Come nei tempi del giardino, della primavera, abbiamo peccato molto in pensieri, parole ed azioni. I sensi come brezze levantine che conducevano profumo di cannella, di mandorla e di elicriso, le stille del piacere, mani scorrevano come rosari, i grani delle vertebre, i capezzoli fieri, le labbra schiuse ad assaporare il miglioro banchetto, noi.
Lussuria e gola sono stati i segni del rito celebrante UnaDonna ed UnUomo.
Abbiamo fatto l'amore sei o sette volte, da venerdì sera fino sabato pomeriggio. Fino a ritrovarci traballanti esausti nella vita lì fuori, ippopotami sbadiglianti, a barcollare abbracciati in un paio di empori d'arredamento.
Sabato mattina, A-Woman è tornata a cavalcare con impeto. E' riuscita a consumarsi in tre orgasmi. Ecco il potere della mente che l'ha riportata amante superiore. C'era tutta la voglia di banchetti sontuosi, di piaceri luculliani. Abbiamo reso il punto G al centro del nostro peccare, in questi due giorni.
Che meraviglia, alzarsi senza più forze, il piacere di quella cosa straordinaria, che è ritrovarsi cuochi provetti e innovativi dopo essere stati amanti lussuriosi.
La gola a seguire la lussuria. I cardi al centro della nostra gastronomia.
Ancora molto da scrivere, sui prossimi giorni, e quanto ci aspetta. Montagne russe, non sarà facile.
