocchezze, continuano a sodomizzarle a sangue e a tradimento con le leggi, il malcostume, la mignottocrazia e le consuetudini.
x utente anonimo (B70):
Mh.
Mah.
E' un periodo nel quale A-Woman e' non di rado cupa, di malumore. Alcune questioni poco dipendono da lei, altre sono la vita, altre... Mah. Ad esempio, qualche giorno fa aveva il muso. Per il freddo. Ora, piu' volte le ho detto che deve vestirsi bene. Era di malanimo e imprecava contro il freddo. Aveva un paio di jeans leggeri, delle calzine di cotone lggere "quasi fantasmini", degli stivali tipo cow-boy. E' ovvio che un tipo di abbigliamento che usi quando ci sono 25 o 30 gradi, non possa andare bene quando ce ne sono -5. Cosi' aveva questo malanimo e rabbia per il freddo.
Io non so perche' non ne vuole sapere di vestirsi, con la calzamaglia sotto i pantaloni, due paia di calze, una di lana, pantaloni piu' pesanti. Non e' sciccoso? O cos'altro? Si sente piu' imbottita? Mbeh? Cosi' l'umore va a puttane e il malanimo poi, di fatto, interessa anche me.
Questi approcci rigidi le degradano molto il livello della vita, sono tra le cause di questo malessere. L'ho invitata a vestirsi, lo ha fatto, siamo andati a fare una passeggiata, al chiaro di luna nel paesaggio bianco. Stava meglio. E non aveva piu' freddo.
E' durato lo spazio di quella sera o ha continuato con l'abbigliamento primaveril-estivo? Non so.
Anche lo scazzo sulla questione di savbato, rientra un po' in questi schemi, secondo me: come approcciarsi con la vita? c'e' una situazione nella quale non sto bene? cosa faccio? mi incazzo? sbraito contro il governo? mi arrabbio con qualcuno che mi fa presente qualcosa? mi tengo il muso? provo a cambiare qualcosa, a pensare delle possibili soluzioni? come potrei vivere bene, anche col freddo o con i giorni non sereni? curo alimentazione e movimento? come nutro la mia mente? ...
Il ben vivere, la qualita' di vita e' fatta di molti fattori che contribuiscono. BIsogna osservare un problema, prenderne atto, chiedersi per quale motivo e' un problema, cosa si puo' cambiare per risolverlo, mitigarlo, vivere bene con esso. Ecco, pero' ora e' cosi' lontana da tutto cio'. Sempre piu' spesso cosi' poco serena... L'altro giorno era arrabbiata quando ha saputo che in questi giorni sto vivendo con il riscaldamento spento,a casa. Del resto... non ho freddo e ci sto molto bene. MI ha apostrofato con un "cosi'non potremo mai vivere insieme...". Si e' arrabbiata anche su quello. Ma e' un problema soprattutto di approccio, di mente usata male. Non ho idee su come dare un sostegno: se pongo attenzione alle cause, si incazza di brutto (del resto, non puoi risolvere un problema se non ne studi le cause...). Se sto lontano, non le sono vicino. Dovrei starle vicino e consolarla... forse troverebbe qualche giovamento del tutto temporaneo. Il giorno dopo tornerebbe ad avere freddo, a sfogarsi e sbuffaer sul fatto di aver fatto da tassista, o che il figlio non fa questo o quello... Io non condivido questo approccio, perche' non solo non risolve i problemi, ma li peggiora, perche' le cose che non migliorano, col tempo peggiorano.
x DatieFatti:
'spetta. Ora non mandare tutto sul sociale, sul collettivo, sulle colpe della struttura, della societa', della classe, delle leggi, della cultura... Non mi fare il comunista (ho avuto una bellissima giornata con un compagno, ultracomunista, ma anche una bella mente; gli ho detto che non si puo' ridurre la complessita' della realta' alla sola struttura, alla classe, al collettivo, c'e' anche l'altra meta' del mondo che e' la persona con il proprio arbitrio e (ir)respons-abilita'.
In quanto alla pochezza di questa incultura dominante, disprezza e mercifica la Donna che e' rappresentante di Gaia ovvero di Natura Madre, sono d'accordo. Del resto, van Lysebeth diceva che le prime a rinunciare al ruolo di Shakti, di Donna, sono spesso le donne. Insomma, ci sono piu' parti che non funzionano, non solo alcune.
Non ho ben capito cosa c'entra il comunismo, me lo spiegherai un'altra volta.
Per il resto, AMan, è ovvio che non è tutta colpa della società. Infatti lungi da me il sostenere che TUTTE le donne si comportano in un certo modo.
Dico solo che la società ha il suo bell'effetto (bello, poi...).
E che soprattutto sulle giovani menti ha n impatto devastante. Insegna loro che sono esseri superiori, ma che devono avvettare che la legge e la comunità le umilino e trattino da serve, nei fatti.
Ciò ha un impatto terrificante sulla loro identità e - di riflesso - rende più difficile anche ai giovani maschi il formarsi un'identità maschile adulta.
E i rapporti di coppia s'avvitano attorno a un continuo recriminare del tipo "VOI uomini..." e "Voi donne..."
Non so se mi sono spiegato.
La classe, la struttura, la cultura, la società contano per la metà. Il resto è l'individuo. Come dice Tiziano, l'unica vera rivoluzione è quella personale, interiore.
Anche i maschi devono muovere le chiappe, rinunciare alle peggiori cose dei patriarchi (mi chiedo a quale livello di idiozia autolesionista e miope fossero arrivati) dai quali hanno ereditato 'sta roba e mettersi in una nuova prospettiva nella quale, le Femmine hanno libertà, autonomia, dignità e non sono più delle concubine, delle inferiori o delle persone alle quali si ordina questo e quello.
La libertà è bella e ha i suoi costi.
Sono d'accordo con te, UnUomo, ma fino a un certo punto.
Se è vero che l'ambiente conta la metà, è però pur vero che l'individuo, per contare davvero e fare quella rivoluzione di cui parli, necessita dell'autoconsapevolezza che la nostra cultura occidentale ha sempre denigrato negli ultimi secoli.
Se dici che fai meditazione, osserva gli sguardi: metà increduli o scettici, metà che non sa nemmeno di che parli.
E' vero che anche i maschi ne devono far di strada.
Ma non è raccintando balle alle persone che si rende loro più facile il compito.
E quando parlavo della vulgata attuale (donna uber alles...:-)) faccio solo un esempio delle balle con cui rincoglioniscono le persone, specie le menti giovani.
> autoconsapevolezza che la nostra cultura occidentale ha sempre denigrato negli ultimi secoli
Ancora, hai ragione a metà, quando parli del collettivo, della cultura.
Io vivo in questa cultura, ho avuto la fortuna di avere ma' e pa' che mi hanno da sempre abituato ad essere autonomo, critico, indipendente, attento osservatore della realtà. Poi ho messo il mio cammino, a partire dal peperoncinodicayennanelculo che è stata la mia separazione.
Nessuno mi ha impedito di studiare, informarmi, vivere, testare e riprovare.
Vivo qui, anche io, ora nel 2010, in una regione, in una provincia in cui le menti conformiste, chiesastiche, acritiche sono molto più diffuse di quanto si pensi.
Non sono un gioviane con le antennine ciano lampeggianti.
Ah, la donna über Alles. Potrebbe persino essere vero. A metà. ;)
Ecco, vedi? Confrontandosi si scopre spesso di dire le stesse cose con sfumature un po' diverse. E' stato anche il nostroc aso, in questo breve scambio di battute e opinioni.
La cultura conta, a metà; l'individuo conta, a metà.
Sì.
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