Il cuore

C'era stato silenzio, ieri. Ancora un messaggio, "A stasera, DeOrsonis :)))", mi hai risposto, stesse parole, "A stasera, squaw!" senza sorrisi. Che bastardo, cos'avrà?

Eri chinato, sul prato, a prepararmi un mazzetto di fiori di campo. E ti ho visto, finalmente, ho messo le mani nei tuoi capelli ricci, ti ho tirato dentro, nell'auto, dentro di me, a sentire le tue labbra, le tue guance. E il cuore che saltava.

Così, qualche parola e poi noi, finalmente, ad abbracciarci, a baciarci.

Avevo quella domanda, mi desidererà ancora, io, AWoman? Forse ho iniziato a pensarci di meno, mentre mi mordicchiavi il fianco, lo sai che impazzisco, stronzone, mi fai ridere. E poi, le desideravo quelle mani, a farmi impazzire i seni, li sfioravi senza toccarli. E i baci. Quelli che preferisco, sulla nuca. Piccoli tanti soffiati accarezzati. Era la nuca, erano il mio sesso, erano i miei seni, era il mio cuore.



Non so come chiamare quello che sento in questo momento, sento male dentro perché so che tu vorresti di più da me e io vorrei darti di più. Ma come fare? Via dalle vacanze, i problemi, peggiorati, al lavoro, pensavo si fosse "sfangato" qualcosa e invece so che nel frattempo le cose sono solo peggiorate. Poi il babbo di AWKid. Mi è venuto voglia di tornare dai miei, di lasciare qui tutto, al diavolo anche lui, lo odio a volte.

Ti ho raccontato tutto, ieri. Tu coi tuoi problemi, i tuoi casini colla madre di AMKid, io coi miei. Che fatica.

Non so neppure se potremmo vederci, questo fine settimana, tanto atteso, tre settimane. Sono fiera di mio figlio, sarò con lui, in caso di bisogno, lo sai. Prima con lui.



AMan, sono pazza di te, mannaggia la miseria. Non ti avrei lasciato stamane.

Ho bisogno di te, delle tue coccole, dei tuoi baci, voglio sentire che mi ami. Mi si è scatenato un lavoro addosso da quando ti ho visto, ieri sera. Sei importante, veramente, per me.

Lo pensavo, al ritorno, vedendo casa tua, il cuore volava alto. Mi scoppiava. Ero finalmente vicina a te.

(merlix)