E' da un po' di tempo che la trascuriamo, esattamente
18 giorni. Le curiosità orgiastiche hanno distratto da quel movimento nascente che iniziò con un regalo, quando acquistammo
the surrender di Toni Bentley. Movimento nascente perché ha la stessa forza sovversiva dell'innamoramento, anche se richiede abbandono e conoscenza reciproca.
Oggi anche Ggioia si interroga sulla questione. Ogni persona prima o poi giunge a confrontarsi col piacere negato. Abbiamo contribuito con qualche
spunto.
Scopriamo che il pensiero prosaico di Franco Califano che avevamo
citato non è più raggiungibile nei gangli della rete. E allora lo riportiamo qui per esteso. Ecco che la rotta dell'immaginario accenna a virare verso il nostro desiderio.
L'inculata paradisiaca
Il culo non ha pari. Ma bisogna sudarselo. Se una donna ve lo apre fino in fondo, rimarrà un po’ vostra per sempre, anche se magari la perderete di vista per anni e anni. Finché non sono vostre, invece, spesso le donne vi tengono lontani dall’entrata di cortesia, cercando di farvi capire ad arte che loro non sono mai state prese da dietro e che lo farebbero soltanto con voi, insomma che, in via del tutto eccezionale, potrebbero farvi questo regalo. E invece, e mi dispiace infrangere le speranze di voi giovani adepti, ci sono altre con cui non si passa proprio, è un dono che non vi faranno mai.
O che forse non avete saputo meritare.
Dicevamo: il culo bisogna saperselo prendere. Con astuzia e abilità. Cerchiamo di capire come: innanzitutto prima va leccato bene, con perizia, con la faccia tra le natiche della vostra signora. Leccate, affondate con delicatezza la lingua cercando di darle una forma prima delicata, poi turgida e a cilindro: mica je dovete fa’ er solletico, me spiego? Eppoi succhiate la rosellina rugosa dell’ano, insomma fate sì che lentamente lei cominci a sciogliersi. Come? Lei stessa ve lo farà capire, inarcando i fianchi per permettervi di andare più a contatto con le vostre labbra a ventosa, e più dentro con la lingua. Poi bisogna appoggiarci sopra l’uccello, lentamente, e soltanto la punta. Ascoltate bene, discepoli miei, ho detto: solo-la-punta, chiaro? Il messaggio che deve passare è questo: adesso ti ho bagnata a dovere, te lo sto facendo sentire con delicatezza, ma a decidere quando e come metterlo dentro sarai soltanto tu. Tu sola.
E questa è la vera svolta. È il culo della donna a prendere voi, non viceversa. Si dilata leggermente e voi, senza perdere contatto, andate a mezza punta, ma con il bordo della cappella ancora rigorosamente fuori. Qui è questione di attimi, o talvolta di lunghi minuti. Baciatele le spalle, sussurratele parole d’amore miste a oscenità calde all’orecchio.
A un certo punto lo sentite anche voi: quando cede, cede. E va, eccome se va. Il piccolo anellino di muscolo del suo ano palpita e si dilata, lentamente si dilata, quasi come se il vostro membro fosse risucchiato nella tana di un polipo voglioso. In questa maniera l’uomo non fa nessuna fatica e la donna non prova nessun dolore. Noi le mettiamo a disposizione l’uccello e se lei se lo prende, avvolgendolo tutto morbidamente. Ci sono dei casi, invece, in cui l’operazione ha successo solo in più sedute, di giorno in giorno. Non scoraggiatevi, perché una volta che sarete riusciti a penetrarla, anche soltanto per pochi centimetri, non si smetterà più.
Di seduta in seduta, riprenderete dal punto dove vi eravate lasciati, come fosse un segnalibro.
L’inculata è un vero tuffo nell’infinito: c’è un proverbio cinese che dice che un grande viaggio comincia con un piccolo passo. E ci sono inculate che sono dei viaggi verso i confini della galassia. Quando la donna lo accoglie tutto, ma tutto fino alla base dell’asta, e comincia a incitarvi e a volerne e a dirvi cose che neppure una puttana di strada vi direbbe a pagamento, vi chiederete: dove sono finite quella ritrosia e quella timidezza che pochi minuti prima la facevano tremare? Cosa le porta a passare da «Ho paura, mi fai male» a «Sfondami, tutta sfondami, mio padrone»?. Ecco per voi il Mistero del sesso. Ecco per voi il Mistero della donna.
Se siete giunti a questa altezza, ora sapete. Avete ricevuto in dono le chiavi dorate dell’Inculata Paradisiaca.
Calisutra - Storie di vita e casi dell'amore raccontati dal Maestro
Franco Califano
Castelvecchi Editore