Due giorni di silenzio.
AWoman l'ha informato, sabato mattina, seccamente, che sabato sera non si sarebbero visti. AMan le ha chiesto se avesse voluto scrivere qualcosa sul diario, anche solo poche parole, sui suoi sentimenti.
La risposta? Aveva voglia di starsene da sola, per i cavoli suoi.
Poi il silenzio.
I sentimenti sono scemati via via da un guazzabuglio di rancore, orgoglio ferito che pogavano tra pancia cuore e testa alla percezione della mancanza.
Si, proprio il silenzio dei contatti ha permesso il pensiero.
La mancanza poi è lievitata, è fermentata, quasi un burro nero, ha concimato il terreno del desiderio.
AMan ha deciso di rimanere a casa ieri sera, per essere solidale, per condividere, per essere vicini lo stato. Le scrisse che stava facendo la cosa giusta. Si,. quello era il pensioro razionale, c'era sempre stato. Ma le bizze, per non potersi vedere? Non si dice sono pazzo di te?
AWoman perplessa: non si raccappezzava, prima l'uscita di quella frase infelice di venerdì, poi starsene a casa da solo. Perché non almeno una semplice cena, per lo meno sarebbero potuti stare insieme la sera. Se non avesse avuto quell'uscita. Aveva rinunciato a capirlo. Capire le persone, interpretare i pensieri degli altri??? In quel momento era lei ad essere piccata.
E quel silenzio... quel silenzio, cuoceva a bagmomaria.
AMan la buonanottò, col cuore in mano, scritto e invitao, carattere dopo carattere, perchilometrinellaria, bipbip fino all'orecchio, agli occhi poi giù nel cuore.
Ci sarebbe voluto solo del tempo.
AWoman gli ha fatto sapere che stasera sarebbe scesa dai monti. Per rivedersi.
AMan, dopo i baci e i sorrisi, i salti e le capriole della gioia, le ha detto che sarebbero andati insieme in un posto a mangiare, perso nel lontano, verde, profondo e remoto degli Appennini. L'aveva scoperto quella volta, un francobollo di case arroccato arcigno sopra selve fitte di lupi e acquile, borghetto di dodici anime perse, d'inverno.
Sarà una fascina di minuti.
Arde la gioia di ritrovarsi amanti.
Una fascina di minuti per l'ardore di amanti.
Poga la gioia, ora.
10 commenti:
Tempo di mutamenti anche qui... importante! :)
mi consigliate di leggere dal primo post?
non ordinate roba con l'aglio.
"...poga la gioia, ora"
Mi piace tantissimo...
x Issima67:
tutto evolve, nulla può rimanere immutabile. Se anche tentasse, il tempo e il resto cambiano e con essi le percezioni
x Calabbrog:
ehm... dieci mesi e mezzo, due o tre post al giorno... :P povero, non te lo auguriamo mica, noi
x entusiasmo:
Aglio? cipolla? sono belli afrodisiaci, meglio mangiarli in due!
x Ggioia:
eheheh, pensavamo che ti sarebbe piaciuto... :)
Buongiorno!
fate vobis. ma almeno evitate il peperoncino (per via rettale).
Buon giorno :-)
__zzzz
Mi associo: "poga la gioia" e' poesia pura.
questo blog lo devo ancora masterizzare con cura....
mi prende però!
p.s. il cammino di santiago l'ho percorso, ho perfino toccato la gobba di san giacomo, la cosa più stupida fatta quell'estate, era come toccare una statua!
chissà che mi credevo!
x entusiasmo:
come si fa ad evitare il peperoncino?
Ma ci faccia il piacere...
x utente anonimo (_zzzz)
ciao bello!
x B226565:
Urca poesia pura. No. No dai... Diciamo poesia "impura"
:)
x mi8w2:
masterizzare con cura... gasp.
Dobbiamo temere qualcosa?
Non vogliamo credere che tu riduca tutta l'esperienza ad un "toccare la gobba di san giacomo"...
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