Era dietro lo scaffale della piccola bottega di frazione, quando, avendomi scorto, mi ha chiamato.
Incontro fortuito e frettoloso, al termine di una giornata di lavoro, un po' stanchi.
Ci siamo parlati un po', di AWKid che si laurerà a primavera, che ha problemi di salute, di AMKid che inizierà ingegneria tra qualche giorno.
La osservavo così, con un po' di affetto e lontano, ormai.
Osservavo le sue rughe che ora le segnano il bel viso, un po' ingrassata, osservavo ancora i suoi modi di fare, i suoi modi di dire. Con un po' di malinconia.
Gli anni passano, anche per lei, per me.
Ormai il nostro amore è un ricordo lontano, gli anni passano.
2 commenti:
Che strano, proprio stanotte mi sono imbattuto in un file con le prime conversazioni whatsapp fatte con una persona che è stata importante per me pochi anni fa.
Che impressione rileggere e sentire ancora il calore di quel fuoco che tracimava dalle nostre parole...
Blualessandro
Blualessandro!? Ohibo', io avevo avuto notizie...
Ma non andiamo fuori tema.
Di tanto in tanto io rileggo queste pagine, a spizzichi e bocconi.
L'oblio ha una capacita' incredibile di sbiadire, di smussare, di silenziare.
Eppure, queste note rimangono traccia di cio' che effettivamente successe: una straordinaria serie di eccessi, di passioni, di impeti travolgenti (e anche obnubilanti, direi).
Il fuoco, la pira, roghi.
A volte penso che si sia trattato solo di tempeste ormonali, la biochimica a regolare i nostri destini, le nostre volonta'.
Poco romantico, direi.
E cosi' vero.
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