In piedi perché in piedi c'è un po' di tensione, lo stringersi, lei nelle braccia di lui, i baci che la fanno impazzire, più sono piccoli, con le labbra carnose dell'orso, forse un po' più graditi sulla parte destra della nucacollo che sulla sinistra, va a capire queste differenze. Il terribile sforzo veniva ricompensato con un sorriso impagabile e quell'inchinare un poco il collo e il protendere il seno e le mani sue che stringevano quelle che la stringevano, sotto, tra plesso e ventre.
Per quanto tenero rimane un orsomaschio, l'orso. Le ha estratto i seni pieni, così, come se avessi un reggiseno a balconcino, a esibire quel ben di dio, con i capezzoli che si erano presentati, schietti e vispi.
Andiamo su? [in camera, a letto, NdAMan] No, rimaniamo qui, le ha risposto. Dobbiamo rimanere in piedi, sarà diverso stasera.
Le cose si sono fatte più appassionate, con la fica yoni di A-Woman e il cazzo lingam di AMan che erano testimoni e protagonisti di quella passione, soavità e libido compenetratri, indistinguibili.
Ci siamo presi, così, a lungo, prima sul tavolo della cucina, UnaDonna con UnUomo alle terga, a stringerle il bacino, a tirarle i capelli a sbatterla forte, cozzare di carni e gemiti. Ma non era solo quella parte animale ad attirarli l'un l'altra, a far uscire qualche frase sporca, laida, solo qualche, perché è ancora terra fragile quella, un po' per timore, un po' per il piacere della soavità. Eravamo noi, anche ciò che è sopra che ci attraevamo. Siamo tornati alla finestrella presso la quale s'era acceso, Eros. Una sedia e lei si è seduta su di lui, a guardarci negli occhi, a sentire il busto contro seniebusto, a stringerci fino a togliercil il respiro di abbracci e baci.
A-Woman era lì prossima al secondo acme, allora anche AMan si è lasciato andare fino a venire all'unisono, all'unico respiro. Abbiamo riso, poi, sì, ci siamo proprio messi a ridere, forse è il ridere sulle nostre zuffe che è emerso, senza chiedere permesso.
Ci siamo messi sul divano, A-Woman ancora su di giri. Mh. Così c'è stato il gioco del punto G. Il terzo l'ha stravolta, (finalmente, eccheccazz, fu il pensiero dell'orso). Non capisco più nulla quando mi fai venire così, gli aveva detto. Gli Zadra hanno scritto addirittura una guida tantrica al mistero G della sessualità femminile. AMan, anch'egli un po' sudato aveva dettto che "se funziona da accendiporca, allora deve funzionare anche da spegniporca, a chetarla", non si sfugge alla dualità. Abbiamo riso di nuovo.
Insomma, non è che si possa essere così d'accordo con Serafino Massoni, che dice cose molto interessanti e vere, solo che non c'è solo quello clitorideo, no no, i patriarchi li hanno temuti tutti, i piaceri della Donna, non solo quello esterno, anche quello interno, che esiste. Sigmund non si era sbagliato.
Maiali cheti e sereni, poi.
