venerdì 18 gennaio 2008

Attraversare la paura

La nostra mente cosciente non vuole entrare nel vuoto: per attitudine preferiremmo essere felici. Ma con tale attitudine non è possibile attraversare la paura e sentire il dolore quando si presenta. Questo stato di cose si acuisce nella relazione perché, condizionati dalla convinzione nella fantasia romantica, crediamo, probabilmente in modo inconscio, che il nostro amato ci darà ciò che da bambini non abbiamo ricevuto. In effetti, la nostra coscienza superiore ha tutt'altro in mente. Quello che essa vuole è che noi siamo liberi e l'unico modo che abbiamo per ottenere la libertà è quello di attraversare la paura e il dolore dell'abbandono, della privazione e del vuoto.
 Quando la relazione ha superato il periodo di luna di miele, in cui tutto è meraviglioso e il nostro amante incarna tutti i nostri bisogni e desideri più grandi, ci dirigiamo inevitabilmente verso la delusione. Può avvenire con il sesso, con l'intimità, con la spontaneità, con l'intelligenza, con la spiritualità, in ogni modo. E' qui che incominciano i problemi. Per un certo periodo possiamo vivere nella negazione dei nostri sentimenti oppure adattarci, ma in realtà stiamo covando del risentimento.. [...] Nel frattempo la relazione si fa sempre più amara. Ci troviamo a lamentarci del nostro amante con degli amici oppure passiamo alle vie di fatto, esprimendo il risentimento con abusi fisici o emozionali. Probabilmente alla fine abbandoneremo la relazione assolutamente convinti che era necessario perché l'altra persona non era in grado di soddisfare i nostri bisogni.
Stiamo omettendo di riconoscere che ogni relazione provocherà in qualche modo, la nostra privazione ed il nostro abbandono. Mentre è proprio provando questi dolori con consapevolezza che possiamo lentamente riempire i nostri vuoti. Questo può aiutarci ad accettare il nostro essere soli. I nostri primi incontri con l'essere soli sono spesso esperienze di privazione. Le delusioni e le frustrazioni della vita ci guardano sempre diritti in faccia, soprattutto nelle nostre relazioni. L'esistenza non è lì per soddisfare le nostre aspettative ma per liberarci. Siamo testardi ed opponiamo resistenza. L'intimità ci porta nutrimento ma anche dolore. Solo quando abbiamo la volontà di affrontare questo processo in maniera completa possiamo cominciare a trovare un po' di armonia nella nostra vita amorosa e un po' di grazia nell'attraversata della vita. Guarire questa ferita apre la porta al nostro sé più profondo. Fino a quando la nostra ferita da privazione non è guarita e non abbiamo imparato ad accettare completamente il nostro essere soli, non possiamo essere liberi.


A tu per tu con la paura
Un percorso d'amore attraverso le relazioni dalla co-dipendenza alla libertà
Krishnananda
Feltrinelli
p. 130 - 131


The Bridge To Nowhere


10 commenti:

mata63 ha detto...

Tu citi libri che fanno parte del mio bagaglio. :) Abbiamo molte cose in comune...

anonimo ha detto...

Ciao, interessante. E' esattamente cio' che dicevo quando parlavo del senso di liberta' che mi ha dato accettare che il mio amato si scopasse un'altra. Sembrava che ci dovessimo lasciare per questo e per mesi mi sono contorta e abbattuta su questo ostacolo. Poi una notte l'illuminazione: la soluzione era a portata di mano! Che scopasse chi voleva se questo era tanto importante! La cosa importante per noi due era attraversare la vita insieme ed avere un progetto di coppia. Quando ho capito questa cosa mi sono sentita libera e geniale, e' stato bellissimo. Lui non ci poteva credere ed io sentivo che saremmo diventati sempre piu' forti.

Anche se poi e' finita male (lui e' andato a vivere da lei, non c'era nessun progetto di coppia tra me e lui) quel momento e' rimasto uno dei momenti piu' preziosi della mia coscienza. Ecco, non per ammorbarvi con le mie storie, pero' e' stata davvero una cosa bellissima. E volevo portare testimonianza.

ciao! g.

Miral ha detto...

Un abbraccio cosmico dalla mia... solitudine. :)

Non vi ho dimenticato...

cuckold ha detto...

A Man, capisco i tuoi desideri e le tue pulsioni, io ci convinvo da tempo. Se vuoi far due chiacchiere puoi trovarmi sul mio blog. Ciao. Siete fantastici, veri, naturali.



Giorgio

CosaConta ha detto...

per me utente anonimo (g.) sbaglia tutto.....non credo che era questo tipo di consapevolezza di cui si parlava nel post...

anonimo ha detto...

be si cosaconta hai ragione, il post e' piu' complesso e la questione di cui parlo io eà un particolare. Ma il senso eà lo stesso, attraversare la paura, la solitudine e l'abbandono, che magari nel mio caso si manifestava in un tradimento sessuale, in altri casi si puo' manifestare in altro modo. O no?



ciao g.

Baffobp ha detto...

E ad ogni piano c'è un sorriso

per ogni inverno da passare

ad ogni piano un Paradiso

da consumare



Dietro una porta un po' d'amore

per quando non ci sarà tempo di fare l'amore

per quando vorrai buttare via

la mia sola fotografia



Un abbraccio

AWomanAMan ha detto...

x mata63:

E' un gran libro quello. E' va proprio all'essenza del tantra che è la ricerca personale in quell'impresa, in quell'avventura veramente impegnativa, che è la coppia.



x Miral:

Urchebbella è tornata la Miralla! :)

Evviva evviva!



x cuckold:

Ueilà! Sai che questo non era una pagina dovuta a riflessioni particolamente emotive? Sono arrivato a quel punto del libro e mi ha colpito molto quel brano.

Verrò a curiosare, giorgiuzzo. Sicuro!



x CosaConta:

Può essere, può non essere.

La possessività (e l'invidia, che è la sorella maggiore) sono MOLTO legati alle paure. Un amante che è auce e sicuro, non è possessivo, ignora la gelosai. Chiaro che tra il bianco ed il nero ci sono molti toni in mezzo.

Il senso di liberà è quello interno, quello della libertà di sé. Ma la libertà di sé va anche attraverso le paure che vengono sollevate, scoperte quando il partner si approccia ad altre persone. Eì una delle paure. E superarla porta molto potenza, da forza e respiro di aria fresca, porta l'iride nel tuo vedere.

Buongiorno a te, grazie per aver fatto capolino! :)



x utente anonimo (g.):

Non tutti i fiori hanno la stessa durata. E ciò che hai vissuto col tuo compagno ti ha permesso di crescere, di sentirti, come scrivi, libera e geniale. Si ha un senso di grandissima potenza, di gloria, quando si è lasciato alle spalle i timori, le paure e le angosce di aver lasciato l'altro libero, libero di entrare in un'altra persona.

Non è quello che vi ha separato. No. Quello, quando esiste, e la coppia va bene, è solo un passo nell'intimità più propfonda ed autentica. Che è l'initmità con sé stessi prima che coll'amato.

Le paure vanno ogni volta a colpire le zone più soggettive. Ma in tutti c'è la paura dell'abbandono. E l'abbandono lo si rivive (a volte lo si riprovoca più o meno inconsapevolmente) anche coll'abbandono/essere abbanodnati dal partner.



x Baffobp:

Buttare via la mia sola fotografia...

Sai che pensavo che non abbiamo, ne aW né io una foto uno dell'altro? Intendo, foto stampate...

Buongiorno a te.

Sonorson ha detto...

ottima scelta di foto...

AWomanAMan ha detto...

Grazie Orson.

In effetti è garbata parecchio anche a me