E' stato un viaggio in noi stessi.
In quegli angoli sperduti, dove soffia un vento forte, eccessivo.
Siamo tornati nudi ed inermi.
A piangere in abbracci che non finivano.
Il salato delle lacrime ci portava indietro nel tempo.
Ore sette del mattino dopo debutto scambista.
Torna indietro, cadi, precipita nel vuoto.
Torni ad abbandoni, a debolezze, a carezze di latte, al tempo profondo, più profondo del fondo.
Precipita anima, con me. Precipita con me, ora, che so che sei la mia carne.
Parole, che affondavano, seghettate, fino al nucleo indifeso.
Parole altrimenti innocenti. O del tutto convenevoli, convenzionali.
Immagini oscene motoseghe dell'anima.
Nudi, inermi saremo roccia, granito.
martedì 14 novembre 2006
Saremo roccia
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6 commenti:
dev'essere un po' come scarnificarsi...
Ah bene... tiro quasi un sospiro di sollievo... Ora posso anche bere il caffé... bisous grandi.
x amantiblog:
"scarnificarsi"...
Si
No
Forse eccessivo.
Ecco, tornare inermi. Quello è il termine giusto.
Ma è anche un principio del tantra: rimuovere gli strati superficiali di difesa, strategia, mente che proteggono ma impediscono pure di arrivare all'apoteosi
x Ggioia:
:)
siete roccia e granito. certi doni possono dividere per sempre, oppure uniscono di più.. felice (e sollevata) di leggere che questo viaggio vi abbia uniti in una cosa sola e sia così :)
Lei
E questa foto è sardegna, vero?
:-)
x amantiblog:
E tutto ora è soave
x clara1976:
Capo Testa.
Meraviglia del Creato.
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