E il tempo stava distorcendosi, non distinguevi i secondi prima da quelli dopo. Le mani di uomini si facevano più audaci e andavano a cercare gli angoli di pelle sottile e delicata che offrivamo loro. Eravamo ambite, in fibrillazione per il desiderio che procuravamo e la curiosità. Mi stava passando il freddo e avevo ripreso a respirare meglio. _ria sorrideva, era più distesa. Mi ha preso la mano, mi ha detto - ti scaldo io, è stata carina, un po di caldo di lei che mi ha messo a mio agio. Vedevo le tue mani che le accarezzavano i capelli, che le sfioravavano il collo.
Non sapevo dove mandare i miei sensi, su quella femmina nuova o su te, amore mio, ti vedevo già distesa e con i baci di un uomo, ma non ero io. Amore mio, era tirato in due, essere con te ed essere con lei.
Mani e labbra e occhi avevano iniziato a cercare angoli di nudità. _zio stava spogliando AWoman, _ria si stava già togliendo quel vestitino di organza, poi il reggiseno Apparirono, nella penombra, apparirono nel desiderio, glutei e seni e fianchi e vite da vespa. Un perizoma in pizzo di seta rosa antico e quello nero e minimale di _ria. Erano rimasti piccoli scrigni di tela a celare il nocciolo tenero ed umido del desiderio.
Mi sentivo desiderata, orsone. Anche se sai che non impazzivo per lui. Ed era più semplice e riuscivo perfino a guardare a te, il tuo viso che iniziava a scorrere sul suo collo, sui suoi seni. Non capivo, non capivo tutto. Ma mi sentivo meglio, molto meglio delle altre volte. So che eri lì, c'eri, non mi sentivo più sola. Mi sono avvicinata e ti ho preso la mano, l'ho baciata e poi ho messo la mia nei tuoi ricci, eri già chinato a suggerle i seni.
E il tempo correva, rallentava, saltava qua e là. C'erano i mulinelli degli attimi e il rombare del cuore pulsante, le tempie che battevano.
Nessun commento:
Posta un commento