venerdì 4 giugno 2010
Fading to grey
Amore e sesso.
Mi pare di essere sempre allo stesso punto.
Ci sono milleuno pareri su entrambi gli argomenti.
C'è chi li accomuna, chi invece li mette agli antipodi, chi rinuncia ad uno per troppo amore e chi rinuncia all'amore per troppo sesso, chi invece prova a farli convivere insieme.
o FrecciaDiCupido, Scombussolatamente me
Come scrive Esther Perel in L'intelligenza erotica (forse riferiva il pensiero di Jack Morin in The erotic mind, non ricordo ora) la passione è nella terra di mezzo tra amore e rischio. La sicurezza è l'annacquatore, il diluitore principe. Più aumenta l'intimità, più soffre la libido, svanisce. We fade to grey. Do we?
Da questo punto di vista, voi donne avete una grossa parte di responsabilità dovuta ad una nostra grossa parte di responsabilità (moralizzatrice-castificatrice): il culto acritico di monogamia e stabilità che vi si ritorce contro con la perdita della nostra libido. Eros bloccato sui chakra 2 e 4 (sensualità sentimenti ed affetto, chakra pari, forti nel femminile). Sono dinamiche comuni e questi problemi riguardano anche noi, A-Woman, AMan.
Ritengo assolutamente ragionevole e logico che sia necessario abbracciare, in coppia, un po' di rischio, ovvero aprirsi, coltivare una quantità benefica di promiscuità, passare ad emozioni oltre, a nuovi territori. Cose sapute strasapute e risapute fino alla nausea, perfino la psicologia accademica morale (quella non emancipatasi dall'imprinting cattolico) ammette che un certo grado di apertura / promiscuità attizza passione e libido. Il negarlo sarebbe un rozzo falso ideologico (leggevo l'ennesima conferma in Scambio di coppia, ieri, ma sarebbe sufficiente ricordare il nostro passato).
Non servono i grandi studiosi di sessuologia, è semplicemente una questione di buon senso, di osservare la realtà. E' ciò che compensa il fatto che la Kundalini, la tensione iniziale dovuto al mistero reciproco, cambia verso e passa dall'attrarre all'azione centrifuga, estroversa, a rendere attraente ciò che è altro, sconosciuto, nuovo. Solo che è campo minato, Dopo le prime mutilazioni, le prime ustioni, è umano pensare di rinunciare. UnaCoppia non è diversa dalle altre: l'ostracismo da parte di A-Woman è netto.
L'eros è come le altre manifestazioni dell'essere umano e richiede scienza e conoscenza, sforzo, impegno continuo. Dovrò parlarne ad A-Woman, uff, saranno cazzi.
Non c'è nulla da reinventare, solo prendere atto della realtà.
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13 commenti:
Ciao Aman...posso darti un consiglio spassionatissimo? Non farlo. Non tartassare AW con complicati discorsi sull'eros...quello si che ucciderebbe tutto di nuovo. Fissarsi su queste cose e' sbagliato e hai gia' visto come in passato vi abbia allontanati. Rischiate di rimettervi a litigare di nuovo.
Dici che la morte della libido dipende da noi donne e dal desiderio di stabilita'...non e' vero. Molte donne sono splendide amanti finche' non trovano l'uomo che vuole dirigerle e incanalarle in questo come in altre cose. La coppia e' felice quando ciascuno dei due partner e' libero di esistere in quanto tale e non come proiezione dei desideri e delle aspettative dell'altro. Godetevi questo buon momento positivo, l'eros non e' timbrare un cartellino e pianificare tutto...e' l'energia vitale che lega due persone in armonia con il cuore e la testa. Mortificare tutto cio' con discorsi astratti equivale a distruggere questo delicato. Una carezza, un bacio quando meno se l'aspetta...questo funziona piu' di mille altre parole. Un abbraccio :*
Mah, da quel che mi è parso di capire lei non era delus aper la mancanza di sesso in quel momento, quanto piuttosto per il "famolo strano" (ovviamente quest'ultima è una mia libera eccessiva interpretazione).
E lasciati dire una cosa: sei un palla pazzesca con i tuoi libri, i tuoi studi, i tuoi arrovellarti con cose che invece scorrono benissimo da sole. Al che tu mi farai il solito esempio dell'orto. Io ti rispondo che una cosa è coltivare l'orto e metterci impegno per far crescrere la lattughina migliore, una cosa è vegliarlo 24 ore su 24.
Alahambra
Perché, ora anche se fosse, famolo strano non si può?
In quanto alle citazioni, diciamo che ritengo importante studiare, informarsi.
Ti do ragione: la propria esperienza vale moltissimo, più di molti libri.
Ma non possiamo pensare di abolire il concetto di "riuso" della conoscenza altrui, il concetto che ogni fenomeno (eros compreso) ha delle leggi secondo le quali si manifesta e che lo regolano.
Altrimenti aboliremo ogni tipo di scuola.
Se tu hai in problema con le rose e il seccume o gli afidi cosa fai? non vai a documentarti su come risolverlo?
Ciò che io continuo a non capire è voler considerare l'eros come "cosa differente" (il famoso mito della spontaneità).
In ogni caso il mio eros ha una parte mentale imporante che non può essere demonizzata o annullata.
Oh, se poi il resto non funziona, non c'è da stupirsi.
C'è molta impedenza, molto attrito tra maschile e femminile anche, percepisco, nell'approcciare questa dimensione o meglio problema.
Si può, se si è in due a volerlo. Non c'è niente che non vada nel famolo strano, a patto che non diventi l'unica condizione in cui c'è lo stimolo a farlo. Va benissimo, purchè ci sia anche il famolo normale.
Per quel che concerne le citazioni, sono dell'idea che l'approfondimento non dovrebbe essere a senso unico, o in questo caso, a direzione unica. Non ha molto senso leggere libri di un solo ed unico filone di pensiero, perchè non approfondisci un bel niente, ma ti fermi statuario nella tua idea, quella ed inamovibile. Se hai gli afidi, puoi leggere un mare di trattati su come combatterli naturalmente, ma anche un mare altrettanto vasto di come abbatterli con la chimica.
In più sono dell'idea che approfondire sia utile fino al momento in cui non sottrae spazio ed energia per vivere. E a me sembra che tu ti sita involvendo tantissimo nei tuoi testi.
Possiamo semplificare ulteriormente la questione e presentarla così, come un problema o un tema bianco.
A-Man è curioso, ama la novità, la sperimentazione e anche variare, curiosare, giochicchiare al piccolo chimico, al piccolo cuoco, al piccolo ballerino al piccolo...
La ripetizione di un fenomeo lo rende poco interessante e lo allontana da esso.Ciò vale per vari aspetti del vivere, eros incluso.
Come si può fare?
Risoluzione (pagina bianca)
Se non ricordo male, non è che AW si sia sempre opposta a eventuali aperture.
Perché adesso no? Io non posso parlare per voi, soprattutto per lei.
Ti posso dire la mia esperienza, se credi.
Non sempre anche noi - il mio compagno ed io - abbiamo voglia di aperture, che peraltro in certi periodi/fasi/momenti sperimentiamo con molto piacere.
Nel nostro caso più c'è legame tra noi, affiatamento, amore, più c'è voglia e desiderio di sperimentare.
Ma questo è successo dopo un periodo iniziale in cui abbiamo voluto, sentito la necessità di conoscerci, io e lui.
Quando si è fatto per accontentare i desideri di uno di noi due, non è mai stato veramente bello e ha portato strascichi.
Magari provate a parlare del perché prima sì e ora no. Forse dietro a un no, piuttosto che un atteggiamento moralizzatore-castratore di AW, c'è ancora una fase di insicurezza? o di "luna di miele"?
Sono spunti, riflessioni, scusa anzi se mi intrometto.
A me l'insistenza a volta un po' ossessiva che avete spesso voi uomini su questo tema mi asfissia; però, una volta, è stato bello ammettere davanti al mio uomo: amore mio, avevi ragione tu.
Ci risentiremo se vuoi/volete, ciao a tutti e due
Secondo me la parola d'ordine quando due si amano è no-limits .. bisogna non aver paura anzi per l'esattezza non avere alcun pudore nel dire quello che piace,quello che non piace quello che eccita e quello che invece infastidisce o ha un effetto diametralmente opposto.
Il fatto di attuare una sorta di castità innata ( a cui noi diamo il nome di fedeltà) è spesso sinonimo di "motivo di durata di un rapporto" ma allo stesso tempo ( siccome siamo tutti diversi ) anche di rottura.
Non tutti noi abbiamo le stesse esigenze, le stesse voglie, gli stessi desideri .. forse, e dico forse, tutto sta nel provare a conoscersi e riconoscersi al 100%.
Io credo che nella coppia bisogna avere rispetto della sensibilita' dell'altro senza imporgli, semmai "proporgli", i proprio personali gusti in fatto di sessualita' ed eros... e la cosa e' reciproca...bisogna venirsi incontro ma senza snaturarsi....
E'' bello quando ad entrambi piacciono le stesse cose, quando cosi' non e' (e ad Aw secondo me trasgredire non piace proprio...se l'ha fatto in passato e' stato fondalmentalmente per far contento Aman).... l'altro deve inevitabilmentefare un passo indietro se non vuole perdere tutto quanto.
Noi esseri umani siamo un po' come i bambini anche se hanno dei giochi bellissimi vogliono quello del vicino di casa solo perche' e' diverso... anziche' godere di cio' che si ha ci si impunta sulla macchinina verde perche' si vuole anche quella...e si sa che poi finisce cosi'...chi troppo vuole...
Non credo sia un meccanismo di chi troppo vuole.
Anch'io credo che la sessualità, con la persona giusta accanto, non abbia limiti nell'esplorazione. E credo che molti no siano dettati più da insicurezza e regole autoindotte che altro. Lo dico da donna che diceva - e dice molti no.
Se il legame non è così solido, anche inconsciamente, ma a questo legame ci si tiene tanto, spesso il no scatta. Perché? Posso parlare per me, nel caso, non per altri.
Però, proprio perché la sessualità è anche esplorazione e fantasia, le famose "maialate" di AM - le chiamiamo anche noi così! - possono essere tante, svariate e magari stuzzicare anche AW.
Dalla coppia al privé, per intendersi, ci sono tante varianti.
Credo che generalizzare su questo argomento non sia corretto. Ogni coppia ha i suoi equilibri: ci sono coppie che amano esplorare i confini dell'eros e ne sono felici e altre a cui questo non importa, non e' vero che quelle che non fanno le cossiddette "maialate" si amino di meno o siano limitate. Semplicemente non amano questo genere di cose. Si tratta di gusti personali ed individuali che a volte si incontrano e a volte no. Nel caso di Aw e Am, il problema e' che a lui piace esplorare e a lei molto meno. Se infatti si va a ritroso nel diario si potra' notare che ogni qualvolta AM ha prioposto qualcosa di diverso AW ha si accettato diverse volte, ma ogni volta dopo si sono allontanati, e spesso anche molto pesantemente. Ora, io credo che sei lei amasse questo genere di cose non si raffredderebbe cosi' tutte le volte. Ma questa e' solo una mia interpretazione.
Dico solo che in una coppia non bisogna mai obbligare l'altro a fare qualcosa che non e' nella sua natura e farlo sentire male o in colpa solo perche' non se la sente o non gli piace fare delle cose, e non biosgnerebbe mai fare qualcosa solo per far felice il partner perche' poi i nodi vengono al pettine. Per il resto ognuno e' libero di fare cio' che vuole, se due amano divertirsi cosi' non c'e' nulla di che, ma deve piacere ad entrambi.
Aman penso che se esistesse la ricetta magica del vivere bene in due non saremmo qui a parlarne e gli psicologi e sussuologi sarebbero in grave crisi di lavoro ^_^ Il fatto e' che ciascuno di noi e' fatto di tante parti che gia' si fa fatica a tenere in equilibrio da soli...figuriamoci in due. E' effettivamente una bella sfida ma e' anche bello per questo.
Mi piace molto la frase "Anche dedicarsi a due all'arte di amare è indispensabile".
Riassume bene il succo della questione. Non dice "dedicarsi all'arte dell'eros"...ma parla di Amore che comprendo tutto (anima, eros, mente e cuore). Niente va trascurato. Mai.
Scusa e' vero...e' stata una dimenticanza. Si, intendevo anche quello (sesso, istinto e sensi) nel Tutto. Sicuramente si.
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