Milano pallida di sole che non scalda ,milano code e universi frenetici .Milano ti odio quando sei cosi distante da noi .cosi perfetta nella tua serena frenesia
Per quanto alternative anche le persone più indipendenti respirano (e stiamo freschi allora) lo spirito della città in metro, al bar, negli innumerevoli stimoli che ricevi ogni giorno. Il rampantismo cinetico colpirà sicuramente anche i "sinistroidi", forse si manifesterà in modi diversi.
x utente anonimo (#14):
Serena frenesia??
Purtroppo Milano è lontana anch da chi ci abita. Perché ormai è il mercato e le speculazioni che la regolano e non più le questioni di vita sana e piacevole dei suoi abitanti.
Quando in piazza Duomo avevi alle spalle il monumento e di fronte la signorina illuminata, segretaria perfetta, che batteva diligentemente a macchina immersa nella nebbia...
I venditori di caldarroste e camminare per le viette del centro con il cartoccio, entrare in una libreria, sentire il caldo e poi uscire di nuovo al freddo, guardare le vetrine e quasi scontrarsi con gli altri che, come te, si ritagliavano una piccola pausa.
Le strenne e la Rinascente, e i palazzi in stile liberty in zona Staz. Centrale, la fila dei taxi e i viaggiatori in attesa.. chi partiva e chi arrivava.
Adesso è superficialmente (e non esteticamente) tutto come prima ma è il modo di sentire comune che è completamente cambiato e la cosa davvero più inquietante è che non si riesce ad identificare nè DOVE nè QUANDO sia avvenuto questo cambiamento così sostanziale..
Si è terziarizzata. Ovvero si è allontanata dalla realtà, dalla nebbia, dall'odore di grasso e trucioli di metallo, dall'odore del letame e delle risaie.
Il silicio, gli elettroni, i pixel e la fainans enginering, l'ensuransc brochering, l'advansed consulting il neon, il susci giappi e l'anoressia delle modelle cocainomani, la speculazione mercantile e finanziaria ed edilizia che governa la città, invece di esserne regolati. Ecco il nuovo sentire.
Un po' immateriale, un po' posticcio, un po' falso.
Esatto; fuggono tutti i santi venerdi, ponti e feste comandate; dal grigio opprimente; ricordo il grigio di potsdam, 1992, comunismo caduto solo da 3 anni ma grigio ovunque Come non pensare che il comunismo sarebbe imploso, se tutte le mattine ti svegliavi e vedevi un solo colore ? Un grigio non dissimile da quello milanese ........
18 commenti:
Siete stati da queste parti e non siete passati a salutare!!?? ;-))
Lei non ha mai visto la Bretagna? E Bitonto?
A me non piace Milano da bere, preferisco andare sul classico con una buona birra.. a parte gli scherzi buona settimana e buona giornata, ciao!
a me piace qualsiasi cosa da bere.tranne Milano.
andiamo più giù a bere
Milano da bere...
uhm...mi fa un pò senso...
Milano da bere.
Citazione idiota.
Se le persone ci stessero così male non continuerebbero a venirci.
sono colpito dalla poesia.
generalmente passo e offendo, ma lei sarà risparmiata.
x Ggioia:
Arrivati prima delle 13, partiti dopo le 15. A frequentar Milano si impara a correre come forsennati
x BaroneAgamennone:
No, non ancora.
Cmq, poi ci spieghi il nesso
x borhap:
Che, la birra si mangia dalle tue parti? ;)
ciao
x fastidiosetta:
eccone un'altra che non le piace...
x domato:
Ad esempio?
x REDRUM:
Prego, inondaci
x utente anonimo:
La citazione forse è idiota, è il rischio di (ab)usare degli slogan.
Se le perosne ci stessero bene non fuggirebbero a centinaia di migliaia ogni venerdì pomeriggio.
Fuggono, colle macchinazze tedesce nuove di pacca. E tristi.
x 3animali:
Non è facile offendere in maniera arguta. Anzi, direi che è quasi un'arte.
Bello ed epigrammatico.
Milano..
BLEAH!
L.H.
Qualche angolo si salva ancora.
Ma lo spirito della città, sgobbo pago pretendo che rovina essa e i suoi abitanti.
A volte sono "carrieristi" perfino nei centri sociali.
l'utente anonimo dice parole sante.
:-(
L.H.
Milano pallida di sole che non scalda ,milano code e universi frenetici .Milano ti odio quando sei cosi distante da noi .cosi perfetta nella tua serena frenesia
x blualessandro:
Epigrammatico? blogrammatico! ;)
x LeylaHtazfeld:
Non ti piace, eh!?
x utente anonimo (#12):
Per quanto alternative anche le persone più indipendenti respirano (e stiamo freschi allora) lo spirito della città in metro, al bar, negli innumerevoli stimoli che ricevi ogni giorno. Il rampantismo cinetico colpirà sicuramente anche i "sinistroidi", forse si manifesterà in modi diversi.
x utente anonimo (#14):
Serena frenesia??
Purtroppo Milano è lontana anch da chi ci abita. Perché ormai è il mercato e le speculazioni che la regolano e non più le questioni di vita sana e piacevole dei suoi abitanti.
Milano una volta era affascinante.
Quando in piazza Duomo avevi alle spalle il monumento e di fronte la signorina illuminata, segretaria perfetta, che batteva diligentemente a macchina immersa nella nebbia...
I venditori di caldarroste e camminare per le viette del centro con il cartoccio, entrare in una libreria, sentire il caldo e poi uscire di nuovo al freddo, guardare le vetrine e quasi scontrarsi con gli altri che, come te, si ritagliavano una piccola pausa.
Le strenne e la Rinascente, e i palazzi in stile liberty in zona Staz. Centrale, la fila dei taxi e i viaggiatori in attesa.. chi partiva e chi arrivava.
Adesso è superficialmente (e non esteticamente) tutto come prima ma è il modo di sentire comune che è completamente cambiato e la cosa davvero più inquietante è che non si riesce ad identificare nè DOVE nè QUANDO sia avvenuto questo cambiamento così sostanziale..
L.H.
Milano ha perso la sua anima
le sue fabbriche
il suo spirito padano
il ricordo delle radici
ha perso i calli sulle mani
la sua industriosità
ha perso l'ingegno per le cose fatte bene
l'orgoglio civico della buona amministrazione
Si è terziarizzata. Ovvero si è allontanata dalla realtà, dalla nebbia, dall'odore di grasso e trucioli di metallo, dall'odore del letame e delle risaie.
Il silicio, gli elettroni, i pixel e la fainans enginering, l'ensuransc brochering, l'advansed consulting il neon, il susci giappi e l'anoressia delle modelle cocainomani, la speculazione mercantile e finanziaria ed edilizia che governa la città, invece di esserne regolati. Ecco il nuovo sentire.
Un po' immateriale, un po' posticcio, un po' falso.
Esatto; fuggono tutti i santi venerdi, ponti e feste comandate; dal grigio opprimente; ricordo il grigio di potsdam, 1992, comunismo caduto solo da 3 anni ma grigio ovunque
Come non pensare che il comunismo sarebbe imploso, se tutte le mattine ti svegliavi e vedevi un solo colore ?
Un grigio non dissimile da quello milanese ........
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